Inchieste

Lucchi (GfK Eurisko): Nell'era della 'discontinuità continua' vince l'approccio diretto del below

Il ruolo di informazione e comunicazione nell'era della complessità, dell'innovazione tecnologica e della velocità. La prima dovrà avere un ruolo sempre più di guida e, allo stesso tempo, rivedere l'approccio del quotidiano, tenendo conto delle specificità del singolo. La comunicazione, di pari passo, non potrà più essere di massa, ma mirata e diretta. Ecco perché l'approccio del btl sarà favorito.
Pubblichiamo un articolo di Remo Lucchi, presidente onorario di GfK Eurisko, tratto dalla newsletter Cinqueminuti dell'Istituto di ricerche.

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lucchi.jpgStiamo attraversando un periodo caratterizzato da grandissima crescita della componente culturale e critica degli individui: negli ultimi 10-15 anni è esponenziale, e continuerà nel prossimo decennio, fino a coinvolgere gran parte della popolazione italiana. L'effetto di questa crescita porta la gente a non sentirsi più massa, ma individui con proprie peculiarità e desideri crescenti di capire, partecipare, essere protagonisti
E con desiderio di effettiva 'orizzontalità' da parte dell'Offerta - pubblica e privata - di trasparenza, di attenzione alla Domanda, di rispetto dei principi dell'etica e della sostenibilità. 

L’Offerta, invece, tende a non rispondere - poco quella privata, per niente quella pubblica. Come reagisce la gente, cioè la Domanda? E’ arrabbiata, perché da una parte si sente abbandonata non trovando risposte a bisogni esplicitati, e dall’altra si trova ad affrontare una vita che si carica sempre di più di complessità: non soltanto la crisi e la sicurezza economica e sociale, ma la complessità crescente nel mondo del lavoro, la continua lievitazione delle competenze richieste, l’innovazione tecnologica continua, sempre più rapida

Ci si sente soli, abbandonati da tutti, e soprattutto dallo Stato, al quale si vorrebbe chiedere non solo Protezione, ma anche e soprattutto Proiezione - cioè progetto, visione, prospettiva - e Promozione, cioè aiuto/guida per poter partecipare al nuovo progetto. 

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La gente è sola, ma possedendo ora più capacità di intendere e volere, vuole cambiare rapidamente, vuole discontinuità con questo mondo che si trascina. Desidera poter disporre di Tutorship importanti, credibili, improntate all’etica e alla sostenibilità, cui potersi affidare. Lo desidera per quanto riguarda sia l’Offerta Pubblica che Privata. 

Ma lo desidera anche per poter affrontare la nuova vita, la 'discontinuità continua' che pare essere la prospettiva cui si sta andando incontro: un mondo sempre più attorcigliato, complesso, dove gli interessi legati alla continua innovazione tecnologica - ma non solo - rendono tutto estremamente difficile; cioè capire innanzitutto che cosa sta succedendo giorno per giorno - la velocità degli accadimenti importanti sarà sempre più elevata - ed in secondo luogo che cosa fare tenendo conto delle proprie specificità ed obiettivi. 

Il mondo dell’informazione avrà un ruolo fondamentale, ancor di più di quanto non ne abbia oggi. L’esponenzialità di accadimenti che accompagna la nostra vita è impressionante: nel secolo scorso, in 100 anni, la conoscenza umana è raddoppiata; ora raddoppia in 2-3 anni. Le cause vanno trovate nell’allargamento della struttura del sistema mondiale e delle sue interconnessioni, nell’evoluzione tecnologica ed in ciò che questa sta consentendo: ciò che è avvenuto dagli anni ’90 in poi, dopo il muro di Berlino: il mondo è raddoppiato, ed è tutto interconnesso, e la parte 'nuova' sta evolvendo in modo impressionante; Internet dal 2.0 in poi; la quantità di informazione scambiata; l’evoluzione tecnologica in tutti i settori. 

La vita sarà sempre più accompagnata da accadimenti nuovi, intensi, continui ed incalzanti, e l’unica possibilità per non smarrirsi sarà di affidarsi alle informazioni. Il mondo dell’informazione può svolgere il ruolo di mediatore culturale: non solo informare, ma far capire, guidare

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In questa prospettiva spiccano, verso il mondo dell’informazione, attese cruciali: - non si vuole essere abbandonati a se stessi nel mare magnum delle fonti informative che la rete mette e metterà a disposizione. Si desiderano riferimenti carismatici, di elevatissima credibilità, cui potersi affidare. Fonti che hanno costruito credibilità negli anni, che hanno sempre avuto e che mantengono - e manterranno - nelle versioni cartacee la vera origine della serietà, credibilità, capacità di approfondimento e ricerca, requisiti essenziali per la propositività di soluzioni o consigli/ suggerimenti di indirizzo - che tali fonti non siano solo testimoni, ma aiutino la riflessione per una piena comprensione.

In questo senso, pur mantenendo carisma e credibilità, queste fonti dovranno dismettere il narcisismo che spesso le accompagna, per porsi più dalla parte del pubblico. Per questo il 'giornale' - lo chiamiamo così - sarà sempre più indispensabile. 
Ma quale 'giornale'? In realtà si chiede discontinuità. C’è sempre stato un rapporto verticale tra giornale e lettore: il giornale è fatto in un certo modo, ed è così - salvo alcuni contenuti legati al territorio - per tutti i lettori. Nel futuro c’è attesa per un ribaltamento: il centro d’attenzione dovrà essere l’individuo, ed il giornale dovrà tenere sempre più conto delle specificità del lettore

 E’ del tutto auspicabile che ci sia sempre la 'Versione Regina', cioè il prodotto cartaceo, che avrà ancora il baricentro su se stesso, che darà nobiltà e credibilità a tutta la “famiglia” che porta lo stesso cognome; versione cui magari si farà sempre riferimento e fruizione, anche se forse con frequenza ridotta. Ma nelle versioni quotidiane bisognerà riconcepire il prodotto: conoscere i singoli lettori, ed i loro specifici bisogni, in relazione ai contenuti, allo stile, oltre che al territorio. 

Nell’ambito dell’offerta digitale tutto questo è complesso ma realizzabile. Le informazioni che si potranno trarre dal web diretto consentiranno una gestione del prodotto in logica 'one to one di massa'. 

E si coglieranno grandi opportunità anche per la comunicazione, che non potrà più essere di massa, ma concepita per i differenti prototipi di consumatori, e preferibilmente diretta. Come pure sarà favorita la comunicazione di tutta l’attività di below, che nel futuro sarà sempre più importante, richiedendo più relazioni dirette.
Che il quotidiano ad personam consentirà, meglio di qualsiasi altro veicolo, grazie alla grande credibilità del suo marchio, e ai valori riconosciuti.