Inchieste

Clienti vs Partner: chiarezza, dialogo e fiducia

La capacità di sintonizzarsi con le esigenze specifiche dei clienti è dunque fondamentale per il successo. Che si tratti di un matrimonio intimo, di una conferenza aziendale o di un grande festival musicale, ogni evento richiede un approccio personalizzato che rispecchi le aspettative uniche del cliente. Sul magazine e20 il racconto dei principali player del settore.

Per stabilire un rapporto solido e positivo con i clienti è sicuramente necessario costruire una reputazione di serietà e affidabilità nel tempo. Oggi, però, questo non è più sufficiente.

Secondo Stefano Letterini, president and ceo Clonwerk, i clienti sono diventati sempre più esigenti e attenti, con aspettative crescenti nonostante budget spesso ridotti. La vera sfida è dunque sapersi aprire all’ascolto e riuscire a rispondere prontamente alle loro esigenze, tutto questo insieme a un alto livello di professionalità, che ovviamente rimane fondamentale.

“Questo - precisa - non elimina la difficoltà di far quadrare ogni aspetto in modo impeccabile, ma credo che se si vuole garantire sempre l’eccellenza nel risultato finale, la fatica sia inevitabile”.

In particolare, i partner degli eventi operano in una sorta di ‘zona cuscinetto’ al servizio delle agenzie, che sono i loro clienti. Allo stesso tempo, però, devono aiutare le stesse ad accontentare i clienti finali, sempre più esigenti.

“Il rapporto - spiega Sergio Grati, presidente e fondatore Frontrow - nel tempo è evoluto e diventato non più solo ‘tecnico-operativo’, ma anche consulenziale, cercando di adottare anche un linguaggio chiaro e un atteggiamento costruttivo per agevolare i flussi di lavoro e di comunicazione. Che poi sono spesso i punti critici del gioco, oltre a quelli economici”.

Di clienti esigenti ha parlato anche Alexandro Barbero, direttore commerciale modorent: “I nostri clienti sono sempre più informati e richiedono servizi rapidi e personalizzati. Per rispondere a queste esigenze, abbiamo evoluto il nostro approccio, integrando strumenti digitali che permettono ai clienti di gestire autonomamente i propri ordini e interagire direttamente con il nostro magazzino. Attraverso il portale ‘èComodo’ e l’uso di tecnologie smart, siamo in grado di offrire una maggiore trasparenza e flessibilità, migliorando il rapporto di fiducia e la soddisfazione complessiva”.

La capacità di sintonizzarsi con le esigenze specifiche dei clienti è dunque fondamentale per il successo. Che si tratti di un matrimonio intimo, di una conferenza aziendale o di un grande festival musicale, ogni evento richiede un approccio personalizzato che rispecchi le aspettative uniche del cliente.

“La nostra filosofia è semplice ma potente - racconta Robin Rossi, founder & managing director Open Crew -: essere sempre un passo avanti. Questo significa non solo anticipare le necessità del cliente, ma anche essere pronti a gestire l’inaspettato con professionalità. La disponibilità costante è un altro pilastro del nostro approccio. Siamo consapevoli che organizzare un evento può essere stressante, e il nostro obiettivo è essere un supporto affidabile. Per questo motivo, offriamo un servizio di assistenza durante i giorni che precedono l’evento e, naturalmente, durante l’evento stesso. Ci consideriamo partner dei nostri clienti, dedicati a trasformare le loro visioni in realtà”.

Anche Joy Project non si considera un ‘fornitore’, ma un partner, un consulente dei propri clienti. Come spiega Luca Crosetto, special effect designer: “In questi hanno abbiamo avuto la fortuna di poter lavorare per i migliori e i più grandi eventi realizzati, confrontandoci con clienti e professionisti in settori sempre molto diversi e quindi in eventi con esigenze molto diverse tra loro. Noi da sempre ci poniamo come partner dei nostri clienti ed essere coinvolti nel progetto porta ad avere un’organizzazione aziendale e un impegno verso i progetti molto più ampio, ma la soddisfazione di poter portare evoluzione in ogni progetto creando a volte scenari che non erano neanche stati immaginati inizialmente dal cliente è impagabile ed è motivo di grande orgoglio”.

Essere un punto di riferimento per i clienti è obiettivo e punto di forza di Sts Communication, come spiega Alberto Azzola, managing director: “Ci piace pensare di essere, per i nostri clienti, un punto di riferimento concreto e su cui poter contare con fiducia. Ci prodighiamo affinché la nostra relazione con loro sia sempre più stretta e confidenziale, pronti a supportare con la nostra esperienza ogni loro richiesta. Certamente i tempi sempre più stretti per progettazione e messa in opera, i budget continuamente rivisti e i rework fino all’ultimo minuto prima della consegna, ci mettono in difficoltà, generando un dispendio di risorse fisiche ed economiche: ciononostante restiamo disponibili, convinti che, per il successo di un evento, sia necessario fare squadra, superando il rapporto cliente/fornitore”.

Certamente affiancare il cliente in qualità di partner risulta ormai fondamentale, ma lo è anche la ricerca di soluzioni innovative che riescano a rispondere alle mutate esigenze delle aziende.

“Sia a livello B2B sia B2C - spiega Simone de Eguileor, business development advisor foodja - i clienti sono molto attenti a quello che consumano e acquistano e ricercano, sempre di più, prodotti su misura. È sull’esperienza, le esigenze, i brainstorming di team e le suggestion del network che abbiamo creato, in questi anni, un sistema davvero differenziale. Ogni giorno proseguiamo nella ricerca e nello sviluppo di ulteriori funzionalità che possano sempre aiutare i clienti a migliorare la loro performance e la live experience del pubblico. In generale, cercano in noi un partner di fiducia, per avere soluzioni adatte a ogni esigenza e, soprattutto, per ridurre al minimo processi complessi e articolati. Se l’utente finale vive un’esperienza positiva, l’organizzatore ha centrato il bersaglio…giusto?!”

I clienti vogliono esperienze uniche che li distinguano dai competitor e valorizzino il brand in modo originale. L’esclusività e la personalizzazione, sia estetica sia funzionale, sono priorità assolute per creare un’impronta duratura.

“Un aspetto cruciale- spiega Edoardo Singrossi, general manager Sharingbox - è l’integrazione digitale e omnicanale, con soluzioni che connettono il pubblico attraverso touchpoint fisici e digitali, come campagne social legate a installazioni fisiche o esperienze in realtà aumentata. Questi strumenti amplificano l’impatto delle campagne, aumentando la visibilità del brand sui social media.

La combinazione tra fisico e digitale è un plus dell’offerta Sharingbox, che ha adattato il proprio approccio per offrire esperienze personalizzate e soluzioni che combinano digitale e fisico, come l’uso dell’intelligenza artificiale, video a 360° e realtà aumentata. Queste tecnologie vanno oltre l’evento stesso, creando un legame diretto con il pubblico. I clienti chiedono anche tecnologie per misurare il Roi, per avere dati concreti sul ritorno degli investimenti. Per rispondere a questa esigenza, offriamo strumenti per raccogliere e analizzare dati sull’efficacia delle campagne, rafforzando il nostro ruolo di partner strategico. I clienti non si accontentano più di soluzioni standard: cercano esperienze integrate, misurabili e capaci di lasciare un ricordo duraturo e condivisibile”. 

La consulenza da parte di partner tocca tutte le fasi dell’evento, spesso, infatti, le aziende al loro interno non hanno professionisti o divisioni specializzate e si rivolgono ai consulenti esterni al bisogno. Come spiega Maurizio Murciato, founder & ceo Plesh: “I nostri clienti sono grandi agenzie organizzatrici che raramente vantano una struttura interna suddivisa in unità specializzate con developer e software engineers. Questo porta i loro operatori a fare shopping tra piattaforme chiuse già esistenti o a cercare sul mercato fornitori specializzati solo a valle del processo di ideazione e progettazione. Così facendo, le soluzioni e le idee più avanzate, AI- based o AI-powered, risultano ingenue e in alcuni casi anche infattibili. Plesh scardina questo problema affiancando un proprio team tecnico al gruppo di lavoro di agenzia: un supporto che inizia fin dal brief iniziale, in modo da facilitare idee e progetti abilitati dallo sviluppo custom di applicativi, attraverso studi di fattibilità già in fase preliminare”.

Francesca Fiorentino