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e20 n.109. INCHIESTA. Il nuovo dna di agenzie e partner: quando l'attualità docet

Oggi più che mai scegliere di aderire a nuovi modelli di business che tengano conto di sostenibilità, diversità e inclusività è una condizione imprescindibile per affiancare le aziende. I player di settore raccontano nell'inchiesta pubblicata sulla rivista e20, il loro approccio in merito.
Come già detto, essere un’agenzia di eventi, oggi, comporta necessariamente la capacità di saper integrare nella propria offerta di proposte che abbraccino i temi più caldi e attuali sui quali le aziende sono chiamate a intervenire e prendere posizione. Parliamo, ad esempio, di lotta allo spreco o, ancora dell’articolato tema della gender equality e dell’inclusività. Nell'inchiesta condotta dalla rivista e20, prosegue la chiacchierata con i player di settore per conoscere qual è il loro approccio in merito. 
 
ABBRACCIARE NUOVI VALORI
 
Oggi più che mai scegliere di aderire a nuovi  modelli di business che tengano conto di sostenibilità, diversità e inclusività è una condizione imprescindibile per affiancare le aziende. Inventa Tro, ad esempio, appartiene al Gruppo Omnicom, americano, quotato a Wall Street e quindi molto attento ai temi quali la diversity, equity e l’inclusion, oltre che la sostenibilità.
 
“Abbiamo politiche piuttosto stringenti che regolano la gestione dell’agenzia e noi le seguiamo da anni con grande impegno - spiega Antonio Magaraci, managing director -. Temi che sembrano ovvi, ma non è così. Abbracciare questi valori comporta un percorso di trasformazione all’interno dell’organizzazione. E per cambiare, bisogna essere attrezzati e superare piccole o grandi resistenze e mindset che ognuno di noi ha inconsapevolmente”. 
 
Temi che sono sempre stati oggetto di attenzione da parte di Mcm Comunicazione. “Credo che un buon lavoro non derivi unicamente dal suo risultato finale, quanto dalla cura dei dettagli e dal focus su argomenti che portano alla luce problematiche importanti che ci impegniamo a detronizzare, affrontandole con serietà e naturalezza - spiega Chicco Nobili, amministratore delegato”.
 
Cosa che accade, ad esempio, nell’ambito della gender equality. “Il tema - aggiunge Alberto Damiani, ad Adverteam - se in altre professioni risulta lampante, negli eventi direi che non lo è. Tantissimi professionisti, anche a livello apicale, sono donne. Le donne nella event industry sono il cuore e la loro competenza non è mai stata oggetto di discussione, ma un dato di fatto”.
 
Si tratta di una nuova visione del ruolo del singolo. “Porre la persona al centro del percorso, oggi, è l’unica soluzione possibile affinché sappia decodificare i propri errori, anche e soprattutto quelli in cui al centro finiva per porsi l’ego invece della persona, attivando le soluzioni necessarie per un mondo più equo, solidale, e sostenibile”, commenta Davide Mazzucchelli, ceo Synapsy. 
 
ESSERE SOSTENIBILI, DAVVERO
 
“La sostenibilità è un asset imprescindibile dei progetti di comunicazione - spiega Mauro Martelli, executive creative director The Next Event -. Noi cerchiamo di gestire non solo il tema come elemento di comunicazione, ma anche adottando, in termini di produzione, tutte le soluzioni possibili per essere sostenibili e contemporanei. Credo che le agenzie di eventi siano decisamente più avanti ed evolute rispetto agli altri ambienti di lavoro. 
È il lavoro stesso che lo richiede”.
 
“Riguardo alla sostenibilità - aggiunge Damiani - bisogna dire che l’event industry è particolarmente ‘insostenibile ed energivora’ e noi lo sappiamo bene. Quali soluzioni adottare? Forse una sola è possibile, ossia restituire un peso specifico maggiore al post evento e all’heritage che l’evento lascia dopo di sé. Solo pensando alle 3R - Reduce, Reuse e Recicle - gli eventi possono ambire a essere maggiormente sostenibili, ma questo peso non può essere esclusivamente sulle spalle delle agenzie. Il costo della sostenibilità deve essere sostenuto da agenzie e clienti in un patto per l’ambiente”.
 
Le agenzie si sono attivate per rispondere alle necessità dei clienti. “Da anni realizziamo eventi con attenzione all’impatto ambientale degli allestimenti e dell’energia e oggi proponiamo di compensare le emissioni di Co2 con la piantumazione di alberi, seguendo le indicazioni del professor Stefano Mancuso, docente ordinario di arboricoltura generale ed etologia vegetale presso l’Università di Firenze - spiega Lorenzo Cioni, account e project manager La Buccia -. Stiamo anche proponendo l’installazione di alberi fotovoltaici che potranno restare di proprietà dell’azienda”. 
 
Le iniziative verso un’ottica green sono davvero tante. “Siamo stati una delle prime realtà a certificarsi Iso 20121 per la creazione e la gestione di eventi sostenibili - spiega Davide Caggiano, partner & managing director Louder Italia -. In un mercato dove la sostenibilità è diventata un trend, la nostra competenza è un credo imprescindibile. Dalla trasparenza all’eticità, dall’inclusività all’ecologia, ambiti intoccabili che sono entrati a far parte del nostro dna, da cui non possiamo più prescindere quando affrontiamo un progetto”.
 
Anche in Triumph Group International l’attenzione verso l’ambiente e le persone è cresciuta, soprattutto negli ultimi tre anni. “Siamo un’azienda con certificazioni Iso, ci preoccupiamo del contesto e del modo in cui operiamo da anni, ma è durante la trasformazione dell’ultimo periodo che abbiamo ingranato una marcia diversa, compiendo passi che non pensavamo sarebbero stati così vicini - spiega Paolo Donadio, direttore generale -. L’approccio è oggi più strutturato, rivolto a una sostenibilità progettuale, integrata e, nonostante ci sia ancora molto da implementare, conosciamo meglio la portata delle nostre azioni, l’impronta lasciata dal business e dalle persone; questo ci permette un agire più consapevole e un’offerta responsabile e proattiva per i clienti”.
 
INIZIATIVE CONCRETE
 
Tra le iniziative, vi è quella commissionata dal Club degli Eventi a Piano B. “Siamo stati protagonisti della trasformazione verso questi temi, il che ci ha permesso di ritagliarci un ruolo importante all’interno del mercato e nei confronti delle istituzioni. Sull’onda del nostro contributo, abbiamo ricevuto l’incarico da parte del Club di realizzare un progetto incentrato sulla sostenibilità, che permetta ai professionisti del mercato di sviluppare 
progetti il meno impattanti possibile, una sorta di decalogo dell’evento sostenibile - eventosostenibile.com - e, allo stesso tempo, manteniamo un dialogo aperto con le istituzioni", spiega Mario Viscardi, partner e direttore artistico.
 
"Alla base del nostro approccio, vi è una profonda consapevolezza che il driver principale rispetto a scelte di comunicazione o comportamenti consapevoli, non è tanto l’enorme attenzione che il pubblico mostra di avere rispetto a gender equality e sostenibilità, ma è la coscienza di quanto il ruolo che giochiamo all’interno del mercato ci consente di essere fautori di una nuova politica di comunicazione responsabile, che permetta al mondo di crescere e di evolversi in una direzione vantaggiosa tanto per la società civile, quanto per le aziende e i clienti”.
 
Uniting Group ha formato un team dedicato e ideato un format. Sostenibilità e logiche di environmental, social e governance hanno ormai assunto un ruolo determinante nelle strategie aziendali - spiega Denise Lo Piparo, chief orchestration officer e head of Esg Uniting Group -.
 
"Consideriamo l’impegno etico e morale verso l’ambiente e la società non come un obbligo, ma come un asset in grado di migliorare i risultati di business ed è per questo che rappresenta una priorità nella nuova value proposition del Gruppo. Coordino un team dedicato sul quale stiamo investendo molto e che ci ha portato a nominare 16 sustainability events manager Iso 20121. Professionisti con competenze verticali in grado di ideare, organizzare e ottimizzare un evento che rispecchi le tre dimensioni della sostenibilità, garanzia per partner e clienti nel massimo rispetto di questi temi".
 
"L’obiettivo è diventare una società Benefit entro fine 2023 e per farlo abbiamo iniziato un percorso che ci porterà a lavorare in un building totalmente sostenibile, ponendo la massima attenzione anche a fornitori e partner. Anche sul tema della gender equality Uniting Group è molto attenta, tanto che abbiamo deciso di spenderci in prima persona ideando la nostra ‘Run For Inclusion’, la prima corsa che celebra l’unicità di ogni individuo e i valori di inclusività e diversity”. 
 
Mediagroup98 è certificata Iso 20121 per gli eventi sostenibili da quasi 5 anni e ha avviato il percorso per la Certificazione Parità di Genere - Uni PdR che dovrebbe ottenere a brevissimo, non solo per l’alta componente di donne all’interno dell’impresa, ma per la loro presenza nei ruoli apicali.
 
“Peraltro, la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Famiglia ci ha selezionati per un importante finanziamento sulle nostre politiche di conciliazione - aggiunge Maria Cristina Manfredini, presidente e direttore creativo -. Decliniamo i valori in azioni concrete. Ad esempio: se parliamo di paperless è perché mettiamo a disposizioni strumenti digitali che consentono di non usare carta, se creiamo scenografie digitali eliminiamo lo spreco di materiali, se usiamo materiali di allestimento devono essere a basso impatto e la raccolta differenziata in evento è controllata da noi. Non ultimo, stiamo coprendo il tetto della sede di Modena di pannelli solari per alimentare la caldaia ibrida, l’illuminazione e tutta la strumentazione, e questo ci aiuterà a gestire l’aumento dei costi energetici”.
 
Infine, c’è anche chi ha ideato modelli di business ad hoc. “Abbiamo ottenuto la certificazione Iso 20121 e facciamo progetti di storydoing. Siamo in grado di aiutare i clienti a posizionarli sui temi della sostenibilità creando la narrazione e declinandola su quello che fanno. La sostenibilità ci appartiene dal 2016 quando abbiamo fondato Urbanvalue per la rigenerazione urbana, un modello di business finalizzato alla rigenerazione e valorizzazione di grandi immobili in disuso - conclude Simone Mazzarelli, ceo e founder Ninetynine”. 
 
Serena Roberti