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Magazine e20

e20 n.109. INCHIESTA. Il nuovo dna di agenzie e partner: innovazione e dialogo, cuore della metamorfosi

La trasformazione dei player della filiera degli eventi in consulenti a 360 gradi implica l'ideazione di nuovi format, l'acquisizione di nuove competenze e lavorare con tecnologie di alto livello. A raccontarci l'evoluzione intrapresa Inventa Tro, La Buccia, Louder Italia, Mediagroup98, Mcm Comunicazione e Next Group.

Con le case history di  Inventa Tro, La Buccia, Louder Italia, Mediagroup98, Mcm Comunicazione e Next Group continua il viaggio di e20 tra i player della event industry italiana, protagonisti dell'Inchiesta "Il nuovo dna di agenzie e partner", iniziato con l'articolo sulle agenzie (leggi news)

Il cuore della metamorfosi che stanno vivendo agenzie e partner è la progressiva trasformazione in realtà sempre più consulenziali con un approccio al cliente a 360° (leggi newsper offrire servizi che rispondano a esigenze in continuo divenire, come l’ideazione di nuovi format e l’esplorazione di nuovi territori. 

INVENTA TRO, CREATIVITÀ E INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Inventa Tro ha un percorso sui generis. “Noi, in realtà, già nasciamo e rimaniamo un’agenzia di comunicazione a 360°. Ogni anno realizziamo decine di progetti che non sono puramente di eventi. Abbiamo però introdotto - ormai più di sette anni fa - una Business Unit che si occupa di attività 
esperienziali proprio per completare la nostra offerta che è sempre stata integrata
”, spiega Antonio Magaraci, managing director.

Il way of working d’agenzia parte sempre dalle esigenze del cliente e da una rigorosa analisi strategica. L’output è quindi una conseguenza degli obiettivi da raggiungere e, molto spesso, prevede un’integrazione di servizi che vanno dalla comunicazione al digital e all’experiential.

La pandemia ha incrementato l’utilizzo di format digitali e ibridi. Inoltre, grazie alla business unit che si occupa di creative technology, l’agenzia è sempre alla ricerca di innovazioni che possano amplificare le esperienze da far vivere agli utenti degli eventi e raccogliere i dati. “Il mercato ci riconosce questa eccellenza: abbiamo spinto la creatività sui temi dell’innovazione tecnologica”.

LA BUCCIA, SERVE UN CAMBIO DI MENTALITÀ

Secondo Lorenzo Cioni, account e project manager, far evolvere le strutture di eventi in strutture di comunicazione è una tendenza irreversibile
L’evento è un medium a tutti gli effetti e deve interpretare e sviluppare le strategie di comunicazione di un brand a tutto tondo. “Prendendo spunto dal concetto di ‘rimediazione’, crescerà contemporaneamente anche il ruolo degli eventi nella loro capacità di mediare-oltre, cioè di assorbire in se stessi e amplificare tutte le possibili modalità comunicative di una marca”.

In quest’ottica, le società di event marketing si affermeranno come un sistema di comunicazione totale capace di sfruttare tutte le potenzialità comunicative, quindi realmente multimediale. Il mercato di domani non sarà però una competizione riservata solo alle grandi strutture o ai network, servirà soprattutto un cambio di mentalità, attivato anche da un singolo manager o creativo, per essere capaci di pensare in modo nuovo ed evolvere, agenzia e cliente, insieme.

Per i clienti con i quali collabora con maggior continuità, La Buccia ha messo a disposizione una rete di brand partner per condividere in termini mediatici, strategiciproduttivi, i progetti di event marketing assegnati facilitandone la realizzazione e potenziandone l’impatto. “In un mercato così complesso, questo supporto e scambio di opportunità spesso ha permesso di salvaguardare i contenuti creativi del progetto e, in certi casi, addirittura, implementarli”. 

LOUDER ITALIA, INVESTIRE PARTENDO DA DENTRO

Louder Italia da molti anni ha iniziato un processo di crescita improntato all’acquisizione di nuove competenze. L’ambizione è sempre stata quella 
di soddisfare il bisogno delle aziende, di avere un solo interlocutore sui differenti fronti della comunicazione e questo ha spinto l’agenzia a investire su nuove risorse, oltre che aprire nuovi dipartimenti all’interno.

Iniziare dalla struttura è stata la scelta vincente, perché siamo riusciti a integrare in modo sinergico le nostre tradizionali expertise con le numerose esigenze di mercato, partendo dalle nuove tecnologie, oggi imprescindibili, per amplificare lo storytelling”, spiega Davide Caggiano, partner & 
managing director. 

La ristrutturazione aziendale ha determinato una progressiva crescita di fatturato in ambiti diversi da quelli tradizionali, permettendo di offrire agli 
stakeholder servizi innovativi e ampliando la tradizionale offerta legata al mondo della live communication con tecnologie di alto livello, fondamentali per amplificare l’esperienza di brand.

La partnership con il gruppo SG Company è stata strategica anche sotto questo aspetto: oggi possiamo contare su una compagine formata da numerose realtà con cui condividiamo ogni fase progettuale, permettendoci di posizionarci come partner strategici in molteplici ambiti”. 

MEDIAGROUP98, FARE CULTURA DELL’EVENTO

Nascendo dalla comunicazione, Mediagroup98 da sempre ha avuto un approccio a 360°, dalla strategia, alla creatività, alla produzione. “Credo anzi 
che il mercato abbia ancora tanta strada da fare, perché si tratta di implementare una ‘cultura dell’evento’ e farlo diventare una volta per tutte uno 
strumento di comunicazione. 
Ciò vale per le aziende medio-piccole, ma anche per le grandi aziende che sono player primari nel settore, ma ancora hanno una cultura più tradizionale, a volte quasi territoriale”, commenta Maria Cristina Manfredini, presidente e direttore creativo. 

La pandemia è stata una grande opportunità di innovazione e crescita. “Abbiamo da sempre avuto una vocazione tecnologica e la necessità di trovare format in grado di rispondere al tema degli eventi online, che potessero ingaggiare il pubblico a distanza, ci ha portato a evolvere sia gli aspetti tecnici che quelli creativi, senza mai abbandonare il tentativo di accorciare la distanza creata dalla fruizione da remoto, e senza sottometterci all’idea dei set esclusivamente virtuali. Abbiamo quindi optato per format più vicini al prodotto televisivo, con contributi video, collegamenti da remoto, interattività con il pubblico a distanza, persone in scena e una buona conduzione”.

Oggi tutto ciò aiuta a creare format per eventi ibridi, modalità che si sta affermando sempre più. Sull’onda di questa esperienza, l’agenzia ha avviato un piano di investimenti per evolvere la propria piattaforma digitale con nuove funzionalità, come una nuova interfaccia grafica e multilanguage, la gestione in multisessione e il potenziamento dell’interattività.

Potenzieremo poi la progettazione di scenografie completamente digitali sviluppando ulteriormente il rendering 3d e svilupperemo nuovi servizi di produzione video in alta definizione e motion graphic 3d”.

MCM COMUNICAZIONE, BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI OSARE

Il mondo è in continua evoluzione ed è questo stato di perenne movimento che facilita il cambiamento e la progressione con piena coscienza, ma 
anche con una spinta derivante da agenti esterni: il tempo che muta, ciò che ci circonda che progredisce e fa passi avanti.

In quanto agenzia di comunicazione ed eventi, non possiamo non adattarci alla modernità: seguiamo i flussi e le onde del cambiamento con positività e fiducia verso il futuro”, spiega Chicco Nobili, amministratore delegato.

L’evoluzione, quindi, oltre a essere in parte naturale, è doverosa, soprattutto dopo aver capito quanto tutto possa cambiare da un momento all’altro, date le vicissitudini globali degli ultimi anni. È importante avere coraggio di osare, non limitandosi a sostare nella propria comfort zone.“Oltre a quel muro c’è un mondo da esplorare, ed è questo che tentiamo di fare ogni giorno, andare oltre, scoprire e progredire”.

Mcm Comunicazione ha ampliato l’offerta seguendo l’onda del progresso e dell’innovazione. Gli anni scorsi hanno fatto da scuola su quanto fondamentale possa risultare essere malleabili e aperti al cambiamento, inteso come crescita e miglioramento. Convention digitali e piattaforme sono entrate a far parte, in un periodo di estrema necessità, della quotidianità lavorativa, contribuendo ad ampliare le competenze e rafforzando, al contempo, quelle già consolidate. 

NEXT GROUP, EVENTI SEMPRE PIÙ COMPLESSI, INTEGRATI E INTERCONNESSI

Secondo Mauro Martelli, executive creative director The Next Event, l’evento negli ultimi dieci anni si è evoluto e si è trasformato da attività collaterale - e forse minore rispetto ai piani di comunicazione - a elemento centrale nelle iniziative di comunicazione delle aziende.

I budget hanno visto progressivamente aumentare le risorse verso gli eventi e diminuire quelle verso i media tradizionali. Questo aspetto ha spinto le agenzie di eventi a modificare il proprio approccio strategico perché l’evento diventava un elemento centrale all’interno di un pensiero più ampio.

Non è più possibile ragionare su un evento senza considerare quello che accade prima e dopo e, soprattutto, non collegandolo concettualmente agli altri aspetti della comunicazione”.

Le agenzie più visionarie hanno quindi non solo allargato la propria competenza, ma hanno anche ampliato la propria offerta in termini di servizi, evolvendo verso la dimensione di agenzia di comunicazione integrata.

La storia di Adverteam e il suo ingresso in Next Group raccontano esattamente questo, ovvero l’esigenza, da parte nostra in primis, di presentarci sul mercato forti di una dimensione e di competenze atte alla gestione di progetti e clienti sempre più complessi”,  spiega Alberto Damiani, amministratore delegato.

Non tanto quindi una ricerca di dimensioni di per sé, ma la volontà di pensare gli eventi e la comunicazione come organismi complessi e interconnessi, capaci di spaziare dal fisco al digitale o dove l’evento diventa topic e il digitale adv o ancora, negli eventi phygital, dove evento e digitale coincidono. Next Group lavora costantemente alla ricerca di nuove soluzioni, servizi e format. Il momento storico ha creato le condizioni per una accelerazione di questo processo.

Le soluzioni sono state in ogni direzione: aumento dei servizi, ampliando la conoscenza e, quindi, l’offerta di prodotti digitali; strategie differenti nella progettazione degli eventi, modificando sia gli aspetti creativi e di spettacolarizzazione sia di creazione di nuovi format per rispondere alla nuova domanda. Ovviamente con una forte componente di innovazione tecnologica per poter gestire eventi online con interazioni possibili per migliaia di persone.

Tutto questo all’interno di un processo di evoluzione del gruppo che permette oggi di presentarsi come agenzia di comunicazione integrata con divisioni e società dedicate in grado di presidiare diverse aree di business. Next Group e la nascita di The Next Digital sono la risposta alla domanda di interconnessione tra fisico e digitale, una risposta strategica e non tattica.

La nascita di The Next Digital porta il gruppo a andare oltre alle logiche di collaborazione con partner esterni o semplice outsourcing portando in house e sviluppando in modo proprietario le competenze necessarie per affrontare in modo sistematico il tema dell’integrazione e connessione tra, appunto, fisico e digitale.

Serena Roberti