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e20 n.109. INCHIESTA. Il nuovo dna delle agenzie di eventi: crescere allargando gli orizzonti

I player del settore nello Speciale dedicato, realizzato da e20 in occasione del quinto anniversario del Club degli Eventi e della Live Communication, raccontano il cambiamento epocale vissuto negli ultimi tempi. La guerra e la pandemia hanno imposto alle agenzie la necessità di cambiare. La crescita del digitale è riuscita a ridisegnare l’approccio dell’intera filiera degli eventi, a far mutare non solo l’esperienza vissuta dal target o il processo creativo e produttivo, ma anche il business model delle società.

La metamorfosi delle agenzie di eventi è in atto. Un processo iniziato già da tempo, ma a cui la pandemia e la guerra hanno dato un’accelerata che ha innescato una trasformazione delle strutture in veri e propri partner con un ruolo consulenziale e capaci di offrire servizi integrati, a 360 gradi.

I player hanno allargato il proprio raggio d’azione nella ricerca di un nuovo equilibrio e una nuova consapevolezza rispetto alla necessità di innovare e innovarsi per rimanere competitivi, in risposta alle aziende che richiedono progetti sempre più integrati e omnichannel.

Nuovi servizi, divisioni e figure professionali, format innovativi, focus sui temi più ‘caldi’ della comunicazione e perfino un nuovo modo di lavorare, sono solo alcuni degli asset messi in campo per rispondere alle richieste di mercato.

Alla luce di tali considerazioni, come si sono strutturate le agenzie? La trasformazione è ancora in divenire? Quali sono i focus e i nuovi valori del mercato? Come vengono ‘tradotti’ nei progetti? Quali sono i format su cui puntare?

Ad aiutarci a rispondere a queste e altre domande sono i player del settore che, in uno Speciale dedicato, realizzato in occasione del quinto anniversario del Club degli Eventi e della Live Communication, ci raccontano il cambiamento epocale vissuto negli ultimi tempi.

Nella prima parte dell’inchiesta, e20 ha dato voce alle agenzie per capire lo stato dell’arte e individuare le tendenze di mercato attraverso riflessioni e case history

Nel corso dell’ultimo decennio, ma in particolare degli ultimi anni, le agenzie di eventi hanno modificato il proprio Dna diventando sempre più strutture di comunicazione a 360°, con una forte valenza consulenziale nei confronti dei clienti.

Tale cambiamento è dovuto all’avvento del digitale che, senza dubbio, ha contrassegnato l’evoluzione nel mondo della comunicazione. I contenuti digitali e la loro fruizione in tempo reale hanno modificato le abitudini del consumatore anche in termini di eventi, oltre all’ascesa dei social e del mobile che, oggi più che mai, rappresentano una variabile presente e dominante in ogni modalità di comunicazione.

Anche la industry degli eventi e della live communication ha, quindi, vissuto la rivoluzione di questi ultimi anni e oggi, qualsiasi attività in tal senso prevede, anche una forte componente digitale e social, che permette di aumentare reach e notiziabilità.

Le agenzie per sopravvivere e rimanere competitive hanno dovuto adeguarsi a tali cambiamenti, aprendosi sempre più alle nuove tecnologie, integrando nuove professionalità, aprendo divisioni specializzate, sviluppando format innovativi e aggiornati con le richieste di mercato. 

ACCESS, NON SOLO LIVE COMMUNICATION

Nata più di dieci anni fa come unit specialist di GroupM Italy e uno dei principali player della industry degli eventi, nel maggio 2021 Access è diventata il riferimento interno del Gruppo non solo in ottica di live communication, ma anche nello sport marketing. Una decisione dettata da una strategia di posizionamento di Gruppo, che si proponeva di affrontare le nuove sfide del mercato pur continuando a contraddistinguersi per l’approccio unicostrutturato e organico.

Questo ci ha anche permesso di estendere la capacità di rispondere alle esigenze dei clienti, mettendo a fattor comune le nostre skill in ambito sportivo come nella live communication”, precisa Davide Bertagnon, managing director.

Inoltre, essere parte del Gruppo WPP offre all’agenzia l’opportunità di osservare e analizzare nuovi fenomeni e i bisogni dei clienti da un punto di vista privilegiato, permettendole di avere accesso a dati, analisi e strumenti relativi alla profilazione dei target dei consumatori, le cui esigenze sono alla base delle sue proposte.

Per quanto riguarda le risorse? Il team di Access è passato da una squadra di sei persone fino ad arrivare alle venti attuali, con una crescita nel corso degli anni contrassegnata dalla qualità e quantità dei progetti realizzati a forte valenza creativa ed esecutiva, testimoniata dai numerosi premi e riconoscimenti ottenuti nell’ultimo decennio.

FILMMASTER EVENTS, FATTORE UMANO E INNOVAZIONE

Noi - spiega Andrea Francisi, chief operating officer Filmmaster Events – ‘facciamo eventi’ da oltre 45 anni: siamo stati tra le prime realtà del 
settore a crederci e a investire in innovazione, abbinando alla creatività il project management e mettendoci al servizio degli obiettivi e dei clienti 
più diversi. In questi anni siamo stati in grado di evolvere nel ventaglio di servizi che offriamo e di accompagnare i clienti verso gli eventi migliori per le loro esigenze. L’elemento chiave è senza dubbio il fare squadra con i clienti e creare insieme eventi che siano memorabili per il pubblico
”.

La consulenza e l’affiancamento al cliente è dunque parte del lavoro quotidiano di Filmmaster che può essere ben sintetizzato dal claim ‘We believe in humanity’, dove emerge chiaramente l’importanza del fattore umano e del privilegio che è vivere delle esperienze insieme.

Siamo in continua trasformazione - precisa Francisi -, le parole che ci contraddistinguono meglio forse sono proprio flessibilità e capacità di adattarsi al cambiamento, elementi che ci hanno permesso di lavorare bene anche in tempi di crisi. La nostra squadra di professionisti ha una competenza approfondita, forte anche della storia dell’Azienda e di grandi eventi di successo, oggi siamo ancora più compatti sia nella filiera degli eventi che delle produzioni audiovisivecommercial e digital. Siamo sempre all’erta per sfruttare nuove opportunità per migliorare la nostra struttura”.

CREO, L’IMPORTANZA DEL SEGNO +

La parola d’ordine oggi per Creo è tailor made: una consulenza che si ‘vesta addosso’ alle esigenze delle aziende in termini di elasticità, ma soprattutto di creatività.

I mercati - commenta Gianfranco Maiorana, president & ceo - sono lo specchio dell’economia mondiale e nessun ambito si salva da questa trasformazione, anche perché con l’aumentare della concorrenza e della competizione, deve aumentare anche il livello di competenze. La comunicazione in particolar modo, componendosi di così tante ramificazioni, necessita di professionisti che la sappiano trattare con larga visione, sia del momento attuale che dell’avvenire. Il nostro ruolo mira ad accompagnare strategicamente il cliente all’innovazione della sua comunicazione, dei suoi prodotti e dei suoi servizi”.

Un esempio concreto? Creo di recente ha aggiunto le attività di H+ all’interno della sua galassia creando Creo+. “Se prima si parlava di larghe visioni -precisa Maiorana -, attraverso questa importante operazione abbiamo ampliato le nostre prospettive anche sul socialeterritorialeartistico e culturale, per poter offrire appunto, un servizio a 360°, aggiungendosi ai già rodati servizi B2Bcorporate e formativi della nostra compagnia. Continueremo a gestire eventi come Piano City Milano o Bookcity Milano, oltre a nuove sorprese che non possiamo ancora svelare…”.

CAROLINA MAILANDER COMUNICAZIONE: PROATTIVA, CREATIVA E INTEGRATA

L’agenzia guidata dall’omonima fondatrice, Carolina Mailander, nasce già come una realtà che offre consulenza a 360° nelle diverse fasi sulla valorizzazione dell’immagine. Consulenti, dunque, ma con una visione locale e globale, capace di ragionare sulle potenzialità concrete e declinarle con un approccio proattivo creativo sui diversi canali. 

Si occupa prevalentemente di comunicazione istituzionale: progetta e gestisce piani integrati di relazioni pubbliche; idea, organizza e comunica eventi; crea strumenti e gestisce media relation nazionali e internazionali; si occupa di attività digital, gestione di crisi, formazione e comunicazione interna. 

Abbiamo sempre inserito gli eventi all’interno di strategie di comunicazione articolate e multicanale - spiega Carolina Mailander, fondatrice ed amministratore unico -, considerandoli uno fra gli strumenti a utili a curare il posizionamento dei nostri clienti. Su questo fronte quindi, non ci stiamo trasformando ma stiamo proseguendo su un percorso tracciato fin dall’inizio. Negli ultimi anni stiamo inserendo professionisti con competenze digitali, curando con particolare attenzione l’integrazione con le diverse professionalità già presenti: l’obiettivo è creare team con competenze trasversali comuni ma specializzazioni operative diverse e complementari”.

A seguito della pandemia, l’agenzia non ha modificato in modo sostanziale la propria struttura. Grazie all’attività integrata, ha mantenuto (e voluto 
fortemente) intatta l’organizzazione nel suo complesso, nata e basata su competenze trasversali.

Marina Bellantoni