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"L’industria degli eventi è capace di attrarre, emozionare e trasformare ogni occasione in un’esperienza unica". Così il Ministro Adolfo Urso sui social dopo il suo intervento sul palco del BEA Italia 2025
Dopo essere intervenuto sul palco del Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication 2025, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha scelto i social per amplificare il messaggio lanciato davanti ai protagonisti dell’event industry italiana, rilanciando la vocazione culturale e il ruolo economico del settore.
Nel suo post, pubblicato subito dopo la cerimonia del BEA Italia, Urso ha scritto:
"L’industria degli #eventi è un settore capace di attrarre, emozionare e trasformare ogni occasione in un’esperienza unica. Una vocazione tutta italiana che affonda le sue radici nell’antica Roma e arriva fino alle grandi produzioni contemporanee: dal #Giubileo alla straordinaria #Expo di #Osaka, fino al viaggio dell’Amerigo #Vespucci. Il Made in Italy continua a distinguersi per la sua forza attrattiva, confermata dal primato nazionale nei siti patrimonio dell’umanità e dalle sfide future come le #Olimpiadi di Milano-Cortina. È quanto ho sottolineato nel corso del Festival Italiano degli Eventi e della #LiveCommunication 2025, in cui sono state celebrate le eccellenze creative della event industry italiana e premiati i migliori eventi dell’anno: un ulteriore riconoscimento del valore e della qualità che il nostro Paese esprime in questo settore strategico."
Parole che riprendono i temi centrali del suo intervento al festival di ADC Group: identità storica, emozione, attrattività internazionale e valore industriale di un comparto in rapida crescita, oggi chiamato a strutturarsi per competere su scala globale.
Dal main stage romano del BEA Italia 2025, Urso aveva parlato di “industria degli eventi” insistendo sulla necessità di superare la frammentarietà del settore per trasformarla in un vantaggio competitivo di sistema.

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"La sfida", aveva dichiarato, "è trasformare la molteplicità di voci del settore in una forza unitaria, capace di promuovere al meglio l’eccellenza italiana", un fil rouge poi ripreso anche nel post social.
Nel suo intervento il Ministro ha definito il mezzo evento "uno dei canali più efficaci per raccontare identità e patrimonio culturale dell’Italia"
Tra i casi-studio evocati sul palco e riecheggiati nella comunicazione social figurano:
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Il tour globale della Nave Scuola Amerigo Vespucci, trasformata in un format itinerante e immersivo per promuovere il brand Italia nei porti del mondo.
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Il Giubileo 2025, definito dal Ministro "un evento che solo l’Italia può realizzare", esempio della capacità distintiva nazionale di unire logistica complessa e impatto emotivo.
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Il valore dei grandi eventi internazionali come l’Expo 2025 Osaka, considerato una vetrina straordinaria per l’export creativo e produttivo italiano.
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Le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, tappa futura in cui il racconto esperienziale dell’Italia potrà coniugarsi a infrastrutture, innovazione e brand diplomacy.
Urso ha annunciato l’intenzione di inserire l’industria degli eventi tra i comparti emergenti del “Libro Bianco Made in Italy 2030”, accanto ai settori tradizionali simbolo dell’eccellenza italiana (moda, cibo, arredo, automazione, motori) e alle nuove economie come turismo culturale, produzioni creative, Blue Economy e Space Economy.
Un riconoscimento formale che punta a trasformare gli eventi in leva strutturale per la competitività del brand Italia.
La presenza del Ministro a Roma coincideva con la consegna del premio Best Event Ambassador assegnato al BEA Italia al CEO di Lux Entertainment Roberto Fantauzzi, un momento simbolico per sancire il dialogo tra istituzioni e imprese.
In chiusura, Urso, compatibilmante ai suoi impegni, ha accolto l'invito a partecipare agli Stati Generali degli Eventi 2026, programmati a Roma, confermando l’attenzione politica verso un settore considerato sempre più strategico per la promozione economica, culturale e diplomatica del Paese.

