Sponsorizzazioni

Il regista James Cameron nella Fossa delle Marianne con Rolex e National Geographic

L’immersione di Cameron, che ha raggiunto il “Challenger Deep” il punto più profondo dell’oceano scendendo a 35,756 piedi in un sottomarino appositamente progettato, segna il lancio del DEEPSEA CHALLENGE, un progetto scientifico che unisce Cameron, la National Geographic Society e Rolex nell’obiettivo di condurre esplorazioni negli abissi per ampliare la conoscenza umana di queste parti del pianeta in gran parte sconosciute.

Il 26 marzo 2012 il regista ed “Explorer-in-Residence” della National Geographic James Cameron si è calato nella Fossa delle Marianne, spingendosi ad una profondità mai raggiunta in solitario. 
Un’immersione storica dopo quella compiuta dai due uomini del batiscafo Trieste nel 1960. Solo un passeggero non è cambiato: un orologio Rolex.
deep2 copia.jpg
L’immersione di Cameron, che ha raggiunto il “Challenger Deep” il punto più profondo dell’oceano scendendo a 35,756 piedi (6.77 miglia/1089 km) in un sottomarino appositamente progettato, segna il lancio del DEEPSEA CHALLENGE, un progetto scientifico che unisce Cameron, la National Geographic Society e Rolex nell’obiettivo di condurre esplorazioni e ricerche negli abissi oceanici per ampliare la conoscenza e la comprensione umana di queste parti del pianeta in gran parte sconosciute.

Il sottomarino è stato lanciato  nell’Oceano Pacifico a 200 miglia (322 km) a sud Ovest di Guam il 26 marzo alle ore 5.15 del mattino (orario locale, domenica 25 marzo ore 3.15 pm). Il viaggio del DEEPSEA CHALLENGE è durato 2 ore e 36 minuti. Cameron è riemerso alle ore 12.00 (ora locale). Il sommergibile, risultato di più di 7 anni di sforzi di progettazione, è rimasto  sul fondo per circa 3 ore durante le quali Cameron ha potuto raccogliere materiale fotografico e video della Fossa delle Marianne, oltre che campioni per ricerche di biologia marina, microbiologia, astrobiologia, geologia marina e geofisica.
deep3 copia.jpg
“Ci sono voluti più di 7 anni e il fantastico team del DEEPSEA CHALLENGE per raggiungere questo risultato” dice Cameron. “La cosa più importante comunque è  aver spinto i limiti delle capacità umane, quello che gli uomini possono vedere e come possono interpretarlo. Senza l’aiuto di National Geographic e Rolex e della loro incrollabile convinzione che avremmo potuto scendere nel punto più profondo dell’Oceano, e ritorno, tutto questo non sarebbe stato possibile”.

“Ci uniamo a tutto il resto del mondo nel celebrare il successo di James Cameron e del team DEEPSEA CHALLENGE”, dice Terry Garcia, Vice Presidente esecutivo dei”Mission Programms” della National Geographic”. Nel 2012 stiamo ancora esplorando luoghi totalmente sconosciuti come la National Gepographic ha fatto per quasi 125 anni. Sono felice di affermare che la grande epoca  delle esplorazioni e delle scoperte continua ancora oggi.”
I dettagli sull’ Esplorazione possono essere trovati su www.DEEPSEACHALLENGE.com, su Twitter diventando follower di @DeepChallenge o usando #deepseachallenge e su Facebook alla pagina https://www.facebook.com/deepseachallenge.
deep1 copia.jpg
Il Challenger Deep è stato raggiunto solamente una volta con una spedizione umana, il 23 gennaio 1960, dal Luogotenente della marina militare americana Don Walsh e dall’oceanografo svizzero Jacques Piccard nel batiscafo Trieste. I due hanno trascorso 20 minuti circa sul fondo oceanico prima di riemergere in superficie. Ora, 52 anni dopo, il DEEPSEA CHALLENGER di Cameron rappresenta grandi scoperte nella scienza dei materiali, approcci unici all’ingegneria strutturale e nuovi modi di produrre immagini grazie a una macchina fotografica stereoscopica ultra-piccola, testata per le profondità oceaniche. Il gruppo di Cameron, CAMERON | PACE Group, che fornisce tecnologie 3-D e servizi di supporto alla produzione, ha fornito gli strumenti per documentare la storica spedizione con immagini in 3-D ad alta risoluzione.
“Alcuni credono che l’epoca d’oro delle esplorazioni sia finita. Al contrario, io credo che ci troviamo proprio all’inizio della maggiore era delle esplorazioni”, ha dichiarato Terry Garcia, vice presidente esecutivo dei Programmi Missioni della National Geographic. “Rendiamo onore a James Cameron per il suo impegno a favore della scienza e dell’esplorazione, e siamo lieti di partecipare a questa avventura pionieristica verso il punto più profondo e meno esplorato del pianeta”.

Nel 1960, un orologio sperimentale Rolex Deepsea Special venne fissato allo scafo del Trieste e riemerse in condizioni perfette di funzionamento dopo aver sopportato l’immensa pressione esercitata a 6,78 miglia (quasi 11 km) sotto la superficie del mare. Il sottomarino DEEPSEA CHALLENGER porterà un nuovo orologio da polso sperimentale, il Rolex Deepsea Challenge, fissato al braccio manipolatore, rinnovando l’innovativa sfida ingegneristica che l’orologiaio svizzero colse 52 anni fa con il Trieste.
“La nostra affinità con gli abissi si estende anche ad azioni di sostegno attivo e costante a favore di rinomati ricercatori marini, a sostegno dell’eccellenza e dell’innovazione nell’avanzamento della conoscenza umana”, ha dichiarato Gian Riccardo Marini, Direttore Generale di Rolex SA. “Sono convinto che James Cameron ci stia conducendo alla soglia di un revival delle esplorazioni marine rimandato per molto tempo. Siamo orgogliosi di avere un così appassionato ammiratore di lunga data di Rolex, e di tornare nel Challenger Deep in questa impresa storica che aiuterà a svelare i segreti delle maggiori profondità oceaniche”.

Nel 2011 Cameron è stato nominato Explorer-in-Residence della National Geographic. Mentre lavorava al film “Titanic”. Cameron ha compiuto 12 immersioni sottomarine per visitare il famoso relitto due miglia e mezzo sotto l’Atlantico del Nord. Il successo tecnico di quella spedizione ha indotto Cameron a creare la Earthship Productions, che produce film sulla conservazione ed esplorazione degli oceani.
La spedizione DEEPSEA CHALLENGE verrà seguita per realizzare un lungometraggio cinematografico in 3-D sugli intensi sforzi tecnologici e scientifici alla base di questa storica immersione, che verrà successivamente trasmesso sul National Geographic Channel e documentato per il National Geographic magazine. Cameron collaborerà con la National Geographic anche per la creazione di materiali educativi ad ampio spettro.