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Samsung sponsorizza il sesto Korean Film Festival

Dal 7 al 15 marzo a Firenze la multinazionale coreana organizza la sesta edizione del festival cinematografico, che vedrà protagonisti i registi Lee Myung-se e Lee Yoon-ki.

Samsung Electronics Italia presenta il Samsung Korean Film Festival, il tradizionale appuntamento primaverile con la cinematografia e la cultura sud-coreana che includerà 30 film, più una selezionata serie di cortometraggi. Dopo il successo degli scorsi anni, il Samsung Korean Film Festival approda alla VI edizione, che si svolgerà all’Auditorium Stensen di Firenze dal 7 al 15 marzo 2008. Due saranno i registi protagonisti di questa edizione del Festival: Lee Myung-se e Lee Yoon-ki.

samsungkff.JPGNato nel 1957, Lee Myung-se è uno dei registi più innovativi della Corea di oggi, e con sei lungometraggi alle spalle, è considerato uno dei maggiori registi del suo paese. Quattro i film del regista che verranno proiettati al Festival: M, Duelist, Nowhere to hide, First Love.

This charming girl, Love talk, The hard goodbye e Ad.Lib night sono invece i quattro film di Lee Yoon-ki presenti al Festival che con il primo film menzionato, racconto rarefatto di solitudine femminile, ha vinto diversi premi: al Pusan Film Festival, al Sundance Film Festival e a Berlino.

“Ormai da sei anni la nostra azienda promuove con molto piacere questo tradizionale appuntamento primaverile con la cinematografia e la cultura sud-coreana - ha dichiarato Doo Young Yoo, presidente di Samsung Electronics Italia -. La sponsorizzazione di un evento come questo, che porta la cultura coreana in Italia, permette ai nostri consumatori di conoscere meglio la cultura della nostra azienda, avvicinandoli ancora di più al nostro mondo e ai nostri prodotti.”

Oltre all’ampio spazio dedicato ai due registi, sono numerose le novità che la rassegna sud coreana offre quest’anno, tra le quali la sezione dedicata alle donne dal titolo ‘Women film directors’. Quattro film per quattro registe donne: Ardor (Byun Young-joo), Take care of my cat (Jeong Jae-eun), Waikiki brothers (Yim Soonrye), Bus L’abri (Lee Mi-yeon). Quattro modi diversi di fare cinema al femminile, che rispecchiano profili molto eterogenei fra loro: Byun Young-joo è una delle più importanti documentariste a livello internazionale, che ha dedicato la sua carriera a raccontare la condizione della donna nella società coreana; Jeong Jae-eun, dopo aver diretto numerosi cortometraggi, ha debuttato nel lungometraggio con Take Care of My Cat; Yim Soonry ha studiato teoria cinematografica all’Università di Parigi, e prima di Waikiki Brothers ha girato Three Friends, premiato al Festival di Pusan; Lee Mi-yeon è la prima donna nel sistema coreano ad acquistare notorietà e rispetto come produttrice, ed esordisce alla regia nel 2001 con una romantica e dolente storia d’amore e di consolazione.

Altra assoluta novità di quest’anno la sezione ‘Orizzonti coreani’, dove 14 film si sfideranno in un concorso e lo spazio dedicato a un’innovativa selezione di cortometraggi, ‘Corti Corti’.

Il festival sarà inaugurato il 7 marzo con il lungometraggio Radio Star di Lee Joon-ik, omaggerà Im kwon-taek proiettando il suo centesimo film Beyond the years e chiuderà con l’ultima opera di Kim Ki-Duk, Breath.