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'Un secolo e oltre': Fabbri ripropone il mecenatismo in chiave moderna
I vincitori di questa mostra biennale sono: Andrea Di Marco per l'opera pittorica 'Peso dolce', Michelangelo Galliani per la scultura 'Ancora una' e la fotografia 'Amarena liberi tutti' di Giuseppe Rado.
Tra le opere esposte, tre si sono aggiudicate il Premio 2007 per aver saputo interpretare lo spirito dell’azienda che, pur mantenendo profonde radici nella tradizione italiana, ha saputo innovarsi nel tempo e comunicare la propria immagine in oltre 70 paesi del mondo: si tratta un’opera pittorica, una scultura e una fotografia.
Il riconoscimento è giunto ad Andrea Di Marco e al suo 'Peso dolce' (nella prima foto) per la qualità della sua pittura che, con ironia e sapienza, è riuscito a cogliere un’immagine che rappresenta al meglio l’italianità dell’azienda. Una fattualità sapiente e classicheggiante, che riprende elementi storici con qualche ironica concessione al modernismo, è valsa la premiazione alla scultura di Michelangelo Galliani per 'Ancora una' (nella seconda foto), a sottolineare un legame con la tradizione che non teme la spinta innovativa. Di chiara derivazione cinematografica, con uno spiccato sguardo intimista, è, invece, l’opera fotografica 'Amarena liberi tutti' di Giuseppe Rado, che con un suggestivo uso della luce strizza l’occhio ad un paesaggio infantile ludico e nostalgico.
Le opere esposte sono raccolte in un catalogo bilingue edito da Electa con commento critico di Marina Mojana, curatrice della mostra, e un contributo del giornalista-opinionista Angelo Bucarelli.
Il Premio si colloca all’interno di un percorso che lega la Fabbri al mondo dell’arte fin dai suoi primi anni di vita. E’ infatti il fondatore stesso dell’azienda, Gennaro Fabbri, che nei primi anni del ‘900 commissiona ad alcuni dei ceramisti più in voga dell’epoca il vaso dell’Amarena.
Una tradizione di mecenatismo che si rinnova nel tempo assumendo connotati moderni: viene così riproposta un’attitudine aziendale che conferma il ruolo della Fabbri e, allo stesso tempo, riapre la strada alla sua vocazione artistica.