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Dante Ferretti: "Il mio progetto per Expo è ancora fermo". E diffida Expo da una realizzazione parziale
Il tre volte premio Oscar si affida alle vie legali per scongiurare una realizzazione parziale del suo progetto scenografico del Decumano al sito espositivo. E decide di non metterci la faccia, escludendo la sua partecipazione all'inaugurazione.
"Sconcertato e arrabbiato": con queste parole lo scenografo (FOTO 1) che tutto il mondo ci invidia, coinvolto nella realizzazione del sito espositivo e annunciato come guest dell'inaugurazione dell'Esposizione Universale, definisce il proprio stato d'animo a meno di un mese dal via del grande evento.
Come riporta l'Ansa, il commissario unico Giuseppe Sala (FOTO 2) ha assicurato l'impegno "per fare tutto ciò che si può" per l'allestimento dello scenografo. E, ha aggiunto, "Quello di cui si lamenta Ferretti è che sono previste alcune installazioni perché non saremo in grado di farle tutte entro il 1° maggio. Tutto ciò è frutto anche del fatto che dobbiamo fare delle gare e a volte prendono tempi diversi da quelli che vorremmo".
Il motivo? I ritardi nella realizzazione del suo progetto, che per il 1° maggio non sarà pronto.
Lo scenografo tre volte premio Oscar, nello specifico. denuncia che il suo progetto, consegnato oltre un anno fa, "è ancora fermo" e addirittura, affidandosi a vie legali, diffida Expo da una realizzazione parziale dell'opera, dicendosi pronto, in tal caso, a chiedere i danni.
In buona sostanza, Ferretti dichiara di non voler avere più nulla a che fare con l'Esposizione Universale, che utilizzerebbe il suo nome agli occhi del mondo a fronte di un'opera incompiuta al momento della inaugurazione.
Il Decumano, la via principale del sito espositivo, era stato disegnato da lui, con grandi statue ai lati e altre installazioni. Il Decumano, secondo il progetto disegnato da Ferretti, sarebbe pronto per il 2 giugno, Festa della Repubblica.
Come riporta l'Ansa, il commissario unico Giuseppe Sala (FOTO 2) ha assicurato l'impegno "per fare tutto ciò che si può" per l'allestimento dello scenografo. E, ha aggiunto, "Quello di cui si lamenta Ferretti è che sono previste alcune installazioni perché non saremo in grado di farle tutte entro il 1° maggio. Tutto ciò è frutto anche del fatto che dobbiamo fare delle gare e a volte prendono tempi diversi da quelli che vorremmo".
L'avvocato di Ferretti però è stato chiaro: nulla può giustificare «alterazioni della stesura originaria dell’opera», la cui integrità sarà «salvaguardata con ogni più ampia riserva di azioni inibitorie e risarcitorie».