Evento culturale

‘Farsi ape’ diventa itinerante. L’artista bresciano Milo, a grande richiesta, porta la nostra a San Siro da ‘Libri e collane d’autore’

Dopo il fortunato debutto nel cuore del Municipio 5, con 25 quadri, la mostra - che include ben 41 soggetti - arriva a San Siro Milo. Inaugurazione il 20, dalle ore 15 alle 18,30

Dopo il successo alla Biblioteca ‘Cascina Rossa’, durante la Green Week, la mostra di Milo ‘Farsi ape’ diventa itinerante per diffondere il messaggio di una nuova prospettiva mistica del rapporto tra l'uomo e la natura, di ispirazione francescana, in vista degli 800 anni del Cantico delle creature, che ricorrerà nel 2025.

Prossimo appuntamento, sempre a Milano, da domenica 20 ottobre a mercoledì 20 novembre, da ‘Libri e Collane d’autore’, in via Capecelatro 75, fortemente voluto dalla titolare Alessandra Cossar, entusiasta e creativa animatrice culturale del quartiere San Siro. Inaugurazione il 20 dalle 15 alle 18,30, con la presenza dell’autore. Ingresso libero (metro Lilla fermata Ippodromo o Bus 49). A seguire la mostra sarà ospitata al Centro polifunzionale La Sfera, a Torricella Verzate (PV).

L’artista bresciano Milo, promotore del movimento "Realtà Permanente", considera importante proteggere l'ambiente, i popoli e gli animali al pari delle opere d’arte umane, a cui ha dedicato finora la sua creatività. Da questa visione ambientalista cristiana è nata la nuova e diversa produzione - dal titolo ‘Farsi ape’- dove protagonisti sono paesaggi, universi, volti umani e animali.

Dopo il fortunato debutto nel cuore del Municipio 5, con 25 quadri, a San Siro Milo ne porta ben 41, realizzati con la sua tipica tecnica: l’artista crea una composizione di diverse immagini del soggetto prescelto, ne produce un manifesto in due copie che applica sulla tela una sull’altra. Poi invade la superficie con un’azione di dripping (schizzi casuali di colore) che rappresentano l’incuria dell’uomo e il degrado causato dal tempo. Segue la “sfogliazione” di parti del manifesto superiore, in modo da far emergere qua e là brandelli di immagini di quello inferiore, sul modello dei dècollage pop di Mimmo Rotella: essi rappresentano la vittoria e la resilienza della bellezza sul degrado e le sfide del tempo. Sulla superficie delle tela così trattata, Milo appone quindi oggetti o parti di oggetti di uso quotidiano, che simboleggiano le tracce del passaggio umano: pezzi di plastica, mozziconi di sigarette, cicche, etc.. Infine, l’immancabile orma di scarpa, il passaggio dell’uomo, che è la firma stessa di Milo.

La prima sezione “Paesaggi sospesi” (tra incuria e speranza) è dedicata a paesaggi fittamente invasi dall'azione di dripping, che per questo ciclo di opere viene esercitata con l'utilizzo di sole due tinte: il bianco e il nero. Il bianco rappresenta la noncuranza dell'uomo per i problemi dell'ambiente, il nero invece il dolo perpetrato dall'uomo nel rincorrere i suoi interessi a discapito della natura.

I "Volti del mondo” celebrano la molteplicità delle etnie sulla Terra, colte nella bellezza della coesistenza pacifica, offrendo uno sguardo sulle diversità nel Creato come ricchezza da preservare, in antitesi alla globalizzazione omologante.

Nella terza sezione, “Terra fragile” si ammirano 8 globi terrestri che simboleggiano la nostra casa comune, sommersa dalle conseguenze delle azioni inquinanti e devastanti dell'uomo, invitandoci a riflettere sul nostro ruolo di custodi responsabili del pianeta e sull'importanza di un impegno collettivo per preservarne la bellezza.

"Sguardi in via di estinzione". In questa sezione, il visitatore si confronta con la fragilità della vita animale. Le opere, pur nel loro formato contenuto (13x18 cm), racchiudono la potenza emotiva di 8 specie animali in via di estinzione. Ogni animale sembra guardare il visitatore sollecitando una riflessione intima personale sulla nostra responsabilità collettiva nei confronti del loro destino.