Evento educational
Team-building ecologico con Pat Patfoort al Parco dell'energia rinnovabile
L’8 aprile, in occasione del week-end della non-violenza (tre giorni di seminari a tema con esperti internazionali) debutta al Parco dell’energia rinnovabile la nota antropologa fiamminga, che da oggi, su richiesta, metterà a disposizione dei clienti corporate della struttura le proprie tecniche per cementare i gruppi di lavoro.
Il Parco dell’Energia Rinnovabile (PeR), uno dei maggiori esempi italiani di agronomia, edilizia e ospitalità «green», situato in Umbria, nel comune di Guardea, tra le cittadelle storiche di Todi e Amelia, ospita da venerdì 8 a domenica 10 aprile il week-end della non violenza. Nell’ambito della tre giorni interverrà Pat Patfoort, notissima antropologa fiamminga belga docente, trainer e mediatrice a livello internazionale nel campo della trasformazione e della gestione nonviolenta del conflitto. Con quest’occasione, Pat varerà una collaborazione fissa con il PeR, in forza della quale, su richiesta di gruppi corporate o comunque privati, si metterà a disposizione per applicare, nell’ambito di soggiorni nella struttura, le sue esclusive tecniche di team-building.
Il metodo di Pat Patfoord
Interscambio, esperienze pratiche e lavori di gruppo sulla risoluzione dei conflitti in modo nonviolento secondo il metodo di Pat Patfoort partono dalla constatazione che la conflittualità sia una dimensione fortemente caratterizzante il nostro quotidiano, afferente sia il nostro mondo interiore, sia la sfera delle relazioni sociali, sia l’intera realtà sociale che ci circonda. «Troppo spesso, quando ci sentiamo aggrediti, non vediamo che due possibili risposte: diventare a nostra volta aggressori oppure subire passivamente», considera Pat Patfoord. «C’è invece una terza possibilità: un modo di agire che non comporta né aggressione, né passività. Non esiste solo la scelta tra dominare o essere dominato, c’è un modo di essere forti senza cercare di avere il controllo di qualcun altro».
Gestire il conflitto in modo positivo, favorirne una sua trasformazione nonviolenta, è una capacità che già possediamo in alcune situazioni ma di cui raramente siamo consapevoli. Patfoort usa modelli e diagrammi originali, scaturiti dal lavoro svolto da circa 30 anni e iniziato con i suoi stessi figli, che ora sono adulti. Sono esempi molto concreti e facili da usare e si basano sull’esperienza quotidiana.
Chi è Pat Patfoort
Pat Patfoort tiene lezioni e conferenze in molte università del mondo (Belgio, Italia, Olanda, Svezia, Spagna, Stati Uniti, Russia, ecc). Lavora con una grande varietà di gruppi, sia a livello educativo, sia con adulti in situazioni di conflitto (relazioni familiari, colleghi di lavoro, prigionieri); ha svolto attività di facilitazione anche in progetti di dialogo e riconciliazione tra gruppi etnici in conflitto, come in Caucaso, Kossovo, Rwanda, Congo e Senegal. Ha collaborato con i quaccheri, organizzazioni cattoliche come Pax Christi e la Caritas, l’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), il Consiglio d’Europa, il Ministero degli Affari Esteri belga e le Nazioni Unite. I suoi libri e articoli sono stati tradotti in diverse lingue. Il suo ultimo libro, Difendersi senza aggredire, è stato da poco ristampato in Italia.
Il weekend della non violenza al PeR
La tre-giorni in programma il prossimo fine settimana si aprirà venerdì 8 aprile nel pomeriggio con una conferenza-presentazione dei libri di Pat Patfoort. Presenterà, con un’introduzione sull’educazione nonviolenta, Olivier Turquet, presidente della casa editrice Multimage e coordinatore del Centro studi umanisti toscano Ti con Zero, aderente al Centro Mondiale di Studi Umanisti (CMSU), organizzazione che si dedica allo studio, alla ricerca e alla diffusione del pensiero e della visione dell’umanesimo universalista e della sua applicazione ai problemi della società e della scienza attuali. Incoraggia ogni tendenza allo sviluppo della conoscenza, al di là dei limiti imposti al sapere dai pregiudizi accettati come verità assolute e immutabili, promuovendo il pensiero strutturale, dinamico, relazionale e critico.
Sabato 9 aprile dalle ore 9 alle 18 si terrà un seminario sulle tecniche di Pat Patfoord, cui, dopo la cena, farà seguito la proiezione del documentario Vivere senza soldi, sulla vita di Heidemarie Schwermer, una donna tedesca di 68 anni che 14 anni fa fece una scelta estrema: non usare più soldi. Con un’unica valigia di vestiti lasciò il suo appartamento e regalò quanto possedeva, cambiando radicalmente la propria esistenza.
Infine domenica 10 aprile, dalle ore 10 alle 12, avrà luogo un workshop sulla gestione creativa dei conflitti in ambito economico, dal privato all’azienda, a cura di Alessandro Amati, che ha maturato una notevole esperienza nell’ambito della prevenzione e risoluzione dei conflitti, sviluppando notevoli competenze in qualità di mediatore. È formatore presso numerosi organismi di formazione che operano a livello nazionale, e fornirà un’adeguata e professionale risposta all’esigenza di ripensare la gestione del conflitto, soprattutto quello derivante da questioni economiche. Spesso l’approccio tradizionale alla gestione del conflitto determina costi personali e costi sociali di pesante e ormai insostenibile portata. Con la mediazione le parti hanno la possibilità di dirimere la loro controversia cercando di trovare attraverso una gestione innovativa, non convenzionale e creativa del conflitto un accordo che soddisfi al massimo grado possibile gli interessi legittimi di ciascuno e migliori la relazione tra le parti nel rispetto dell’interesse collettivo.
La partecipazione agli eventi del venerdì, del sabato sera e della domenica è gratuita.
Sarà possibile usufruire di convenzioni particolarmente vantaggiose per chi alloggia durante il week-end nel Natural Hotel del parco.