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Il Castello di Brescia punta sul rilancio con il Festival Internazionale delle Luci
Il Festival Internazionale delle Luci è un’iniziativa promossa dal Comitato Amici del Cidneo Onlus con la direzione artistica dell’associazione Cieli Vibranti e si inquadra nella volontà di restituire un ruolo di primo piano al Castello di Brescia, attraverso un’iniziativa artistica e culturale di alto profilo.
Dall’11 al 15 febbraio 2017, sarà realizzato un festival delle luci, con installazioni, videoproiezioni e performance live, che trasformerà gli ambienti del Castello in un percorso animato dentro la storia della città, dalle origini celtiche a oggi. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con il Glow Festival di Eindhoven, uno dei più importanti festival delle luci d’Europa, e aspira ad entrare a far parte della rete dei festival delle luci europei, grazie al supporto del suo ideatore Robbert Ten Caten – Fondatore dello stesso Glow Festival di Eindhoven e Responsabile della International Light Festival Organisation.
Il Festival ha i patrocini di: Comune di Brescia, Provincia di Brescia, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Brescia, Università degli Studi di Brescia, Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Fondazione ASM, Brescia Tourism, Associazione Confraternita dei Santi Faustino e Giovita, e potrà realizzarsi grazie a:
- il fondamentale supporto della Fondazione Cariplo, che ha deliberato un contributo straordinario della presidenza di 100.000 euro
- il sostegno e contributo di: Camera di Commercio di Brescia, Confagricoltura Brescia, UBI Banco di Brescia, Associazione Amici di Lino Poisa dei Rotary Club Bresciani
- gli sponsor: Palazzoli Spa, Trafilerie Carlo Gnutti Spa, Chalet Castello Srl, Antica Birreria Wuhrer Srl, Fireco Spa, Sabaf Spa; Vitale-Novello-Zane & Co. Srl
- gli sponsor tecnici: A2A e Unareti, Brescia Mobilità, Nanni Nember Srl
- le donazioni di persone fisiche e aziende
- tutte le collaborazioni: partnership Bresciapiù, Report Aziende, Conservatorio Luca Marenzio, le scuole: Lunardi, Calini, Leonardo e Itis Castelli
L’iniziativa, che intende diventare un appuntamento fisso e di grande richiamo del palinsesto culturale bresciano, potrà infatti essere un decisivo contributo per il recupero del Castello come luogo vitale della città, facilitando l’attivazione di nuovi progetti e opportunità di sviluppo.
L’iniziativa si pone anche in sinergia con il rinnovamento dell’illuminazione realizzato da A2A e la nuova illuminazione artistica a Led realizzata in Castello che potrà essere ammirata dai visitatori, in particolare in due passaggi previsti nel percorso del Festival.
Malgrado il suo indubbio valore storico e culturale e le potenzialità sul piano turistico, il Castello di Brescia stenta a diventare un luogo frequentato sia dai cittadini che dai turisti, e risulta confinato ai margini della vita della comunità. Per riportare il Castello al centro dell’interesse dei bresciani è necessario un piano organico di interventi che restituiscano fruibilità agli spazi, offrano nuove e più affidabili modalità di collegamento con il centro cittadino e promuovano iniziative culturali di alto profilo, capaci di raggiungere e coinvolgere un ampio bacino d’utenza. Il contributo che il
Un’iniziativa di grande rilievo mediatico come il Festival, capace di imporsi sulla ribalta nazionale e internazionale, costituisce un’occasione irrinunciabile per avviare il percorso di rilancio del Castello e restituirgli il ruolo che merita, trasformandolo in una vetrina dell’eccellenza bresciana in Italia e nel mondo.
Il Festival propone un itinerario tra installazioni luminose, proiezioni e performance live che condurrà il pubblico attraverso la storia del Castello e della città; sarà il primo festival delle luci in Europa realizzato interamente in un castello e un’iniziativa unica nel suo genere in Italia.
I tratti caratterizzanti del progetto sono due: da un lato una vocazione internazionale e il desiderio di coinvolgere un ampio bacino d’utenza con una proposta culturale e artistica originale e di alto profilo, dall’altro la conservazione di un radicamento profondo con la città e il territorio, che ne valorizzi la storia e il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, elementi tutti che il Castello racchiude e rappresenta in maniera esemplare.
Per tali ragioni, il Festival prevede una condivisione diffusa del progetto con il territorio, con il coinvolgimento dell’Università Statale e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, del Conservatorio “Luca Marenzio”, delle scuole della città e della provincia, delle associazioni di categoria e di numerosi altri enti e realtà associative che operano sul territorio nel campo della promozione turistica e culturale.
Il percorso sarà accessibile a ingresso libero ogni giorno dalle 18.30 (con ultimo ingresso alle 22.30), e prevede un totale di quindici installazioni, curate da artisti internazionali. Nei giorni del festival, l’accesso al Castello non sarà consentito alle auto, ma garantito da un apposito servizio Light Bus, realizzato da Brescia Mobilità, con navette (gratuite) che partiranno a intervalli regolari da piazzale Cesare Battisti e piazzale Arnaldo e dal trenino messo a disposizione dalla stessa Brescia Mobilità.
Ciascuna installazione avrà un proprio accompagnamento musicale, così che il Festival sia anche l’occasione per ricostruire una sorta di 'colonna sonora' della città, dalla polifonia di Luca Marenzio al pianoforte di Arturo Benedetti Michelangeli. La musica verrà riprodotta tramite altoparlanti, ma anche proposta dal vivo, con la partecipazione di giovani artisti, in collaborazione con il Conservatorio Luca Marenzio.
Simbolo del percorso sarà il fuoco: il fuoco dei falò delle tribù celtiche, il fuoco dello Spirito che anima i santi Patroni Faustino e Giovita che apparvero sulle mura per salvare il Castello e la città nel 1438, il fuoco dell’assedio di Federico II nel 1238 e del Sacco di Brescia del 1512, quello delle armi nell’eroica resistenza delle Dieci Giornate del 1849, il fuoco della rivoluzione
industriale.
La leggendaria apparizione dei Santi Patroni sarà oggetto della prima installazione, una grande videoproiezione sulle mura del Castello realizzata dal giovane regista bresciano Marco Santi, già vincitore del concorso internazionale di Los Angeles '48 Film Project' per il cortometraggio Clara.
La Torre di Mezzo diventerà invece un libro a cielo aperto che racconta la storia di Brescia, grazie al progetto degli artisti tedeschi Detlef Hartung e Georg Trenz: sulla superficie della torre saranno proiettati e animati nomi di personaggi, frasi e date che racchiudono il passato e il presente della città.
Il fuoco, infine, sarà protagonista dell’installazione principale, una fiamma alta 9 metri collocata sulla Torre dei Francesi, che sarà visibile da tutta la città, come un’ideale torcia che restituisce al Castello la sua centralità nello spazio urbano e nella vita della comunità.
Il percorso si concluderà con un’installazione realizzata dai bambini bresciani, che a partire da 2.000 steli luminosi, forniti dal Festival, realizzeranno altrettanti fiori luccicanti, collocati nel prato al termine dell’itinerario. Un’ideale chiusura del cerchio e un passaggio di testimone tra la rievocazione del passato della città e coloro che saranno chiamati a scriverne il futuro.