Evento pubblico
A Courmayeur la 17° edizione del 'Piolets d’Or'
La manifestazione si presenta quest'anno con uno spirito rinnovato, con l'obiettivo di valorizzare il piacere dell’avventura e il senso dell’esplorazione insiti nell'alpinismo. Organizzatori di quest'edizione: il Groupe de Haute Montagne e le Edizioni Nivéales.

Dal 22 al 25 aprile il Monte Bianco ospita la 17° edizione del Piolets d’Or, una celebrazione dell’alpinismo mondiale, tesa a difenderne e promuoverne i valori fondamentali. Questa edizione sarà caratterizzata da un nuovo slancio, riunirà alpinisti di tutto il mondo in un vero festival della montagna con conferenze, dibattiti, film, incontri e altre attività culturali che saranno organizzati nei due paesi ai piedi del Monte Bianco.
Il 24 aprile a Courmayeur per la prima volta sarà consegnato, con uno spirito non competitivo, il Piolet d’Or a un alpinista per la sua carriera esemplare, mentre il giorno successivo a Chamonix sarà assegnato il Piolet d’Or per la miglior ascensione del 2008. La Giuria internazionale ha appena selezionato la short list delle sei salite e concatenamenti realizzati sulle montagne del mondo nel corso del 2008.
Il Groupe de Haute Montagne, le Edizioni Nivéales con le riviste Montagnes Magazine e Vertical, organizzatori di questa edizione, hanno selezionato i membri della Giuria. Inoltre, questo evento beneficia dell’importante sostegno dell’AAJ, American Alpine Journal, referente in materia di compilazione e ricerca sulle grandi 'prime ascensioni' realizzate in tutti i massicci del mondo.
L’AAJ sostiene ufficialmente e per la prima volta i Piolets d’Or, in accordo con il nuovo spirito della manifestazione che valorizza principalmente il piacere dell’avventura e il senso dell’esplorazione nella conquista delle vette, piuttosto che lo spirito di competizione.
"Per scalare il Monte Bianco - ricorda Fabrizia Derriard, Sindaco di Courmayeur - nel 1786 Balmat e Paccard dovettero vincere le paure primordiali di tutti gli abitanti delle valli alpine in quanto nel XVIII secolo si credeva che fosse impossibile sopravvivere a una notte passata sui ghiacciai, mentre al giorno d’oggi esistono ancora valli inesplorate, massicci sconosciuti con cime inviolate, pareti e creste mai viste che gli alpinisti del XXI secolo sicuramente tenteranno. L'alpinismo è un’attività non convenzionale della nostra società - continua Derriard - e così diventa portatore di valori di impegno e di prestazione uniti a un profondo rispetto per la natura dove è difficile misurare le prestazioni perchè la cima non deve essere l'unico obiettivo e conta soltanto il modo in cui la si raggiunge".
Per maggiori informazioni: www.courmayeur.it.