Roadshow
Al via Incroci 2007: teatro e musica nella Provincia di Torino
Riparte nel mese di giugno la decima edizione di Incroci, la rassegna teatrale itinerante voluta fortemente dall’Assessore alla Cultura e dal presidente Antonio Saitta della Provincia di Torino, con la collaborazione artistica ed organizzativa di Teatro delle Forme e Assemblea Teatro.
Spettacoli itineranti, musica, percorsi teatrali che per il decimo anno consecutivo coinvolgeranno attivamente oltre 40 comuni della provincia di Torino, da giugno a ottobre, e tante compagnie teatrali con l’obiettivo di valorizzare luoghi e produzioni di qualità del territorio.
Incroci è un teatro interattivo, che si ferma a parlare con la gente e che ha voglia di essere compreso e vissuto. Che coinvolge il pubblico facendo interagire piccole e grandi comunità, luoghi e teatri, sagre e feste di paese, alla riscoperta delle località e delle tradizioni del Piemonte.
“Il teatro - afferma Valter Giuliano (nella foto), assessore alla cultura della provincia di Torino - arriva ancora troppo raramente sul territorio. Rimane espressione artistica e sociale riservata a troppi pochi cittadini, al di là degli sforzi che molti appassionati fanno per diffonderne la passione e l'abitudine. Il nostro territorio lontano dalle città, non è abitualmente attraversato da proposte teatrali che vanno oltre il pur lodevole dilettantismo. Per aiutare questi progetti, che muovono tante persone ad attivarsi per esprimere attraverso il linguaggio del teatro le proprie sensazioni i propri sentimenti, le proprie pulsioni, la Provincia di Torino ha da anni promosso il circuito di "Incroci". Per "incrociare" ogni cittadino, anche in luogi remoti che il teatro non frequenta abitualmente, con ciò che esso può non solo esprimere e rappresentare, ma anche innescare, stimolando riflessioni personali e collettive su ciò che intende comunicare".
"Vorremmo - prosegue Giuliano - attraverso questa proposta che negli anni ha coinvolto sempre più comuni e comunità, che si potesse avere maggior dimistichezza con il linguaggio teatrale, non solo per far crescere spettatori attenti e critici, ma soprattutto per stimolare il desiderio di farsi attori, di praticare un linguaggio che consente di comunicare in maniera diretta ciò che è nel sentimento e nel modo di essere delle comunità."