Evento sportivo

Milano-Cortina 2026: a 100 giorni dai Giochi, istituzioni e partner uniti per un’Olimpiade sostenibile e inclusiva. Svelati i podi ufficiali, 12 nuovi tedofori e il viaggio della Fiamma Olimpica

Un conto alla rovescia che unisce territori, istituzioni e comunità verso il grande evento sportivo globale. Durante la conferenza a Palazzo Lombardia è emersa la visione di un’Italia che unisce innovazione e tradizione. Confermati gli investimenti in accessibilità, infrastrutture e sport di base: un progetto che guarda oltre l’evento, costruendo un’eredità duratura per le comunità e i giovani.

A cento giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, l’atmosfera si scalda e la “gara della passione”, come l’ha definita il CEO della Fondazione Andrea Varnier, entra ufficialmente nel vivo.

La conferenza stampa, ospitata a Milano presso Palazzo Lombardia, ha riunito vertici istituzionali, rappresentanti del Comitato Organizzatore, partner e sponsor. Un’unica voce si è levata: quella dell’orgoglio e della responsabilità di portare nel mondo l’immagine di un’Italia unita, moderna e capace di costruire un’eredità concreta e duratura.

«La gara della passione noi la sentiamo ogni giorno, non solo a meno 100 o a meno 101», ha esordito Varnier. «Fa parte della magia di questo lavoro. Da quando abbiamo iniziato sapevamo che i Giochi del 2026 sarebbero arrivati: è un sogno che sta prendendo forma grazie a migliaia di persone che ogni giorno ci mettono impegno, professionalità e cuore».

Varnier ha ricordato il valore simbolico di questa tappa: «Quando il countdown segna un numero tondo, ci si ferma a riflettere sulla bellezza di ciò che stiamo costruendo insieme. È un momento per riconoscere la forza di un progetto che coinvolge istituzioni, sponsor, partner e comunità locali».

Il CEO della Fondazione ha poi sottolineato il valore culturale e identitario dei Giochi: «Dopo vent’anni i Giochi Olimpici Invernali tornano in Europa, e lo fanno nella loro casa naturale. Milano rappresenta la modernità e la creatività del Paese, le montagne incarnano la tradizione sportiva e la passione autentica. Offriremo al mondo un’Italia capace di unire stile, innovazione e sostenibilità».

Accanto a lui, la Chief Strategy Planning & Legacy Officer Diana Bianchedi ha rimarcato l’unicità del modello Milano-Cortina: «La nostra legacy è già in corso. Non comincia dopo la cerimonia di chiusura, ma è iniziata il giorno in cui abbiamo presentato la candidatura».

Per Bianchedi, il vero lascito dei Giochi è «il cambiamento della vita delle persone attraverso lo sport». Un risultato visibile, come dimostrano i dati sul calo della sedentarietà in Italia, oggi ai minimi storici.
«Organizzare un’Olimpiade significa anche formare professionisti che resteranno a lavorare sul territorio. Stiamo creando un patrimonio umano e tecnico che continuerà a generare valore», ha aggiunto, sottolineando anche l’importanza della dual career: «Dobbiamo permettere ai ragazzi di studiare e fare sport contemporaneamente. Così si combatte l’abbandono e si costruisce un futuro migliore».

L’assessora allo Sport del Comune di Milano, Martina Riva, ha evidenziato la trasformazione in atto nella città: «Milano si sta preparando seguendo il modello vincente di Expo 2015. Allora abbiamo accolto 22 milioni di visitatori: oggi vogliamo replicare quel successo, ma con una spinta ancora più forte verso l’inclusione e l’accessibilità».

Riva ha ricordato l’investimento di 50 milioni di euro per rendere accessibili tutte le linee della metropolitana e ha annunciato due nuove strutture polifunzionali e uno studentato che diventerà il Villaggio Olimpico: «È un modello di legacy intelligente: ciò che nasce per i Giochi rimane alla città».

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha ribadito il carattere unico dell’edizione: «È la prima Olimpiade diffusa, la prima sostenibile nel vero senso del termine. Abbiamo valorizzato impianti esistenti, evitando cattedrali nel deserto e investendo su infrastrutture che resteranno ai territori». E ha aggiunto: «Resterà anche uno spirito di appartenenza e di partecipazione che unisce comunità, giovani e sportivi. Questo entusiasmo collettivo è il segno più autentico dei Giochi».

Durante la conferenza, sono stati presentati i podi ufficiali di Milano-Cortina 2026, realizzati in collaborazione con lo studio Cavaletti + Pagliariccio e svelati da Raffaella Panié, Director of Brand Identity, e Fabio Coppola, Head of Olympics and Paralympics Italia di Procter & Gamble.

I podi, costruiti in legno e metallo, sono modulari, accessibili e completamente inclusivi, pensati anche per le competizioni paralimpiche. Dopo i Giochi, grazie all’iniziativa “Campioni Ogni Giorno”, P&G ed Esselunga doneranno i podi alle associazioni sportive che promuovono lo sport inclusivo in Italia.

«Grazie alla collaborazione con Esselunga, che ringrazio per aver creduto nella nostra visione, daremo una seconda vita ai podi ufficiali dei Giochi, donandoli alle associazioni sportive che partecipano alla campagna Amici di Scuola e dello Sport. In questo modo, in tutte le regioni in cui Esselunga è presente, realtà che promuovono lo sport inclusivo potranno ricevere un simbolo concreto di questo progetto. Siamo orgogliosi di compiere insieme questo passo, che dimostra come unendo le forze sia possibile trasformare un grande evento come Milano-Cortina 2026 in un’eredità reale e duratura per i territori e per le comunità che li vivono ogni giorno» ha commentato Fabio Coppola.

Dopo l’accensione della Torcia Olimpica il 26 novembre a Olimpia, il Viaggio della Fiamma prenderà ufficialmente il via il 6 dicembre 2025 da Roma. Un percorso lungo 63 giorni che attraverserà tutta l’Italia, fino a raggiungere il grande appuntamento del 6 febbraio 2026 allo Stadio San Siro: la Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici Invernali. Saranno 10.001 i tedofori che avranno l’onore di portare la Fiamma Olimpica e, durante l’evento in Regione Lombardia, sono stati annunciati i 12 Digital Ambassadors di Milano Cortina 2026 che saranno tedofori.

Ad avere l’onore di portare la Fiamma Olimpica saranno: Gli Autogol – attori, conduttori radio e tv che saranno i narratori ufficiali del Viaggio della Fiamma – i content creator Sofia Dalle Rive, Ludovica Tomasoni, Stefano Maiolica, Alessandro Santaterra, Margherita Pontecorvo, Emanuele Mauri, Mirko Tassin, l’attore e content creator Tommaso Cassissa, la music performer Roberta Branchini, la chef creator Ludovica Gargari e il cane Chico, primo Digital Ambassador a quattro zampe nella storia dei Giochi.

Attraverso le loro storie e i loro sguardi, questa squadra eterogenea, contribuirà al racconto offline e online di un viaggio corale, fatto di emozioni, incontri e scoperte. Ognuno di loro, con la propria voce e sensibilità, trasformerà il Viaggio della Fiamma in un’esperienza collettiva e partecipata, capace di unire simbolicamente il Paese e di rinnovare il valore universale dei Giochi Olimpici e Paralimpici. Questo importante progetto è realizzato in sinergia con i Presenting Partner del Viaggio della Fiamma Olimpica: Coca-Cola, Partner Mondiale dei Movimenti Olimpico e Paralimpico, ed Eni, Premium Partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, che condividono l’impegno della Fondazione di accompagnare la Fiamma lungo il suo percorso, valorizzandone il significato e il suo straordinario potere di unire le persone.

Tra le iniziative che accompagnano questo traguardo simbolico, spicca anche un progetto inedito promosso dal Comitato Olimpico Internazionale, capace di unire in modo originale lo spirito Olimpico e la tradizione italiana: la Olympic Rings Pasta. Un formato di pasta speciale, creato in esclusiva dal Comitato Olimpico Internazionale per l’occasione, riprende la forma dei cinque cerchi Olimpici e rappresenta un omaggio al saper fare italiano e alla convivialità come espressione di unione e condivisione.

Milano Cortina 2026 ha contribuito all’iniziativa coinvolgendo lo chef tre stelle Michelin Enrico Cerea, del ristorante Da Vittorio di Brusaporto, che ha presentato sui social @milanocortina2026 una ricetta ispirata ai sapori della montagna e ai colori dell’Italia. Un modo in più per trasmettere la passione e l’energia che accompagneranno l’Italia fino all’inizio dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.

A cent’anni dalla prima Olimpiade italiana e a venti da Torino 2006, Milano-Cortina 2026 si presenta come un progetto che va oltre lo sport: un evento che celebra la creatività, la sostenibilità e l’identità del Paese. «L’obiettivo è chiaro – ha detto Giovanni Malagò, presidente della Fondazione –: fare in modo che l’impatto di Milano-Cortina 2026 non si esaurisca in due mesi di competizioni, ma continui nel tempo. È questo, per noi, il vero significato dei Giochi: un cambiamento che nasce prima dell’evento e continuerà molto dopo la sua conclusione».

Maria Ferrucci