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BC&E Awards 2019/6. I traguardi e le frontiere del Branded Content & Entertainment nel mercato della comunicazione. La parola a Stagnitto (Social Content Factory/The Story Group, Vago (Campari Brands & Vermouth), Landi (Fox Networks Group Italy)
Il 21 marzo è andato in scena il Festival del Branded Content & Entertainment, la kermesse firmata ADC Group, che ingloba la Quarta Edizione del Premio dedicato al Branded Content, con un format tutto nuovo che si arricchisce di nuove tipologie.
Per l'occasione i creativi, che hanno presentato 'live' le proprie campagne agli oltre trenta manager d'azienda seduti in giuria, hanno illustrato ai nostri microfoni il loro punto di vista relativamente alle caratteristiche che deve avere un progetto branded content di successo.
La nostra inchiesta si chiude con il sesto appuntamento dedicato ai commenti di:
Andrea Stagnitto, Fondatore e Direttore Creativo di Social Content Factory/The Story Group che ha definito il BC&E Festival un evento fondamentale per l’industria. "Finalmente - spiega - il contenuto e il brand trovano una casa. Abbiamo visto delle case history molto interessanti che toccano tutti i settori e trovo che sia molto efficace la divisione delle categorie dei premi. Il futuro del Branded Content lo vedo sempre più legato all’arte, dalla figurativa, alla scultura, alla pittura e alla musica".
Il Branded Content è il futuro della comunicazione. Così lo ha definito Giorgia Vago, Group Brand Manager Campari Brands & Vermouth che ha continuato: "È un’occasione per vedere come lavorano le altre aziende e fare networking per conoscere agenzie e media partner. Secondo me le aziende non dovrebbero essere viste come media buyer, ma media partner in modo da creare dei contenuti perché le aziende e i brand hanno un continuo bisogno di engagement e storytelling.
Conclude la carrellata Emanuele Landi, executive director media sales & partner Fox Networks Group Italy che ha commentato: Il BC&E Festival mi sembra una bella iniziativa. Spero qualifichi questa parte del business e dia dignità e lustro a tutti coloro che con tanta passione e fatica cercano di trovare nuovi modi di comunicare per i brand. Questo significa uscire da una presunta 'serie B' della comunicazione ed entrare invece in una filiera di assoluto rilevo ed efficacia. Per il futuro mi sembra ci sia sempre più necessità di creare degli 'iper-contenuti' che coniughino rilevanza, verità, qualità esecutiva, multimedialità ed efficacia in termini di fruibilità da parte del pubblico".