Scenari

Dentsu Creative esplora le tendenze per il 2024 nel report “The Future Less Traveled”

Lo studio del network abbraccia la speranza come una scelta consapevole in un mondo in cui non abbiamo più tempo per il cinismo. Parla del potere sorprendente di piccoli momenti di gioia e ottimismo come atti di fede, ribellione e resistenza. Ed esorta i marchi e le aziende a cogliere l'attimo per progettare, innovare e lottare per il futuro che vogliono vedere.

Il report di Dentsu Creative sulle tendenze 2024 del marketing e della creatività si ispira alla celebre poesia di Robert Frost “The Road Not Taken”. Una poesia sulle scelte e sul potere della narrazione nel dare un senso alle nostre scelte. (da QUI il report).

Guardando avanti vediamo un mondo in cui coesistono molteplici futuri possibili. Dove il futuro non è scritto spetta a ciascuno di noi – brand, imprese e individui – progettare, innovare e lottare per il futuro che vorremmo vedere.

Basato su una ricerca interna e sugli insight degli strategist del network, il report “The Futures Less Traveled” analizza 5 macro-tendenze, ciascuna con diverse ramificazioni, corredate di esempi creativi, possibilità inattese e suggerimenti per i brand.

Ode to joy”. racconta di una strategia di protezione contro un mondo caotico e instabile. Può prendere le forme di una resistenza a colpi di surrealismo e con forti dosi di umorismo, della cura di sé come sovversione contro il culto della fretta e della frenesia o del gioco puro, in cui si rifugiano adulti sommersi dalle responsabilità.

The memes of production” consiglia di osservare meglio il mondo dei creator e dei formati spesso sottovalutati perché considerati deboli, superficiali o banali. Le sue diramazioni portano dalle costruzioni alla costruzione di mondi migliori, possibile per una generazione cresciuta con la co-creazione; l’escapismo narrativo per aiutare le persone a digerire la complessità del tempo presente; la brevità di meme e reel che rendono virale qualsiasi argomento, anche il più ostico.

Here we are” esamina il ritorno a ciò che è locale e nostrano, in risposta a un mondo che appare travolgente e all’aumento del costo della vita. Le sue applicazioni vanno dalla crescente popolarità dei media di quartiere alla scoperta del lusso dietro casa alla nuova declinazione ‘accogliente’ del web in cui le mega-piattaforme social vengono sostituite da spazi sicuri per conversazioni digitali più intime.

The magic in the machine” pone molte domande sul ruolo della tecnologia nell’aumentare l’umanità, sbloccare l’immaginazione e dare forma a nuove esperienze ibride e si traduce nella totale fiducia in ChatGPT, in una visione pluri-sensoriale della tecnologia e nell’assenza di confine tra on e offline quando si tratta di commercio e consumo.

Me, myself and us” rivaluta il rapporto delle persone con le comunità e i collettivi che le definiscono mentre emergono gemelli digitali che trasformano identità e autonomia. Dentsu Creative individua una maggiore apertura della cultura occidentale, per tradizione individualista, verso un maggiore collettivismo e il fenomeno opposto in quella orientale; un processo di ‘inter-generazionalità’ che porta a un apprezzamento della generazione più anziana.

Tasuharu Sasaki, Global Chief Creative Officer di Dentsu afferma: "Sullo sfondo di questo mondo incerto, il nostro report si rivolge alla speranza come scelta deliberata, per permetterci di prendere il controllo e progettare il nostro futuro. Attraverso la creatività, armati dei poteri della tecnologia e dello storytelling, abbiamo il potenziale per aprire la strada a molti entusiasmanti 'Futuri meno battuti', basati sui principi fondamentali dell'ottimismo e dell'ambizione".

La speranza non è una strategia, bensì una scelta. In un’epoca di cambiamenti esponenziali, nessuno può prevedere con certezza cosa porterà il futuro, però possiamo progettare il futuro che vorremmo vedere, anche attraverso piccoli atti”, commenta Patricia McDonald, Chief Strategy Officer EMEA di Dentsu Creative.