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Ricerca OnePoll per Herbalife: il 78% dei Millenials italiani pensa a un secondo lavoro

I risultati della ricerca rivelano una nuova tendenza del mercato del lavoro. In particolare per i Millennials, i quali sono più propensi a considerare un'attività secondaria come fonte di reddito supplementare.

I dati che emergono dal recente sondaggio commissionato da Herbalife, condotto nel primo trimestre del 2023 da OnePoll intervistando 8.500 persone in 10 Paesi, rivela che il 56% degli intervistati ha attualmente un'attività secondaria o un'altra forma di reddito supplementare e che quattro intervistati su dieci hanno chiesto denaro ai propri cari nell'ultimo anno per far fronte all'aumento del costo della vita.

Il sondaggio ha rilevato in particolare che la necessità di chiedere un aiuto economico non riflette affatto la mancanza di impegno degli intervistati, che infatti percepiscono la possibilità di generare un reddito supplementare attraverso una seconda occupazione come un’opportunità concreta.

Tra le ragioni principali che hanno spinto ad avviare un'attività secondaria vi sono la necessità di far fronte all'aumento del costo della vita (40%), la necessità di non dipendere da un'unica fonte di reddito (38%) e i risultati mostrano che gli intervistati hanno necessità di aiuto economico per coprire spese essenziali, come quelle per i generi alimentari (40%) e l'affitto o il mutuo (29%).

Le risposte analizzate rivelano che i Millennials (ovvero coloro che oggi hanno tra i 27 e i 42 anni) sono i più propensi a considerare un'attività secondaria come fonte di reddito supplementare: lo afferma il 61% del totale degli intervistati, rispetto al 40% dei Baby Boomers (età compresa tra 59 e 77 anni).

In Italia, dove la survey ha coinvolto un campione di 500 persone, questo divario tra generazioni è ancora più rilevante, con una percentuale di Millennials che affermano di pensare ad un secondo lavoro per far fronte all’aumento del costo della vita che sale al 78%.

Il 28% degli italiani di questa fascia di età si dedica già a una seconda attività lavorativa e nel 20% dei casi dichiara di aver scelto questa strada per migliorare la qualità della vita.

“Nel nostro Paese si sente sempre più spesso parlare di recessione” - afferma la professoressa Carolina Guerini, docente di ruolo di Economia e gestione d'impresa presso l'Università Cattaneo (Castellanza-Varese) e Fellow SDA Bocconi - “uno spettro che aleggia sull’economia globale frenando consumi e investimenti, che oltre il 50% degli intervistati afferma di temere per il 2023. Il fenomeno ha sempre come conseguenza e concausa un calo della fiducia dei consumatori, che si trovano con un reddito disponibile sempre più ridotto e quindi minore potere d’acquisto".

"Ecco allora che la possibilità di ‘arrotondare’ diventa una soluzione sempre più presa in considerazione, soprattutto da quella fascia di popolazione che si trova nella fase della vita in cui tipicamente bisogna fronte alle spese per il mutuo o l’affitto, oltre a dover mantenere dei figli ancora piccoli. I dati della ricerca commissionata da Herbalife ci confermano che il 28% degli italiani intervistati, di età compresa tra i 27 e i 42 anni, si dedicano attualmente ad una occupazione secondaria per aumentare il proprio potere d’acquisto, e la maggior parte di chi non ce l’ha pensa di cercarlo a breve. Se consideriamo che anche la generazione precedente – ovvero la Generazione Z che ha tra i 18 e i 26 anni - si attesta intorno a percentuali simili, direi che siamo di fronte a una nuova tendenza del mercato del lavoro”.

In media, chi ha un'attività secondaria in Italia vi dedica circa otto ore alla settimana e i secondi lavori più gettonati nelle diverse fasce d’età sono: il personal trainer o insegnante di fitness per la Generazione Z, la creazione di contenuti per i Millennials e la vendita di prodotti tramite siti web di e-commerce per la Generazione X (43-58 anni), mentre i Baby Boomers sono più propensi ad arrotondare con un secondo lavoro per lo più come aiuto
nella ristorazione o nelle consegne a domicilio.

La vendita diretta, altrimenti nota come network marketing, si è piazzata al quarto posto tra le attività secondarie più comuni.

"La situazione economica globale sta spingendo le persone a cercare fonti di reddito supplementari e la ricerca condotta da One Poll ci conferma una tendenza che ben conosciamo”, ha dichiarato Rebecca Varoli Piazza (in foto), Country Director Herbalife Italia.

“La vendita diretta è una opportunità che Herbalife offre da ormai quarant’anni a tutti coloro che desiderano una maggiore flessibilità finanziaria. Un'attività secondaria può fornire un maggiore senso di sicurezza, perché consente di avere un’entrata supplementare per arrivare a fine mese, ma è anche importante scegliere un’attività adatta alle proprie esigenze. Il network marketing ha proprio questa caratteristica: è flessibile, ha bassi costi di avviamento e permette di gestire l’impegno e il tempo che vi si dedica in modo personalizzato".