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EuBea Festival – Eventi internazionali: servono regole chiare e condivisione

Non sempre è facile realizzare eventi che tocchino più Paesi europei, a causa della diversa regolamentazione ma non solo. Ecco cosa ne pensano i professionisti del settore.
 
 
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All'EuBea Festival non poteva mancare un incontro dedicato agli eventi internazionali, che nascono per 'approdare' in diversi Paesi europei. A confrontarsi sull'argomento sono stati invitatiMilo Vergucht, Ceo 27Name, Barbara Jamison, head of business development Europe London & PartnersStefan Kozak, vice-president BTL Communications, e Maarteen Schram, managing director IDEA (Independent Dutch Event Association).

Complice anche l'innovazione tecnologica, oggi da un lato è più facile gestire l'organizzazione di eventi che coinvolgono più Paesi europei. Dall'altro, tuttavia, permangono delle difficoltà, legate in particolare alla regolamentazione. “I clienti pretendono di gestire i progetti europei attraverso un'unica struttura e non si rendono conto della complessità - ha esordito Kozak - . Innanzitutto servirebbero delle regole chiare, che invece non ci sono”. 

“È vero - ha concordato Schram -, da un Paese europeo all'altro le norme cambiano e diventa complicato adattarsi a regolamenti sempre differenti”.

Inoltre, la cooperazione non sempre è semplice. “Bisognerebbe che tutti, ovvero agenzieclientipartner tecnologici, lavorassero insieme in un'ottica di condivisione e di co-creazione, superando le diversità - ha continuato Schram - . Ad esempio, a mio parere è fondamentale condividere ricerche e dati che possono essere utili”.
Condivisione dal concept all'execution, ma soprattutto nella fase iniziale, come ha sottolineato Vergucht, quella dove si delineano le linee guida a cui dovranno attenersi tutti, a prescindere dal Paese di riferimento.

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