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Expo 2015, presentato il 'Future Food District'. Scenari futuri di retail e consumo
Un progetto innovativo, che proietterà i visitatori in quelli che saranno gli scenari futuri del retail. Il Future Food District, nato dalla collaborazione tra Coop, il MIT Senseable City Lab e lo studio Carlo Ratti Associati, rappresenterà un'esperienza di scambio, fruizione e conoscenza dei prodotti e delle filiere di produzione, in un'ottica di sostenibilità e trasparenza tra produttore e consumatore.
Come acquisteremo, cosa mangeremo, chi maneggerà il cibo e i prodotti in un futuro più o meno lontano prima che arrivino sulle tavole dei consumatori?
Sono alcune delle domande a cui troverà risposta il visitatore di Expo Milano 2015 nel Padiglione del Cibo del Futuro: 6.500 metri quadri nel cuore del sito espositivo tra Cardo e Decumano, uno spazio nato dalla collaborazione tra Coop, il MIT Senseable City Lab e lo studio Carlo Ratti Associati.
Una fusione tra contenuti e valori di Coop e un mondo fatto di idee, design e nuove tecnologie proposte da Carlo Ratti.
Il Future Food District vuole essere un esperimento e incarnare uno dei possibili scenari futuri del retail. È composto da un vero e proprio supermercato - non un laboratorio -, dove chi vorrà vivrà una reale esperienza d’acquisto (ovviamente diversa da quella a cui si è abituati) e dall’Exhibition Area, una struttura polivalente che si proietta verso un orizzonte ancora più lontano.
“Il progetto originario datato 2013, chiamato GeoCoop, si basava sull’esperienza diretta di un gruppo di giovani dipendenti che hanno enfatizzato valori cari a Coop quali la trasparenza e la genuinità indispensabili per un atto di acquisto consapevole. Valori che noi riteniamo essere sempre più condivisi - spiega Marco Pedroni (FOTO 2), presidente di Coop Italia -. Quello che si visiterà non sarà un padiglione ipertecnologizzato dove la tecnologia è fine a se stessa; a noi di Coop interessava andare in una direzione opposta, dove la tecnologia è utile, a servizio dell'uomo. Ad esempio, nel Supermercato le vie delle filiere comunicheranno a colpo d’occhio informazioni sul processo di lavorazione dei prodotti. Su questa griglia reale si innesta l’etichetta aumentata pensata da Carlo Ratti Associati” .
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Il Future Food District vuole essere un esperimento e incarnare uno dei possibili scenari futuri del retail. È composto da un vero e proprio supermercato - non un laboratorio -, dove chi vorrà vivrà una reale esperienza d’acquisto (ovviamente diversa da quella a cui si è abituati) e dall’Exhibition Area, una struttura polivalente che si proietta verso un orizzonte ancora più lontano.
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