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Expo, business e turismo, il sistema funziona se a funzionare è il ‘sistema Italia’. Il tema a BizTravel Forum
Previsioni economiche, Expo 2015, viaggi d’affari e ‘sistema Italia’ al centro del Forum di apertura dell’evento dedicato alla community del Turismo e del Business Travel in corso al MiCo di Milano il 25 e 26 novembre. L’ottimismo prevale, tra le prospettive degli arrivi per l’Esposizione Universale e le previsioni di crescita economica dell’Uvet Travel Index a partire dal 2015: alla fine del 2015, il Prodotto Interno Lordo (PIL) dell’Italia crescerà dello 0,7% rispetto al 2014.
L’edizione 2014 delBizTravel Forumdi Milano si è aperta questa mattina, martedì 25 novembre, con un Forum dal titolo:'L’impatto di Expo 2015 sul sistema Italia', arricchito dalla presentazione della ricerca condotta dallaEuropean House Ambrosetti ‘Scenari economici e Uvet Travel Index’, nella quale sono state mostrate le previsioni sull’andamento dell’economia in Italia per il 2015 e sugli scambi commerciali con i Brics e con i principali paesi emergenti.
L’attuale difficoltà, da parte di tutti, istituti di ricerca compresi, di leggere i parametri economici è evidente, perché, come ha spiegato il moderatore Sebastiano Barisoni, vicedirettore di Radio 24 - Il Sole 24 Ore, “quando cambia il mondo e lo si legge con i vecchi occhiali, lo si vede inevitabilmente male”.
Lo scenario economico globale e dell’Italia è stato approfondito da Valerio De Molli, managing partner The European House Ambrosetti, che ha presentato i dati della suddetta ricerca.
A novembre 2013, ha spiegato, si dava proiezione di crescita dello 0,65%, anche se sullo sfondo regnavano forti incertezze politiche.
Oggi, le previsioni sono riviste al ribasso: -0,33%, è, infatti, la stima di chiusura del PIL 2014. Uno dei dati positivi, invece, è il miglioramento della bilancia commerciale, con la diminuzione dell’import e l’aumento dell’export.
L’Uvet Travel Index 2014 sull’ultimo trimestre è stimato a -0,37%: vi è, come ha spiegato De Molli, un rallentamento della caduta.
Nonostante ciò, l’economia non si è ripresa. Abbiamo vissuto 13 trimestri consecutivi con segno meno, fatta eccezione per il quarto trimestre 2013.
Un dato ‘curioso’ è costituito dal fatto che, nonostante la fiducia dei consumatori sia tornata ai livelli pre-crisi, i consumi si contraggono ancora. E’ la prima volta che si verifica questa discontinuità.
Le tendenze 2015 a livello globale sono di una crescita del 3,8%; anche l’Europa registra passi avanti e la Grecia è il Paese che crescerà di più.
Uno sguardo all’Italia: il nostro Paese presenta un gap di competitività rispetto alle altre nazioni. Siamo, secondo la Banca Mondiale , al 65° posto su 189 Paesi per facilità di fare business, 109° per facilità di accesso al credito. Guardando all’andamento del PIL del Paese, si tornerà ai livelli pre-crisi nel 2023. Sono aumentate le imprese in situazione critica, mentre diminuiscono quelle in buono stato di salute. La forza lavoro rappresenta il 42% della popolazione. La buona notizia è nel saldo commerciale con l’estero, che presenta record storici: macchinari, tessile e abbigliamento, farmaceutico e alimentari i settori più forti nell’export.
Leggi la notizia su e20express
Un dato ‘curioso’ è costituito dal fatto che, nonostante la fiducia dei consumatori sia tornata ai livelli pre-crisi, i consumi si contraggono ancora. E’ la prima volta che si verifica questa discontinuità.
Le tendenze 2015 a livello globale sono di una crescita del 3,8%; anche l’Europa registra passi avanti e la Grecia è il Paese che crescerà di più.
Uno sguardo all’Italia: il nostro Paese presenta un gap di competitività rispetto alle altre nazioni. Siamo, secondo la Banca Mondiale , al 65° posto su 189 Paesi per facilità di fare business, 109° per facilità di accesso al credito. Guardando all’andamento del PIL del Paese, si tornerà ai livelli pre-crisi nel 2023. Sono aumentate le imprese in situazione critica, mentre diminuiscono quelle in buono stato di salute. La forza lavoro rappresenta il 42% della popolazione. La buona notizia è nel saldo commerciale con l’estero, che presenta record storici: macchinari, tessile e abbigliamento, farmaceutico e alimentari i settori più forti nell’export.
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