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IAB Forum. Adv online a +12,7%, investimenti a quota 2 miliardi di euro

La pubblicità online vale il 23% del mercato: a guidare la crescita principalmente video, social, mobile e programmatic. Questi i primi dati emersi durante la prima giornata dello IAB Forum 2014.
2 miliardi di euro: è la cifra a cui ammontano gli investimenti in comunicazione digitale nel 2014, che crescono del 12,7% rispetto al 12,3%. È questo il primo positivo dato emerso
in apertura di IAB Forum 2014, l’evento di riferimento della comunicazione digitale che si tiene il 25 e il 26 novembre presso il MiCo, giunto alla sua dodicesima edizione.

Ad annunciare le stime, frutto di una rielaborazione IAB su dati Nielsen e Osservatori Politecnico di Milano, è Michele Marzan (a destra nella foto con Carlo Noseda, presidente IAB Italia) Vice Presidente di IAB Italia. Con lui sul palco Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Director Nielsen Italia e Marta Valsecchi, Responsabile della Ricerca dell'Osservatorio New Media & New Internet Politecnico di Milano, in un intervento volto a fare il punto sul mercato dell’online advertising per offrire alle aziende italiane, grandi e piccole, un’analisi esaustiva per investire con sempre maggiore efficacia nel digitale.





Il traino da video, social, mobile e programmatic

A trainare la crescita principalmente i nuovi mezzi: video, social e mobile unitamente alle soluzioni di programmatic advertising. Il segmento Display nel complesso (che comprende le sottocategorie banner, video e social) registra nel 2014 un andamento positivo con un incremento anno su anno del 18,95%, con una crescita del Banner Advertising (a una cifra +8,2%) favorita dal buon andamento di mobile e programmatic advertising, che ne guidano lo sviluppo.

Il segmento video cresce del 25% per un valore degli investimenti pari a 300 milioni di euro mentre il Social vanta un trend di crescita del 70% che porta il valore degli
investimenti a 170 milioni.

Relativamente alla pubblicità sui device mobile (smartphone e tablet) si registra una crescita del +50%, raggiungendo a fine anno i 290 milioni pari al 14,5% dell’Internet Advertising.

Le nuove tecnologie di programmatic advertising, che già trainano i mercati più maturi e sono deputate a gestire in modalità innovativa il display advertising, si affermano anche in Italia con tassi di crescita ormai significativemente innescati: 110 milioni gli investimenti (con una crescita del 120%) che sono inclusi nel dispaly advertising per una quota pari al 10% dello stesso.

Anche il Search continua nella sua corsa, mantenendo un ruolo di tipologia leader nel mercato con una crescita del 14% e un valore pari a 665 milioni di euro, mentre l’Email Advertising si assesta sul medesimo valore del 2013 (25mln di euro) e i Classified evidenziano un andamento negativo (-16,3%) più legato alle congiunture del sistema economico.

“Internet è ormai il secondo media pubblicitario dopo la televisione, e agenzie e aziende si stanno sempre più strutturando per rispondere efficacemente alle nuove esigenze di fruizione multipla dei contenuti, grazie alla combinazione di mezzi e risorse; la formazionee lo sviluppo delle competenze diventano oggi fondamentali per continuare a dare spazio alla crescita, data la componente tecnologica che già oggi sta alla base delle attività di pianificazione - commenta Michele Marzan, VP di IAB Italia -. Dal punto di vista degli investimenti bisogna considerare che, in un contesto di recessione come quello attuale, il digitale si dimostra il mezzo più dinamico capace di confermare la crescita sui nuovi pilastri del settore: video, social, mobile e programmatic. Inoltre, targetizzazioni specifiche sia dal punto di vista socio- demografico che della geolocalizzazione così come sula base delle preferenze dei consumatori offrono ambiti di azione ben mirati. Emergono elementi di complementarità con gli altri mezzi, in un’ottica di pianificazione cross-device: il video online rende fruibile ovunque il tradizionale attaccamento al mezzo televisivo senza per questo sostituirlo, gli smartphone e i tablet sono ormai il secondo schermo dopo la tv e addirittura davanti al pc, il social aiuta la condivisione real time dei contenuti.
Nel panorama europeo l’Italia punta nel 2014 a posizionarsi al quarto posto dopo UK, Germania e Francia”.



Al digitale una fetta sempre più grossa del media mix
Interessanti, poi, i dati relativi alla presenza del digitale nel media mix delle aziende, di cui ha parlato Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Director Nielsen Italia. “Il
digitale
nel 2013 ha raggiunto in Italia il 23,1% del totale degli investimenti in comunicazione, come negli altri Paesi europei - ha spiegato -. Il digital, con tutte le sue piattaforme, è insomma entrato pienamente nel media mix come scelta prima di tutto strategica”.



Entrando nel merito dei settori merceologici, la ricerca evidenzia grandi differenze di investimenti fra cinque macrogruppi: i Beni Durevoli, con investimenti pari al 19%, il Largo Consumo (27%), la Cura della persona (+19%), Servizi/attività (20%), e Tempo libero (43%). Per quanto riguarda infine il mix digitale utilizzato dai diversi settori, interessante è notare come i beni durevoli (in cui rientrano le auto) utilizzino maggiormente il video (41%).

Il panorama europeo
Le stime presentate da Iab, Nielsen e Politecnico di Milano rilfettono l'andamento del più ampio panorama europeo. Come ha spiegato Townsend Feehan: “I driver della crescita dell'adv online nel 2014 sono quest'anno sono il programmatic marketing (+72,8%), il mobile (+51%) e video (+23,1%), con questi ultimi che raggiungeranno nel 2015 quota 2 miliardi di investimenti e 9 miliardi nel 2020”.


Ilaria Myr