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IF! Italians Festival. Clear Channel: con l'OOH engagement senza eguali

Anche Clear Channel Italia non ha voluto mancare all’appuntamento con IF!, invitando sul palco del Teatro Parenti il suo Regional Vice President, Bill Derrenger, per illustrare come la trasformazione dell’Out Of Home grazie alle nuove tecnologie abbia aumentato ulteriormente le potenzialità del mezzo di ingaggiare i consumatori
All’appuntamento con IF!, che ha cercato di rimettere al centro il valore delle idee e della creatività nella comunicazione, Clear Channel Italia non ha voluto mancare: la concessionaria ha sempre dato un grande peso all’importanza della creatività, e negli ultimi cinque anni è stata fra gli sponsor ufficiali del Festival della Creatività di Cannes, e oggi che l’Out Of Home si sta reinventando con modalità completamente nuove per comunicare, adottando e lavorando in tandem con le tecnologie più avanzate, di creatività ne ha ancora più bisogno.

Come afferma Paolo Dosi, CEO di Clear Channel Italia, “I tempi sono maturi per parlare di una cultura comune dove si è oramai tutti consapevoli che la buona creatività, associata al giusto mezzo, rende efficace una campagna e fa vendere il suo prodotto. L’impegno dei creativi dovrà essere quello di supportarci in questo progetto proponendo creatività originali ma soprattutto studiate per queste nuove soluzioni di comunicazione. L’aver riunito insieme creativi e coloro che gestiscono i budget aziendali destinati alle attività di comunicazione costituisce una grande sfida, ma che dobbiamo vedere come il punto di partenza che ci porterà a imboccare nuove strade. Questa manifestazione è la sede giusta anche per il respiro internazionale che si è voluto dare a questo evento.”



Clear Channel ha contribuito a questo respiro internazionale invitando a parlare Bill Derrenger, Regional Vice President della concessionaria, che nel suo intervento di venerdì 3 ottobre, dal titolo “The oldest advertising medium is now the newest”, ha spiegato come l’Out Of Home, che da sempre riesce ad avere un forte potere emotivo e di impatto sulle persone, si sta trasformando ed evolvendo, sviluppando nuovi concept creativi in assoluto attraverso l'espansione di network digitali outdoor e la loro integrazione con wi-fi, applicazioni location-based e tecnologie mobili.

“La più grande forza del mezzo è sempre stata quella di riuscire ‘toccare’ la sfera emotiva delle persone - ha detto Derrenger -. Oggi attraverso le nuove tecnologie la capacità dell’Out Of Home di creare engagement è ulteriormente aumentata: la comunicazione esterna può mettere insieme in tempo reale la velocità di diffusione dei messaggi dei social media con una copertura pari a quella del broadcast. E non dimentichiamo che può anche dare alle persone qualcosa di più concreto: fornendo un servizio come il bike sharing, per esempio, o diventando grazie ai device mobili parte di un vero e proprio processo transazionale, costruendo negozi virtuali dai quali le persone che aspettano una metropolitana o l’imbarco su un aereo possono fare acquisti”.

Pianificare una campagna OOH non significa più acquistare un certo numero di pannelli pubblicitari: vuol dire sviluppare veri progetti di comunicazione, volti a realizzare specifici obiettivi. Per questo è necessario investire di più in termini di creatività se si vuole ottenere un ROI adeguato.

Caratteristica essenziale di questi progetti, ha sottolineato però Derrenger - deve essere la loro semplicità: “La semplicità dell’idea creativa è alla base del successo di una campagna Outdoor, anche quando la sua esecuzione pratica è particolarmente complessa”.
In casi come la campagna che univa virtualmente Indiani e Pachistani di fronte a distributori di lattine di Coca-Cola o i billboard British Airways in cui un bambino si alzava e puntava con un dito l’aereo BA in volo sopra la sua testa, si è trattato di inventare letteralmente ex novo software o hardware.
“Il mio invito ai creativi - ha perciò concluso Derrenger - è quello di non lasciarsi spaventare e di interagire con i media owner come Clear Channel, perché insieme possiamo superare qualsiasi difficoltà progettuale e trasformare le idee in realtà”.

TR