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IF! Italians Festival. Lapo Elkann: creatività è lavoro di squadra e umiltà. Nel ‘pantheon’ Rosso, Ruffini e Cucinelli

Elegante ed eccentrico allo stesso tempo, Lapo Elkann si è presentato sul palco dell’IF Italians Festival accompagnato dall’amico Massimiliano Chiesa, per proporre al pubblico che ha affollato la ‘sala grande’ del teatro Franco Parenti di Milano la sua visione della comunicazione e della creatività. Parole d’ordine: lavoro di squadra, passione, determinazione, disciplina e umiltà. Nel ‘pantheon’ di Lapo? Renzo Rosso (fondatore Diesel), Remo Ruffini (presidente e direttore creativo Moncler) e Brunello Cucinelli (stilista e imprenditore).
 
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Nonostante una sedia a rotelle e un tutore che gli immobilizzava una gamba, Lapo Elkann si è presentato sul palco dell’IF Italians Festival con tutta la sua solita dose di eleganza ed eccentricità (imperdibile la battuta sui pantaloni "cheap" comprati da Zara per pochi euro, e pungente il riferimento alla necessità che il nostro Paese sia un po’ più “creativity driven” e un po’ meno “marketing driven”).
 
Di fronte a un vasto pubblico (la ‘sala grande’ del teatro Franco Parenti di Milano era decisamente affollata), il 37enne rampollo ribelle della dinastia Elkann ha presentato la sua visione a 360 gradi della comunicazione, della creatività e, tutto sommato, della vita.
 
Intervistato dall’amico ed ex collaboratore Massimiliano Chiesa, Lapo ha spiegato che la creatività non può essere solo ‘sgregolatezza’, come lo stereotipo suggerisce, ma soprattutto ‘disciplina’, ‘passione’ e ‘determinazione’. “La creatività - ha aggiunto - è voglia sfrenata di fare meglio e di più rispetto a quanto si è fatto in precedenza, creatività è andare oltre i propri limiti, mettendoci testa e soprattutto cuore”.
 
Altre due parole chiave dello speech di Lapo sono state sicuramente ‘umiltà’ e ‘lavoro di squadra’. Nella sua visione, la creatività è riconducibile a un giusto mix di intuizione, metodo e duro lavoro. “Creatività - ha aggiunto - significa mettersi costantemente in gioco e in discussione, confrontando con umiltà la propria idea con le idee proposte dagli altri”. Ecco perché il lavoro di squadra e la scelta del giusto team di collaboratori sono aspetti centrali, da valorizzare per portare un brand al successo.
 
Senza dimenticare, ha ragionato ancora Lapo, che a tutti, e ai giovani in particolare, bisogna concedere di poter sbagliare, altrimenti si finisce con il condurre una vita bloccata dalla paura di commettere errori. “D’altra parte - ha ricordato Lapo - la mia stessa storia è fatta di errori da quali mi sono risollevato e grazie ai quali sono cresciuto”.
 
Non poteva poi mancare un riferimento alle società guidate da Lapo, a cominciare da Italia Independent, realtà specializzata in abbigliamento e accessori, con numerose collaborazioni in ambiti diversi come ‘home decor’ e 'automotive', fondata nel 2007 con Andrea Tessitore e Giovanni Accongiagioco (e quotata in Borsa nel 2013). E poi ovviamente Independent Ideas, la factory creativa, fondata nel 2007 insieme ad Alberto Fusignani e Ivanmaria Vele.
 
Infine Lapo si è dedicato a delineare i confini di una sorta di ‘pantheon’ personale abitato da imprenditori e creativi che godono della sua particolare stima. Tra questi, i posti d’onore sono andati a Renzo Rosso (fondatore e azionista della Diesel), a Remo Ruffini (presidente e direttore creativo di Moncler) e a Brunello Cucinelli (stilista, imprenditore e filantropo italiano).

(Guarda sul canale YouTube del Festival l'intervento video di Lapo Elkann)

Mario Garaffa