Relazioni Pubbliche

Assorel Academy. Nell'era dell'Ego cum, i professionisti delle RP nuovi architetti della relazione

 'Il senso della Relazione nella nuova comunicazione: PR counselling ancora e sempre nel piano strategico dell’impresa nell’era digitale', questo il titolo del primo incontro dell'edizione 2013 di Assorel Academy, tenutosi ieri, 8 aprile, a Milano. Giampaolo Azzoni, docente di 'Relazioni Pubbliche e Stakeholder Management' presso l’Università di Pavia, e Luca De Biase, giornalista e scrittore, sono intervenuti sul tema, fornendo alla platea spunti interessanti su come, in questo mercato in profondo cambiamento, chi si occupa di comunicazione debba far evolvere la propria professione per riuscire a cavalcare la tigre.
'Il senso della Relazione nella nuova comunicazione: PR counselling ancora e sempre nel piano strategico dell’impresa nell’era digitale', questo il titolo del primo incontro dell'edizione 2013 di Assorel Academy, tenutosi ieri, 8 aprile, a Milano, nella splendida cornice di Palazzo Cusani.

Giampaolo Azzoni, docente di 'Relazioni Pubbliche e Stakeholder Management' presso l’Università di Pavia, e Luca De Biase, giornalista, scrittore, esperto di innovazione tecnologica, prospettive sociali ed economiche dei nuovi Media, coordinati da Giovanni Iozzia, sono intervenuti sul tema, fornendo alla platea spunti interessanti su come, in questo mercato in profondo cambiamento, chi si occupa di comunicazione debba far evolvere la propria professione per riuscire a cavalcare la tigre.

Nel suo excursus sulla natura delle relazioni, Azzoni (nella foto a sx) ha spiegato che vi è un nesso stretto tra l'estensione delle relazioni e l'evoluzione sociale dell'uomo. In particolare, nel corso del tempo, il moltiplicarsi delle relazioni ha portato alla loro progressiva spersonalizzazione e alla nascita delle strutture di mediazione. Al centro di quella che possiamo definire modernità vi erano proprio le relazioni mediate. In questo contesto la struttura narrativa era rappresentata dall'advertising e le RP agivano da facilitatori del rapporto dell'organizzazione con i supporti delle mediazioni, ovvero i media.

"Oggi la situzione è profondamente cambiata - ha affermato Azzoni -. Le RP sono la struttura narrativa della contemporaneità e il loro compito  è costruire, sviluppare e mantenere solide relazioni tra l'organizzazione e i suoi pubblici, dal momento che le strutture di mediazione sono profondamente in crisi. Si è passati dalla filosofia del soggetto (Ego sum) a quella della relazione (Ego cum). Il marketing diventa relazionale e l'obiettivo dei professionisti della comunicazione deve essere quello di costruire spazi all'interno dei quali le relazioni possono svilupparsi".

Anche De Biase (nella foto a dx) è d'accordo nel ritenere che a causa di alcuni fattori la professione del comunicatore oggi debba prendere nuove strade. Secondo il giornalista, innanzitutto oggi i pubblici hanno una forza maggiore, perchè la rete consente loro di esprimersi in modo molto veloce; in secondo luogo la scarsità si è spostata dal lato della domanda, poichè ad essere scarso ora è il tempo del pubblico; inoltre, mentre prima erano gli editori a fungere da filtro per l'informazione che veniva veicolata, nell'era attuale tutti siamo bombardati da una quantità di messaggi (information overload) e a operare una selezione sono spesso le stesse piattaforme, attraverso algoritmi che permettono agli utenti di vedere soltanto ciò che è di loro interesse (basti pensare a come funziona ad esempio Google, ndr.). 

Se a tutto ciò aggiungiamo che ormai nessuno si affida più soltanto ai giornalisti per sapere come stanno le cose, è chiaro che ciò che sta avvenendo è un vero e proprio cambiamento di paradigma. "Tra coloro che lavorano nel settore dell'informazione e coloro che si occupano di comunicazione all'interno delle aziende dovrebbe nascere un'alleanza profonda - ha spiegato De Biase -, basata sul metodo, per rispondere al bisogno generale di sapere la reale versione dei fatti. Dal momento che è impossibile fornire una versione parziale della realtà, perchè essa viene nauralmente a galla grazie ai meccanismi della rete, tanto vale attrezzarsi perchè quella che circola sia la più corretta possibile".

Un salto di qualità non facile da compiere, soprattutto da chi, per anni, è stato abituato ad agire in tutt'altro modo. I professionisti delle RP devono trasformarsi in 'architetti delle relazioni' e le associazioni di categoria, come Assorel, devono aiutarli a compiere questo cambiamento che può garantire un futuro luminoso a questo settore. 

Serena Piazzi