Relazioni Pubbliche

Assorel: nel 2009 rp a -1%, previsto +2/5% nel 2010

Assorel ha sviluppato anche per il 2009 l’Indagine sull’andamento e previsione del mercato italiano delle rp, che nel 2009 hanno mostrato un buon trend nonostrante la crisi grazie anche a l’allargamento della base degli utenti, la percezione che le rp siano utilizzate come leva strategica dalle imprese e il modello di offerta competitivo La stima Assorel del mercato per il 2010 si attesta intorno a 132,6 mln di euro di fatturato. Tra i settori in crescita Largo Consumo e Telecomunicazioni.
Come consuetudine annuale Assorel, lAssociazione presideuta da Beppe Facchetti (nella foto), ha sviluppato anche per il 2009 l’Indagine sull’andamento e previsione del mercato italiano delle rp, i cui risultati derivano dalle risposte al questionario che l’associazione propone ai propri soci, con cadenza temporale anticipata rispetto al passato per aiutare gli operatori della business community a meglio comprendere e anticipare le tendenze del settore in Italia, le dinamiche in atto relativamente all’andamento del giro d’affari e alla ripartizione del fatturato delle agenzie associate per i principali settori merceologici e per le aree di intervento.

Dopo sei anni di crescita consecutiva e consistente, che ha segnato un incremento del + 14% nel triennio 2008/2006, anche il settore delle rp ha risentito del periodo di stagnazione dei mercati e dei consumi che ha caratterizzato il 2009, con un calo nell’ordine del -1%. Molteplici e diversificate la motivazioni che ne hanno determinato la sostanziale tenuta, tra i quali l’allargamento della base degli utenti, sia in termini dimensionali che geografici, la percezione che le rp siano utilizzate come leva strategica dalle imprese e il modello di offerta che è risultato competitivo rispetto ad altri settori della comunicazione.

Le aziende stanno inoltre riservando una sempre maggiore importanza alla reputazione e alla qualità etica percepita, sia della marca che dell’azienda stessa, variabili per la cui costruzione entra in gioco il supporto di iniziative di rp e alle quali le imprese stanno dedicando un incremento degli investimenti in comunicazione, accresciute dal cambiamento digitale in atto, che ne ha comportato la disintermediazione, imponendo ai comunicatori un focus sempre più accentuato verso canali e fonti informative.

Grande attenzione è stata dedicata alla gestione interna delle risorse professionali,in contenuta contrazione, peraltro più significativa dell’andamento dei fatturati, a riprova della tendenza a bilanciare le tensioni presenti nel settore sul fronte degli onorari. Si conferma l’utilizzo delle relazioni pubbliche nella suddivisione tra i contratti annuali rispetto a quelli a progetto, con la ripartizione al 50% tra le due diverse modalità di approccio alle campagne di rp.

A fronte di un anno di sostanziale stabilità del mercato, le agenzie associate prevedono una ripresa per il 2010 che può esser stimata in un intorno del +2/5%, anche se non mancano le società che si aspettano per l’anno in corso un ulteriore periodo di recessione. Il 50% delle agenzie ritiene che vi sarà uno sviluppo del settore, prevalentemente indicato nel + 5%, mentre il 24% prevede un mercato stabile, con il restante 26% che indica invece un'ulteriore contrazione per le relazioni pubbliche, nell’ordine del -5/10%. La somma degli ottimisti (mercato in crescita) e dei cauti (mercato stabile) porta comunque al 74% del totale le società associate ad Assorel che ritengono il settore non in recessione rispetto al 2009.

Sulla base di quanto sopra indicato, la stima Assorel del mercato sviluppato dalle società associate si attesta intorno a 132,6 milioni di euro di fatturato sviluppato dai soli onorari professionali, cifra d’affari che deriva dal decremento del -1,0% rispetto al 2008. In leggero calo (-3%) gli addetti operanti presso le agenzie associate ad Assorel, che si attestano su 920 unità, portando la redditività media delle agenzie associate a quota 144.000 euro di fatturato medio per addetto.

Per quanto riguarda l'andamento dei settori merceologici, cresce il Largo Consumo, declinato attraverso il settore Alimentare, Farmaceutico e Gdo e si conferma l’incremento delle Telecomunicazioni. In contrazione i Servizi, i Finanziari/Assicurativi e l’High Tech, mentre non decollano, a differenza di quanto avviene in altri Paesi Europei, gli investimenti della Pubblica Amministrazione. Nuovi settori sono stati segnalati dagli Associati, a conferma dell’allargamento del mercato, tra i quali Arredamento, Real Estate,Energia, Edilizia, Lusso, Beni Durevoli e Entertainment.