
Foreign Office
Publicis Groupe smentisce di aver sopravvalutato la propria crescita organica nel 2017 e studia azioni legali nei confronti dell’anonimo che l’accusa
Come si legge in un comunicato ufficiale della holding diffuso la sera di martedì 23 gennaio, dopo la chiusura del mercato bosrsistico, "Publicis sta subendo un tentativo di destabilizzazione in seguito all'invio ai suoi auditor e ad alcuni analisti finanziari di una lettera anonima secondo cui il Gruppo avrebbe sopravvalutato la sua crescita organica nel 2016 e 2017 nelle dichiarazioni IFRS 15 preliminari (ndr: uno standard contabile che regola il modo in cui le società dichiarano le revenue derivanti dai contratti con i clienti)".
Publicis (in foto il CEO Arthur Sadoun) respinge formalmente tali accuse: l'autore della lettera – prosegue il comunicato – non avrebbe ovviamente alcuna conoscenza degli standard contabili e sta solo cercando di intorbidire le acque “Con l'unico intento di fomentare il dubbio e distorcere la realtà delle cifre di Publicis Groupe".
La holding dichiara inoltre di aver informato l'AMF (Autorité des marchés financiers), l'ente regolatore dei mercati finanziari francesi, e di stare studiando ogni possibile azione legale a sua disposizione per rispondere a questo tentativo di destabilizzazione.
Negli ultimi dati ufficiali disponibili (leggi news), relativi al terzo trimestre dello scorso anno, diffusi a ottobre, Publicis Groupe aveva dichiarato un fatturato di 2,246 miliardi di euro, in calo del -2,2% rispetto allo stesso periodo del 2016, ma con una crescita organica del +2,1%.