Editoriale

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Pubblichiamo il nuovo contributo di Pasquale Diaferia. Tema: la prima borsa di studio intitolata dall'Associazione Stampa Umbra a Enzo Baldoni. "Sono felice per la famiglia Baldoni. Si è concretizzato un bel progetto per onorare la memoria di Enzo. Sono molto dispiaciuto invece che in ADCI non si sia lavorato per creare una borsa di studio con simili contenuti".

di Pasquale Diaferia

L'11 dicembre, a Preci, si è svolta la cerimonia di assegnazione della prima borsa di studio intitolata dall'Associazione Stampa Umbra a Enzo Baldoni. Atto di alto e puro valore simbolico, in quanto Robert Nyagah, giornalista keniota vincitore del premio, già dal 3 novembre frequenta un corso di lingua italiana presso l'Università per Stranieri di Perugia. Resterà in Umbria per un anno, seguendo stage nelle redazioni di giornali, radiotelevisioni ed uffici stampa.

Sono felice per la famiglia Baldoni. Si è concretizzato un bel progetto per onorare la memoria di Enzo. Sono molto dispiaciuto invece che in ADCI non si sia lavorato per creare una borsa di studio con simili contenuti. Avremmo avviato al lavoro un giovane e talentuoso copywriter, magari del Sud del Mondo. Se il problema fosse stata la mancanza di denaro, sarebbe bastato intitolare permanentemente ad Enzo il premio per il copywriting che ogni anno il Club assegna all'interno dell'Annual.

Ma il vero problema dei creativi italiani, che in verità ad Enzo hanno dedicato l'annual 2005, è un altro. Preferiscono passare il tempo a spettegolare o a sputtanarsi a vicenda, piuttosto che stabilire il valore della memoria o fare in modo che cresca un nuovo, bravo professionista.

pasquale@specialteam.it