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Ikea Italia, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, coinvolge Treccani contro la diseguaglianza di genere

Il Brand ha scritto una lettera aperta all'enciclopedia per riflettere sul perché l’utilizzo della frase "Posso aiutare?" in casa, trasferisca la responsabilità dei lavori domestici esclusivamente alle donne. Il progetto nasce da un’idea creativa dell’agenzia We Are Social

Siamo certi che le parole abbiano un ruolo centrale nel formare il pensiero e contribuire ad un cambiamento culturale che conduca al superamento degli stereotipi di genere. Cominciando da quelle più esplicite, evidenti, da condannare a prima vista, fino ad arrivare a quelle più nascoste e insidiose, che entrano dalla porta e si nascondono sotto il tappeto della diseguaglianza.

A partire da casa, Il luogo in cui la nostra idea del mondo prende forma, una società in piccolo che ci prepara per quella più grande. È da casa che può nascere una realtà paritaria oppure una in cui regnano le diseguaglianze. Per questo, crediamo che il primo passo per combatterle vada fatto proprio all’interno delle quattro mura.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, IKEA Italia ha voluto accendere i riflettori su un’espressione spesso indirizzata alle donne, tanto diffusa quanto insidiosa, che potrebbe sembrare innocua, ma che in realtà cela un atteggiamento culturale condiviso profondamente sbagliato.

Attraverso la formula “Posso Aiutare?” si dà per scontato che i lavori di cura e assistenza all’interno delle mura domestiche siano responsabilità delle donne. Per riflettere quindi sull’utilizzo del verbo “Aiutare” all’interno di casa e combattere le diseguaglianze di genere, IKEA Italia ha voluto coinvolgere Treccani, una delle enciclopedie più importanti in Italia.

Lo ha fatto attraverso una lettera aperta sui canali social in cui ha chiesto ai linguisti un punto di vista autorevole sull’argomento. La risposta approfondita da parte di Treccani è prontamente arrivata, accogliendo la sfida di IKEA nell’arredare il mondo che ci circonda con le “parole giuste”.

Il progetto nasce da un’idea creativa dell’agenzia We Are Social

 

Credits:

Agency: We Are Social

Executive Creative Director: Alessandro Sciarpelletti

Executive Creative Production Director: Daniele Piazza

Associate Creative Director: Paulo Gonzalez, Mattia Lacchini

Creative: Lorenzo Canazza

Art Director: Giulia De Chirico

Editor: Sergio Giussani

 

Head of Client Services: Francesca Feller

Senior Account Director: Mirco Bertola

Senior Account Manager: Diego Vallieri

Senior Account Executive: Alessia Bloise

Account Executive: Giuliano Franco

Writer: Francesco Pierucci

 

Head of Strategy: Bruno Tecci

Strategy Supervisor: Marta Prosperi