Eventi
Bea Festival. Monitor 2017, Finzi (AstraRicerche): il mercato degli eventi in Italia vale 852 milioni di euro (+2,1%). Un miliardo entro due anni
Spazio ai dati. Come sempre, il Bea - Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication rappresenta l’occasione per presentare, in anteprima, il ‘Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’ realizzato ogni anno da AstraRicerche per ADC Group, giunto alla XII edizione (rilevazioni da settembre 2016 a settembre 2017) e basato su 300 interviste ad altrettante aziende.
Il primo dato, come spiegato da Cosimo Finzi, direttore di AstraRicerche, è quello di una continua crescita del mercato degli eventi che, per il terzo anno consecutivo, registra una chiusura in territorio positivo. Il Monitor 2017 ci parla, infatti, di un incremento degli investimenti in eventi del +2,1%, per un mercato che arriva così a valere la cifra di 852 milioni di euro (apri la gallery fotografica in alto per vedere il grafico). Inoltre, stando sempre alle stime di AstraRicerche, il mercato degli eventi italiano sfiorerà la cifra simbolica del miliardo di euro entro i prossimi due anni (969 milioni di euro per la precisione).
Il 38.0% delle aziende investono in eventi almeno il 20% del loro budget complessivo di comunicazione. Continua a crescere (ed è ora ai livelli massimi) il numero di aziende che investe in eventi tra i 6% e il 20% del totale: 43.7%. Risulta molto in calo la parte di aziende che investe in eventi solo una minima parte del budget (meno del 5% del totale): 4.3%.
Quanto alle tipologie di eventi, il Monitor ci dice che, nell’ultimo anno, si è registrato un incremento degli eventi interni aziendali/convention o B2B (58.3%, in crescita rispetto ai 4 anni precedenti). A seguire l’Incentive/team building che cresce in modo continuo da quattro anni (passando in questo periodo dal 38.1% al 50.0%). Al contrario sta diminuendo la percentuale di aziende che indica l’evento low budget come realizzato nell’ultimo anno (38.7%), con un calo di 10 punti percentuali in quattro anni.
Altro spunto interessante è quello relativo alla parola d’ordine del mercato degli eventi, che quest’anno viene individuata in ‘integrazione’ (32.0%) seguita da ‘affidabilità’ (27.7%) e ‘trasparenza’ (17%).
Tra i nuovi argomenti toccati dalla ricerca, la conoscenza da parte degli intervistati del Club degli Eventi e della Live Communication, i temi più urgenti da affrontare e l’importanza del catering per il successo di un evento. Oltre il 51% degli intervistati conosce il Club; più in particolare il 27.3% lo ha solo sentito nominare, non ne ha una conoscenza precisa, mentre il 24.0% ha già avuto modo di avere informazioni più o meno dettagliate. La prima sfida per il Club è, quindi, quella di rendersi noto ad ancor più aziende e soprattutto di far sì che sia ben chiaro cosa fa e quali obiettivi persegue. Uno dei primi risultati concreti del Club è quello di aver firmato un accordo con Upa in merito alla gestione delle gare: come noto, non si tratta di indicazioni vincolanti ma di best practices, di linee guida per andare nella direzione di gare gestite in un’ottica di rapporto corretto e produttivo tra clienti e agenzie. L’accordo è noto in modo chiaroal 35.3% degli intervistati, con un ulteriore 4.0% che sa che esiste ma non ne conosce i contenuti. Di nuovo, il primo sforzo dovrà essere quello di aumentarne la conoscenza, facendo crollare quel 60.7% di non conoscitori.
Numerose le critiche alla industry emerse dal monitor: le aziende avanzano critiche anche a se stesse, non solo alle agenzie. La sfida, per tutti, è proseguire e accelerare un percorso di miglioramento della qualità del servizio offerto e della committenza, per liberare davvero il grande potenziale di questo mezzo, in parte ancora non espresso.
Dall’edizione del 2016 si è deciso di inserire una domanda su un aspetto degli eventi, facendola cambiare di anno in anno: l’anno scorso si è sondata l’importanza e la valutazione della logistica degli eventi; quest’anno si è scelto di chiedere informazioni relative al catering. Risulta chiaro che il catering è un elemento fondamentale per il successo di un evento (60.3%). Se parliamo, invece, di qualità,la valutazione è molto (30.3%) o abbastanza positiva (44.7%): certo, per ben un quarto degli intervistati prevale un senso di delusione (25.0%, con il 9.0% che non è affatto soddisfatto). Ma se parliamo di qualità del servizio, con particolare riferimento al persona addetto al catering, la situazione pare meno positiva: in particolare la risposta ‘molto’ scende al 24.7% e l’abbastanza al 42.3%, lasciando un terzo degli intervistati (33.0%) insoddisfatti, con un rilevante 15.3% che critica fortemente questo aspetto.
Per acquistare la XIII edizione del Monitor in versione integrale: commerciale@adcgroup.it ; 3460472506.
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Marina Bellantoni