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Rochet: "Ecco come L'Oreal ha realizzato la Digital Transformation in 5 anni”
Lubomira Rochet è una giovane manager di L'Oreal, Global Chief Digial Officer e Membro dell'Executive Commitee, che mercoledì ha presentato, all'auditorium Debussy,lo scatto che la multinazionale francese ha compiuto negli ultimi 5 anni.
'Driving transformation in the Digital Age', era il titolo della affollata conferenza, in cui si è mostrato come l'azienda abbia quasi raddoppiato il suo valore in Borsa: un'azione digitale gobale che ha portato la quota di e-commerce al 12%, con un investimento medio cresciuto del 47% (il cui 70% in programmatic), otre 6 miliardi di video news, oltre 1 miliardo di dati di consumatori registrati, oltre 80 mila influencer che collaborano con la casa.
Una dinamica crescita, una rivoluzione che parte non solo da logistica e comunicazione. Si sviluppa innanzitutto nelle fabbriche: sono diventate digitali e robotizzate, in modo da essere sempre più disegnate sulle esigenze del mercato e sul raggiungimento in tempo reale dei bisogni del consumatore.
Un azienda “Digital First”, dunque, in cui le conoscenze vengono condivise, e la stessa selezione del personale avviene secondo queste logiche, così come la formazione di quello esistente.
In questi anni, condivide con il pubblico la giovane manager francese di origine rumena, “abbiamo imparato cinque cose”:
- l. le grandi marche storiche, se si reinventano da sole, posssno vincere anche nell'era Digitale;
Tutti i nostri brand sono diventi più grandi in questa transizione. Nel mondo digitale della hyper choice, operare con l'Ossessione della qualità e dell'efficienza porta ad essere scelti dalle clienti con maggiore consapevolezza, e rende più solide proprio le marche che hanno una reputazione ed una storia.
- 2. non combattere la battaglia sbagliata.
Niente mulini a vento, contro il digitale. Non è un processo relativo ai dati, è solo legato ad una nuova relazione con i consumatori. Quindi occorre scegliere bene i partner, che sono determinanti in questo processo, e centrarsi sulla tua reason why per restare sul mercato.
- 3. la digital economy è fatta di credibilità. Punto
- 4. quindi, inutile perdersi nelle chiacchiere: lavora duro.
Un partner di ecommerce ad un certo punto ha fatto delle critiche ad alcuni nostri prodotti. E Noi abbiamo lavorato duro, li abbiamo migliorati, siamo tornati, in quelle categorie, ad essere i preferiti.
- 5 alibaba insegna che i successi si guadagnano sul campo, ed ogni soldato conta. Così come ogni singola azione. Il mercato non perdona gli errori gratuiti e la poca attenzione..
Dopo una parentesi sulla necessità, per chi partecipa a questi duri processi, di disintossicarvi dal digitale nel tempo libero, la Rochet elenca le piattaforme digitali di condivisione che hanno permesso di assistere e dialogare con le consumatrici quotidianamente. In particolare Modiface, che non solo offre la possibilità di testare sulle proprie foto l'effetto dei prodotti, ma offre emozioni e sensazioni uniche, che ti permettono di co creare un'esperienza personale di Beauty e di condividere la tua cultura e la tua visione di bellezza con milioni di altre donne.
La chief Digital Officer si è poi concessa un momento di sana umanità, dopo tanta esibizione muscolare di Competenza tecnica, e ha concluso: “Non pensiate che abbiamo dimenticato come siamo noi e come sono le nostre clienti: dopo AI e EQ, anche nella nostra rivoluzione abbiamo portato il 3LQ.” Ed ecco apparire sullo schermo 3 cuori con 3 L: Listening, Learning and Loving.
Alla fine, gli umani che guidano la trasformazione digitale tornano sempre alle ragioni del cuore. Esattamente come, dopo aver raccolto tutti i dati del mondo, si deve sempre passare dalle idee, per comunicare.