Eventi
OBE Summit 2023: Diversity & Inclusion. I brand hanno il potere di cambiare le cose e la responsabilità di farlo
Si è svolto a Milano OBE Summit 2023, il primo e più importante convegno italiano dedicato al Branded Entertainment: un’occasione unica per fare il punto sul mercato, i trend, i progetti più significativi e le opportunità di un settore in continua crescita. Dopo la presentazione dei dati di mercato (leggi news), l'evento è proseguito con l’analisi di diverse aree tematiche legate alle diverse passioni degli utenti.
Il panel dedicato alla Diversity & Inclusion ha visto la partecipazione di Rosella Serra, Presidente Advisory Board OBE e Head of Industry Relation, Google Italy, Gabriella Crafa, Vicepresidente Fondazione Diversity, e Barbara Falcomer, Direttrice Generale Valore D.
Rossella Serra ha fatto il punto sulla situazione delle aziende: "La prima sfida è stata porre il focus nei confronti della disabilità, tema ancora poco affrontato nella comunicazione. I brand hanno la responsabilità di mostrare la diversity e di rendere accessibili i propri beni a chiunque".
A farle seguito è stata Gabriella Crafa, che ha sottolineato l'importanza di questi gruppi da sempre sottorappresentati. "Se guardiamo al mercato, il mercato sono le persone". E a darle ragione sono i clienti stessi, infatti è risultato che il 69% delle persone in Italia preferisce brand inclusivi. "Dobbiamo tener conto delle scelte su base valoriale. Le persone vogliono brand che lavorano in modo reale e autentico. I brand devono inserire questi valori in ogni contenuto, nei media, nella pianificazione e nella creatività".
Barbara Falcomer ha voluto riconoscere nelle aziende un forte desiderio di imparare, magari perché temi come sostenibilità e inclusività sono sia etici sia di business, ma ciò non toglie il fatto che i brand abbiamo il potere di cambiare le cose, sia dal punto di vista sociale, sia culturale.
"Le aziende stanno investendo tanto per creare strutture e condizioni che favoriscano le persone affette disabilità sul posto di lavoro. Stanno definendo sempre più progetti inerenti alle disabilità cognitive, un lavoro che richiede costanza, dedizione e trasparenza", ha concluso Falcomer.
Lorenzo Rocca