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Da ET Group e Fosbury Group nasce Hi5, player indipendente da 25 milioni di fatturato. I partner: "Riuniamo creatività, strategia, media, contenuti e dati con un approccio consulenziale integrato per garantire ai brand impatto ed efficacia"
In un panorama della comunicazione caratterizzato da concentrazioni e aggregazioni di multinazionali, c’è chi sceglie di prendere una direzione diversa. Parliamo di Hi5, nuovo big player che nasce dall’aggregazione di due gruppi indipendenti, ET Group e Fosbury Group, con l’obiettivo di riportare al centro un approccio consulenziale integrato e indipendente, in cui creatività, strategia e media, insieme a contenuti e dati, lavorano in sinergia.
Il Gruppo conta oltre 50 professionisti, 25 milioni di euro di fatturato consolidato e fa una promessa chiara: moltiplicare l’impatto e l’efficacia di ogni campagna. La sfida è puntare al futuro valorizzando le esperienze di successo del passato.
Le due realtà restano indipendenti, ma si presentano al mercato sotto un unico grande brand. Da un lato, Fosbury Group (The Media Lab, Fosbury Advertising, TML, OneDigit, Smalto), player nel media planning indipendente e nel performance marketing. Dall’altro, ET Group, polo creativo e strategico (Enfants Terribles, Hallelujah, ContentO), che realizza e produce idee dirompenti e riconoscibili su ogni canale, dall’ADV al digital. Due realtà che si distinguono per la capacità di fidelizzare i clienti: una client retention media di 8,2 anni.
Organizzato in team snelli e flessibili, Hi5 realizza progetti di comunicazione efficaci con misurazione nativa. Un modello innovativo che supera la logica dei silos verticali, nato dall’incontro tra due realtà presenti sul mercato da trent'anni e vent’anni che adottano un modello collaborativo per rispondere in modo più efficiente e incisivo alle nuove richieste dei clienti.

I cinque partner fondatori (da sinistra) Mizio Ratti, Valerio Franco, Claudio Bottini, Luigi Errico, Riccardo Quartesan mettono in campo 147 anni di esperienza complessiva e oltre 200 marchi gestiti.
Come spiegano ad ADVexpressTV i Managing Partner, Hi5 è l’unione di persone che si sono conosciute sul campo, hanno collaborato a progetti e scoperto affinità professionali e umane. Professionisti con esperienze diverse, uniti dalla stessa passione e dalla medesima visione. Prima colleghi, poi amici, infine soci. Non solo per obiettivi economici, ma per il piacere di costruire qualcosa in cui riconoscersi, riportando la comunicazione al ruolo consulenziale che le compete.
“Abbiamo deciso di unirci non per motivazioni finanziarie, come avviene nella maggior parte dei casi, ma perché condividiamo una visione comune di comunicazione e lo stesso desiderio di tornare a offrire una vera consulenza alle aziende assecondandone la richiesta di maggior attenzione e semplificazione delle logiche economiche” commenta Valerio Franco.
“Non c’è una struttura che ha inglobato l’altra - ribadisce Mizio Ratti -. Lavorando insieme abbiamo trovato una sintonia profonda. La nostra complementarità è autentica: Fosbury Group rappresenta il media, noi creatività e strategia, ma condividiamo l’idea che oggi si debba tornare ad offrire un ruolo consulenziale che tocchi tutte e tre le discipline, solo così è possibile garantire l’efficacia della comunicazione”.
In Hi5, creatività, strategia e media si alimentano reciprocamente
Una buona idea nasce già pronta per essere misurata. Una pianificazione media nasce già con dentro la creatività. Ciò che Hi5 pensa, produce e diffonde è progettato in modo integrato fin dall’inizio, per questo genera risultati concreti e misurabili. Perché essere indipendenti non significa piccoli. Significa non avere conflitti di interesse e garantire massima trasparenza ed efficacia dei budget. Significa muoversi con maggiore agilità rispetto ai grandi network, offrendo allo stesso tempo maggiore affidabilità "in risposta al mercato che chiede semplificazione dei processi e massimizzazione dei risultati" sottolineano i partner.
“Negli anni ’80 per questioni finanziarie ci fu una disgregazione tra creatività e media che oggi non ha più senso”, osserva Luigi Errico. “Noi le ricongiungiamo con un’integrazione vera, concreta, consapevoli che una buona idea oggi deve essere già pensata integrata per essere misurabile e perfettamente integrabile con la strategia e i media. Il nostro vantaggio competitivo sta proprio nella capacità di ragionare fin da subito tutti insieme, allo stesso tavolo e di offrire un progetto misurabile sia dal punto di vista creativo che media, dotato di impatto, coerenza, agilità e capacità di adattamento. E questa è una dote che non tutti possono vantare.” Riguardo al media planning indipendente, Errico precisa: "è il vero moltiplicatore dell’efficacia creativa. Oggi i dati e la performance non sono più opzionali, ma il cuore di ogni strategia di comunicazione vincente, che deve comunque poggiare su una creatività distintiva". Valerio Franco aggiunge: "Le idee dirompenti hanno bisogno di una pianificazione media altrettanto coraggiosa per esprimere tutto il loro potenziale."
Dal lato creativo, Mizio Ratti sottolinea: "In un mondo che corre frenetico verso l’omologazione, produrre idee originali, uniche per ogni brand e ogni segmento, è la chiave per vincere."
Riccardo Quartesan ribadisce l’importanza della produzione di contenuti: "Nell’era dell’Intelligenza Artificiale, l’execution nei contenuti diventa sempre più fondamentale. Ma alla base devono esserci idee distintive ed efficaci."
“Quello che portiamo in dote è la qualità delle persone” aggiunge Claudio Bottini. “Persone che hanno entusiasmo, esperienza e una forte etica del lavoro. Siamo convinti che in questo mestiere la qualità professionale debba andare di pari passo con quella personale, ed è questo che il cliente percepisce". Parlando dell'indipendenza del Gruppo il manager precisa: "Ci consente di essere più agili, trasparenti e di mettere sempre al primo posto i risultati dei nostri clienti. Le nostre capacità strategiche ci permettono di confezionare campagne su misura per ogni brand."
Hi5 punta anche su strumenti proprietari di misurazione, integrati con tecnologie di intelligenza artificiale
Come detto, il focus di Hi5 è l'efficacia, ovvero offrire ai clienti un sistema in grado di valutare i risultati delle campagne sia sul piano quantitativo sia qualitativo. “L’atomizzazione dei canali e dei touchpoint rende fondamentale un approccio strategico più alto”, spiega Bottini. “La tecnologia ci permette oggi di unire ciò che un tempo era difficile mettere insieme: la profondità qualitativa del contenuto e l’efficienza della distribuzione.”
“Oggi l’intelligenza artificiale consente di creare tutto, ma spesso a discapito della qualità e della coerenza”, osserva Riccardo Quartesan. “Quando invece lavori a stretto contatto con chi si occupa degli spazi mediatici, è come avere un foglio bianco di cui conosci esattamente la dimensione: puoi pensare in grande o essere più sintetico, ma sempre in modo funzionale. Questa è una differenza concreta e tangibile.”
Il network è già operativo e, nelle prossime settimane, saranno annunciate le prime campagne firmate Hi5. La presentazione ufficiale è prevista per novembre 2025: un’occasione per incontrare il team e scoprire da vicino filosofia e progetti del nuovo network.