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Omnicom registra una crescita organica del +3% nel Q2, punta a chiudere la fusione con IPG entro fine anno e si riorganizza con un’unica piattaforma operativa basata su dati, tecnologia e IA
“Nonostante la continua incertezza macroeconomica e geopolitica – ha dichiarato John Wren, Chairman and Chief Executive Officer di Omnicom –, Abbiamo registrato una solida crescita organica del fatturato del +3% in questo trimestre, dimostrando ancora una volta la resilienza e l'agilità della nostra attività. Il nostro continuo investimento in Omni, la nostra innovativa piattaforma operativa, sta generando risultati aziendali eccellenti per i clienti, migliorando al contempo l'efficienza operativa in tutta la nostra organizzazione”.
L’andamento dei ricavi per disciplina e per area
I ricavi nel secondo trimestre del 2025 sono aumentati di 161,8 milioni di dollari, pari al +4,2%, raggiungendo i 4 miliardi di dollari. La crescita dei ricavi a livello mondiale nel secondo trimestre del 2025 rispetto al secondo trimestre del 2024 è stata trainata da un aumento dei ricavi organici di 116,8 milioni di dollari, pari come detto al +3%. I ricavi da acquisizioni, al netto dei ricavi da cessioni, sono aumentati di 2,6 milioni di dollari, pari al +0,1%. L'impatto della conversione dei tassi di cambio ha aumentato i ricavi di 42,4 milioni di dollari, pari al +1,1%.
La crescita organica per disciplina nel secondo trimestre del 2025, rispetto al secondo trimestre del 2024, ha registrato un +8,2% per Media e Pubblicità, e un +5% per il Precision Marketing, che insieme rappresentano il 68% del fatturato totale. All'interno dell'unità Media & Advertising, il settore media ha registrato la performance migliore, mentre le agenzie pubblicitarie creative del gruppo sono rimaste pressoché invariate.
Negli altri settori, andamento positivo per l’Experiential Marketing (+2,9%) ed Execution & Support (+1,5%). La crescita totale è però parzialmente ridimensionata dai cali del -9,3% per le Relazioni Pubbliche, del -4,9% per la Sanità e del -16,9% per Branding e Retail.
Guardando ai risultati per regione, la crescita nel secondo trimestre del 2025, rispetto al secondo trimestre del 2024, è stata la seguente: +3% per gli Stati Uniti, +2,5% per i Mercati Euro e Altri Paesi Europei, +6,5% per l'Asia-Pacifico, +18,0% per l'America Latina, +2,4% per Altri Paesi del Nord America e +0,9% per Medio Oriente e Africa. Unico paese in discesa il Regno Unito, con un calo del -2,5%.
Sul lato delle uscite, Omnicom ha registrato nel primo semestre dell'anno quasi 89 milioni di dollari in "costi di riposizionamento", principalmente relativi a indennità di fine rapporto, oltre ad aver speso 66 milioni di dollari per i costi relativi alla proposta di acquisizione del Gruppo Interpublic.
Il punto sulla fusione Omnicom–IPG
Durante la consueta call con gli analisti finanziari successiva alla pubblicazione dei dati, Wren si è detto ottimista che la fusione con IPG si concluderà come previsto nella seconda metà dell’anno, osservando che 13 dei 18 paesi e regioni che richiedevano l'approvazione dell'operazione l'hanno già concessa, inclusa la Federal Trade Commission statunitense lo scorso giugno. Il CFO Phil Angelastro ha aggiunto manca ancora il benestare dell'Unione Europea ma non ha indicato gli altri mercati in cui l'approvazione è ancora in sospeso – eccezion fatta per il Regno Unito che potrebbe dare l'approvazione il 13 agosto o procedere alla "fase due" dell’indagine attualmente in corso.
Il feedback da clienti e dipendenti è molto positivo, ha ribadito Wren, parlando di grande entusiasmo per le opportunità che la nuova società porterà: Omnicom e IPG stanno lavorando con team dedicati e consulenti per garantire una chiusura efficace, mantenendo allo stesso tempo alto il livello di servizio ai clienti. Recenti acquisizioni come Under Armour, Bimbo Global e ASDA ne sono la prova.
Interrogato sull'impatto generale dei dazi imposti dal presidente Trump sulle attività di Omnicom, Wren ha affermato che è troppo presto per dirlo, ma che per ora li considera un ‘ostacolo’ che l'azienda e i suoi clienti supereranno.
Wren e Angelastro hanno poi illustrato la riorganizzazione interna che è stata avviata per rafforzare la strategia basata su dati e tecnologia, con l’integrazione delle risorse Omni, OmniAI, Artbot e Flywheel in un’unica piattaforma operativa. L’acquisizione di IPG rafforzerà ulteriormente questa piattaforma con Kinesso, Acxiom e Real ID.
GenAI come asset differenziante e leva competitiva
Uno degli ambiti in cui il binomio dati e tecnologia trova la sua massima espressione è quello relativo all’Intelligenza Artificiale, a proposito del quale è intervenuto il Chief Technology Officer di Omnicom, Paulo Juveienko, che ha definito l’IA uno dei principali vantaggi competitivi e differenzianti di Omnicom: “Abbiamo adottato strategicamente l’IA generativa fin dal 2022 – ha dichiarato –, inizialmente per attività come la creazione di contenuti, testi e insight sul pubblico, ottenendo subito miglioramenti nella produttività. Ora siamo invece passati all’implementazione di un framework agentico, che consente a più agenti IA di collaborare in modo integrato lungo l’intero ciclo di vita delle campagne. Questi agenti, alimentati da dati proprietari, permettono l’ottimizzazione continua di strategie e creatività, rendendo accessibili a tutti i team insight approfonditi sui consumatori”.
Omnicom, ha quindi proseguito Juveienko, sta anche codificando la propria competenza strategica in un sistema di IA scalabile, semplificando flussi di lavoro complessi che prima richiedevano molte risorse umane. Tra gli esempi indicati da Juveienko Focus group sintetici per l'ideazione, la creazione di contenuti personalizzati, i test pre-lancio e la valutazione di campagne e risorse; Motori multi-agente nel settore salute per adattare le campagne in tempo reale al variare delle condizioni di mercato; Agenti nel digital commerce per supportare il lancio di nuovi prodotti grazie all'emersione di informazioni utili da trend di vendita, dati di mercato e analisi della concorrenza.
Tommaso Ridolfi