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A-Tono porta un nuovo media nel punto cassa. DropPOS /RT trasforma l'obbligo normativo sui pagamenti in un'opportunità di comunicazione per brand e retailer
In un contesto in cui l’adeguamento normativo rischia di essere percepito come l’ennesimo vincolo tecnico e burocratico, A-Tono ribalta il paradigma: non solo compliance, ma evoluzione del punto vendita come nuovo canale di comunicazione. La presentazione ufficiale di DropPOS /RT, avvenuta ieri, ha mostrato con chiarezza come un dispositivo nato per rispondere a un obbligo di legge possa diventare un vero e proprio touchpoint strategico per la relazione con il cliente.
La soluzione di A-Tono, completamente hardware e proprietaria, è pronta per recepire quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2025, che dal 1° gennaio 2026 obbligherà esercenti e retailer a integrare tecnicamente POS e registratori di cassa per garantire la trasmissione sicura e tracciabile dei corrispettivi fiscali. Un passaggio epocale che, come emerso dalle domande rivolte al CEO Orazio Granato durante l’evento, non trova ancora piena consapevolezza nel mercato.
Eppure, la vera novità non sta solo nella tecnologia. DropPOS /RT non si limita a risolvere un problema tecnico, ma apre la strada a un nuovo modo di concepire il punto cassa. Non più solo luogo di pagamento, ma momento privilegiato di attenzione del consumatore in cui attivare meccanismi di fidelizzazione e promozione, sfruttando le potenzialità comunicative della tecnologia.
"Lo smartpos diventa, inoltre, un mezzo per comunicare e di relazionarsi con l’Utente in quanto è possibile personalizzare lo scontrino che diventa un touch point per comunicare promozioni, ad esempio, o proporre programmi di loyalty. Il pagamento si trasforma così in un punto di partenza per una relazione col cliente. La commercializzazione del nuovo strumento e dei servizi ancillari inizierà a ottobre su un panel di circa 1000 esercenti già conosciuti da A-Tono e, dall’anno nuovo, verrà esteso a tutto il territorio nazionale. I ricavi di A-Tono dall’iniziativa derivano da una fee sul noleggio dell’apparecchio (5 Euro a settimana) e dai pagamenti" ha dichiarato Orazio Granato, Ceo dell'agenzia, durante la presentazione di DropPOS /RT a Milano .
Il modello proposto da A-Tono non si fonda sulla vendita dell’hardware, considerato una commodity, ma sul valore aggiunto dei servizi integrati. I contenuti veicolati attraverso il terminale diventano parte di una strategia relazionale più ampia, in cui il pagamento è solo l’inizio. È qui che la soluzione si distingue nettamente dai player tradizionali: mentre gli altri partono dal dispositivo per poi connettere servizi esterni, A-Tono parte dal pagamento, gestisce tutta la filiera in modo verticale e fa del proprio dispositivo un media proprietario.
Questa visione trova concretezza anche nella modalità di distribuzione: il dispositivo non viene venduto ma noleggiato direttamente agli esercenti, alleggerendo il rischio per i concessionari, che ricevono una commissione sull’assistenza operativa. Un modello win-win che libera risorse commerciali e stimola l’adozione su larga scala.
Sicurezza, semplicità e italianità sono gli altri pilastri su cui poggia DropPOS /RT: il dispositivo è certificato, le memorie sono sigillate e non compromettibili, l’intero processo – dal POS all’acquiring – è sotto controllo diretto di A-Tono Payment Institute, vigilato da Banca d’Italia.
In un momento in cui molti vedono solo un obbligo normativo all’orizzonte, A-Tono trasforma il vincolo in opportunità, indicando una direzione nuova: trasformare ogni cassa in un media, ogni pagamento in un momento di relazione, ogni obbligo in leva di comunicazione.