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Al via la decima edizione di Scherzi a parte

Padrone di casa della trasmissione, presentata oggi a Cologno Monzese, sarà Claudio Amendola, affiancato da Valeria Marini e Cristina Chiabotto. In studio anche il duo comico Katia e Valeria e Alfonso Signorini. "Gli obiettivi d'ascolto sono in linea con la media della rete - ha dichiarato Massimo Donelli, direttore di Canale5 - , intorno al 22% di share".

Venerdì 19 gennaio, alle 21, su Canale 5 torna Scherzi a parte, 'la prima trasmissione che ha osato prendere in giro i vip' come l'ha definita Fatma Ruffini, ideatrice del programma, che ha presenziato la confernza stampa odierna insieme a Massimo Donelli (nella foto), direttore di Canale 5, e al cast.

"La televisione commerciale poggia sulle star e i grandi classici – ha esordito Massimo Donelli – e 'Scherzi a parte' è sicuramente uno di questi; quella che sta per partire, infatti, è la decima edizione di un programma che, negli anni, ha saputo costruire un patto fiduciario col suo pubblico ma che nello stesso tempo, ha avuto la capacità sistematica di rinnoversi e di innovare".

Numerose le novità previste per questa edizione, a cominciare dal cast: padrone di casa sarà Claudio Amendola, affiancato da Valeria Marini, reduce dalle acrobazie di 'Reality Circus', e dall'ex iena Cristina Chiabotto. "Cristina avrà un ruolo più istituzionale – ha dichiarato Amendola – mentre Valeria punterà sull'ironia cimentandosi in prove particolarmente 'estrose' e 'atletiche' , quasi da 'stuntman. Il mio obiettivo è quello di divertirmi – continua l'attore -, senza prendermi troppo sul serio".

L'inedito trio di conduttori sarà affiancato da Katia e Valeria, duo comico proveniente da Zelig, che avranno il ruolo di 'distrurbatrici', e il direttore di Chi Alfonso Signorini che, in ogni puntata, intervisterà uno degli ospiti presenti in studio. "La mia collaborazione con 'Scherzi a parte' è iniziata facendo il 'complice', appunto, per alcuni scherzi ai miei amici. Alcuni di loro non l'hanno presa bene: Paola Perego, ad esempio, dopo lo scherzo non mi ha rivolto la parola per due settimane, e anche Sabrina Ferilli e Albano ci sono rimasti molto male. Per quanto riguarda il mio ruolo in trasmissione, ho chiesto di poter andar in onda verso la fine della puntata, ad un ora relativamente tarda, per poter andare, come si suol dire, ' a briglia sciolta'".

Veri protagonisti del programma saranno però, come sempre, gli scherzi. Per l'edizione di quest'anno ne sono statai realizzati ottanta: andranno in onda sei scherzi a puntata, per 12 settimane di programmazione. "Non ci fermiamo mai – ha aggiunto la Ruffini - . Appena terminata un'edizione del programma, iniziamo a lavorare a quella successiva, continuando a realizzare scherzi per 'prendere di sorpresa' i vip, che, erroneamente, in quel periodo si sentono più 'tranquilli'. In ogni caso, non mancano le difficoltà. Circa tre scherzi su dieci, infatti, non riescono perché la vittima si accorge della beffa o perché non risultano divertenti. Spesso, poi, è difficile ottenere la liberatoria per mandare in onda i filmati. Pierluigi Collina, ad esempio, nonostante la nostra insistenza, non ha voluto firmare. Ci dispiace molto, perché era uno scherzo davvero ben riuscito".

'Molti degli scherzi che abbiano realizzato per questa edizione sono stati 'profetici' – continua Donelli - , nel senso che hanno anticipato temi che, mesi dopo, sono finiti sulle prime pagine dei giornali. Lo scherzo ad Albano, ad esempio, si basa su delle finte 'foto-ricatto', quello ai danni di Roberta Capua sull'occupazione abusiva del suo appartamento mentre quello subito da Luca Toni, realizzato prima della sua partenza per i Mondiali, sulle intercettazioni telefoniche. Tra le vittime dei nostri scherzi, poi, c'è Anna Tatangelo, recentemente protagonista delle cronache rosa per la sua storia d'amore con il cantante Gigi D'Alessio".

Novità anche per quanto riguarda lo studio. Finita 'l'era dei gavettoni', gli ospiti saranno invitati a sottoporsi ad alcune prove, che saranno spiegate loro da Valeria Marini. Per quanto concerne, invece, gli obiettivi d'ascolto, Donelli si è limitatao a dire che sono in linea con la media della rete, intorno al 22% di share.

Gli ultimi risultati di Canale5

Il direttore di Canale 5, a margine della conferenza, ha poi sottolineato l'ottimo risultato ottenuto ieri sera dalla trasmissione Matrix, dedicata al delitto di Erba, in cui hanno perso la vita Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, sua madre Paola Galli e la sua vicina di casa Valeria Cherubini. Enrico Mentana ha ospitato Azouz Marzouk, marito di Raffaella, che inizialmente era stato indicato come l'esecutore del delitto, poi 'attribuito' a Rosa Bazzi e Olindo Romano. "Il grande ascolto registrato da Matrix è indicativo del forte bisogno di verità che c'è tra la gente. Riguardo ad Azouz, trovo molto grave che non siano stati presi provvedimenti contro chi, inizalmente, lo aveva indicato come un assassino. Da giornalista posso dire che qualsiasi informazione, prima di essere pubblicata, va verificata; a volte, bisognerebbe ricominciare a usare il condizionale'.

Tra i programmi 'in partenza' anche il Grande Fratello, al via giovedì 18 gennaio. "Siamo molto felici di essere arrivati alla settima edizione senza violare, come è invece accaduto per altri reality, lo spirito originale del programma, che rimane fedele a se stesso. Come ogni anno, cercheremo di entrare educatamente nelle case degli itliani, facendo sempre attenzione agli imprevisti che, durante una diretta, possono sempre capitare'.

Mediaset, Sky e Auditel

Un'ultima battuta riguarda la sentenza con cui la Corte d'Appello di Milano ha annullato l'inibitoria con la quale, dall'aprile 2005, a seguito di un ricorso di Sitcom, era stata vietata la pubblicazione dei dati di ascolto delle singole emittenti satellitari e che quindi renderà possibile, a breve, la pubblicazione dei dati d'ascolto delle singole emittenti. 'Siamo l'unico, grande polo televisivo completamente gratuito rimasto in Italia – ha concluso Donelli - . Rai e Sky, infatti, oltre agli introiti derivanti dalla pubblicità, possono contare, rispettivamente, sul canone e sugli abbonamenti. La Rai dovrebbe fare servizio pubblico senza preoccuparsi degli ascolti, ma spesso si comporta come una televisione commerciale. Sky, dal canto suo, dovrebbe basarsi unicamente sulle sottoscrizioni degli abbonamenti, invece è anche ' a caccia di pubblicità' e cerca di competere col target commerciale di Mediaset, che va dai 14 ai 54 anni. Sicuramente, sarà interessante per gli inserzionisti pubblicitari poter misurare la forza di ogni singolo canale Sky. Per quanto ci riguarda, siamo molto tranquilli, perché, a livello di ascolto, c'è ancora un'enorme distanza tra Mediaset e i canali satellitari. Posso comunque dire che sono totalmente favorevole ad avere la più totale trasparenza, perché, senza dubbio conviene a tutti".

Francesca Noemi De Pasquale