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Antonio Ricci:"In tv programmi beceri per inseguire il target over 60"

La presentazione della nuova stagione di Striscia la Notizia, organizzata oggi a Milano, è stata per il patron Antonio Ricci l'occasione di dire la sua su (quasi) tutti i temi d'attualità del panorama televisivo italiano. Da Auditel al nuovo direttore di Canale 5, dal futuro di Cultura Moderna, a quello dei reality.

La presentazione della nuova stagione di Striscia la Notizia, organizzata oggi a Milano con la partecipazione di Antonio Ricci, Ezio Greggio, Michelle Hunziker e delle veline Melissa SattaThais Wiggers, è stata occasione, per il patron, di dire la sua su (quasi) tutti i temi d'attualità del panorama televisivo italiano, da Auditel al nuovo direttore di Canale 5, dal futuro di Cultura Moderna, a quello dei reality, senza dimenticare, naturalmente, il tema del giorno.

Striscia la Notizia il 25 settembre alle ore 20.30 inaugura la diciannovesima edizione all'insegna della continuità. Confermata la formula, con il monologo iniziale di Ezio Greggio, Tapiri, Gongoli, stacchetti musicali e la rivalità sceneggiata tra Michelle e le veline. Sostanzialmente confermato il cast, con l'arrivo di qualche nuovo inviato a partire dai prossimi mesi.

Ballantini farà Vittorio Emanuele, Laudadio si trasformerà nel nuovo, petulante, personaggio del 'cicalone'. Il turnover dei conduttori, già prestabilito, vedrà Ezio e Michelle fino a metà stagione. Poi i collaudati Ezio Greggio e Enzo Iachetti, per finire con Ficarra e Picone.

Antonio Ricci 1/Concorrenza e obiettivi: "L'avversario è sempre in casa"

"Il nostro avversario non è mai stato Affari Tuoi, ma Italia1, che con i suoi programmi ci ha eroso pubblico. La guerra è sempre in casa, e non bisogna dimenticare che a un direttore di rete per far carriera conviene sparare sul collega antagonista, di cui conosce tutto e a cui potrebbe soffiare il posto. L'avversario di Insinna (nuovo conduttore di Affari tuoi ndr) è Il mercante in fiera, perchè il quiz si scontra con il quiz. Per noi considerare Bonolis come avversario è stata un'illusione, perchè Striscia si rivolge a un pubblico diverso".

Per quanto riguarda gli obiettivi della trasmissione, Ricci ha aggiunto: "Continuare a fare grandi numeri è sempre più difficile, con le satellitari e gli altri media che lentamente erodono pubblico. Io spero, in ogni caso, di continuare a fare una trasmissione che piaccia al pubblico".

Antonio Ricci 2/ Auditel e gara degli ascolti: "Rai e Medaset concinuano a rincorrere i grandi numeri con prodotti beceri"

"Il fatto che i telefilm comincino a vincere le prime serate è il primo segno della deriva. Il chiacchericcio, il nulla, l'improvvisazione dei reality sta stufando. Ci vuole un percorso, una sceneggiatura, un lavoro pensato che alla fine non lasci con un pugno di mosche. Alla tv di flusso deve essere accostata una tv d'autore, con contenuti validi.

Auditel, del resto, non aiuta, perchè butta fuoco su prodotti immediati, di pancia, che facciano massa. Le Lecciso, senza la bolla di Auditel, non esisterebbero, e la tv non cambierà se non si comincia a pensare in maniera più specifica al target 16-64, e non solo agli over 65. Rai e Mediaset, invece, continuano a inseguire le fasce alte d'età, che garantiscono i grandi numeri, con i prodotti più beceri. Il sistema di rilevazione, inoltre, è vecchio di per sé, e i risultati sono virtuali e viziati.

Sebbene la qualità non te la chiede mai nessuno, ad ogni modo, io penso comunque che una tv meno sguaiata e spaccona è possibile, anche per una sorta di selezione naturale. Tra reality, per esempio, si arriverà al punto in cui non potranno fare altro che controprogrammarsi, e quel momento sarà la loro fine. Ci siamo quasi".

Antoio Ricci 3/ Cultura moderna: "Non ci è mai stato chiesto di fare il preserale"

"Il programma Cultura moderna è nato dalla volontà di difenderci attaccando. Il problema di buttarsi nel mare dei quiz senza fare qualcosa di già visto, è stato risolto con una soluzione parodistica. I concorrenti sono veramente dei figuranti e il premio è fisso, senza trucchi per mantenere alta la suspance. Il presupposto è che in tv è impossibile fare cultura, perchè la tv è un monologo, non un dialogo, e perchè lo spettatore non pensa, ma vede. Il successo del programma, io credo, è dato da un giusto mix tra presa in giro feroce e struttura molto forte".

E per quanto riguarda una presunta richiesta di spostamento d'orario, Ricci ha aggiunto: "Non ci hanno mai chiesto di fare il preserale al posto di Amadeus, anche se Cultura moderna si presta per quel tipo di fascia oraria. Questo tipo di evoluzione del programma potrà accadere, forse a gennaio. Intanto abbiamo già registrato cinque puntate per la domenica".

Antonio Ricci 4/ Il nuovo direttore di Canale 5, Massimo Donelli: "Sarà un Gattuso dell'etere"

"Conosco poco il nuovo direttore. So che è una persona molto appassionata e difenderà i nostri prodotti. Sarà un roccioso difensore, un Gattuso dell'etere. Donelli inoltre arriva da 'Tv Sorrisi e Canzoni', questo significa che un'infarinatura sui programmi tv ce l'ha.

La forza di Mediaset, ad ogni modo, è nella qualità e nella voglia delle persone che tutti i giorni lavorano negli studi, dei produttori, dei direttori di produzione, a anche dell'ufficio legale. Se qualcuno arriva pensando di essere una star, e non ha le basi, non funzionerà.

Matteo Vitali