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Rai Due riparte da 'Quelli che il calcio e...'

Presentata oggi a Milano la 'nuova' trasmissione, in onda a partire da domenica prossima. Il direttore Antonio Marano, presente alla conferenza, ha parlato degli obiettivi di rete: "Il 14% in prime time sarebbe un risultato superiore alle attese. Sicuramente, però, alcuni programmi registreranno share decisamente superiori".

Eccoli qui "Quelli che il calcio e...", alla sesta volta della conduzione Ventura-Gnocchi (la trasmissione è nata 14 anni fa). La prima puntata della stagione va in onda domenica prossima, alle 14.30, su Rai Due. Il programma è nuovo, hanno assicurato oggi Simona Ventura, Gene Gnocchi, insieme al direttore di rete Antonio Marano, Max Giusti e Lucia Ocone , durante la presentazione tenuta al Westin Palace di Milano.

Innanzitutto il via è anticipato, di una settimana, rispetto a quello del campionato, a conferma che la trasmissione, al cui titolo storico si è aggiunta una 'fantomatica' 'e...', si vuole ancor più emancipare rispetto all'anno scorso, quando dovette superare lo shock dei 'diritti perduti', dal quell'arma a doppio taglio che è il calcio 'in diretta'. Non si parli di trasmissione sportiva dunque, ma piuttosto di magazine, o talk show, in cui il calcio, assicura Simona, avrà comunque uno spazio importante, con una finestra ogni dieci minuti curata da Giampiero Galeazzi.

Intorno al pallone, però, anche politica, con giovani parlamentari come ospiti ricorrenti, attualità, costume, cultura, servizi, interviste e scoop giornalistici. "Una delle differenze rispetto all'anno scorso – ha spiegato la Ventura – è che non ci sarà la comunicazione in diretta del 'gol', con conseguenti commenti. Finalmente si potrà condurre un'intervista dall'inizio alla fine, senza interruzioni stile 'coitus interruptus' ".

'Quelli che il calcio e...' , dunque, sarà sulla notizia, con attenzione alla quotidianità, all'attualità, senza scalette o temi predefiniti. Il tutto, naturalmente, con quel pizzico di ironia e sarcasmo assicurato dal trio Gene, Giusti, Ocone.

Avvicinato da ADVexpress, il produttore esecutivo Alberto Manca ha spiegato che "la realizzazione di questa edizione di 'Quelli che il calcio e...' ha comportato un significativo sforzo editoriale e produttivo, per riuscire a parlare, in maniera competente e approfondita, di calcio 'senza il calcio', ma anche di tutti gli altri temi d'attualità che verranno coperti dalla nuova versione del programma".

I blocchi pubblicitari all'interno della trasmissione, ha spiegato il produttore esecutivo, saranno, come l'anno scorso, 2 o 3, oltre a un'altrettanto numero di telepromozioni.

Marano a 360°

I temi su cui si è espresso il direttore di Rai Due, intervistato a margine della conferenza, sono stati diversi. Partendo dall'argomento del giorno, 'Quelli che il calcio e...', Marano ha detto di confidare in una squadra di artisti e autori consolidata e di essere entusiasta della nuova formula della trasmissione, in cui il calcio non sarà l'unico punto di riferimento. Gli obiettivi, presumibilmente, sono in linea con quelli dell'anno scorso.

Per quanto riguarda il futuro palinsesto della rete, il direttore ha spiegato "Se volessi fare solo ascolti, saprei come fare. Ma la mia più grande soddisfazione è poter lanciare nuovi prodotti di qualità e, mi auguro, di successo. Tra le novità in arrivo, sono molto soddisfatto di Wild West , il reality condotto da Alba Parietti.

In merito agli obiettivi d'ascolto della rete, Marano ha spiegato che "Il 14% in prime time sarebbe un risultato superiore alle attese. Mantenere una media così alta sull'intera fascia è difficile. Sicuramente, però, alcuni programmi come L'Isola dei Famosi, Che Tempo che Fa e Anno Zero di Santoro registreranno percentuali anche decisamente superiori". "In tutta sincerità – ha continuato Cappon – devo dire che il palinsesto di quest'anno è stato realizzato con non poche difficoltà economiche e organizzative. Temo che la rete sia un po' debole a partire da dicembre, quando non avremo più prime serate forti".

Tema caldo in questi giorni in casa Rai, è il prossimo giro di poltrone, con voci che danno Gianni Riotta come prossimo direttore del Tg1 e Clemente Mimmun a capo Rai Sport, Givanni Minoli alla direzione di Rai3 con Paolo Ruffini  'ceduto' a Rai1. All'opposizione, rimarrebbe prorpio Rai Due, con un probabile passaggio di direzione del Tg da An (Mazza) a Forza Italia (Del Noce).

"Quello che mi dispiacerebbe – ha affermato Marano – è interrompere prematuramente un lavoro che mi pare ben fatto, e che comincia a dare i primi frutti. Basti pensare che Rai Due, superate Rai Tre e Rete4, è tornata ad essere la terza rete del paese. Per quanto mi riguarda, credo che il mio futuro rimanga legato a 'mamma Rai', non ho mai incontrato Piersilvio, nonostante giri la voce che il mio lavoro sia particolarmente apprezzato da quelli del Biscione".

Nessun riferimento diretto, quindi, da parte di Marano, al suo più o meno probabile sollevamento della carica di direttore, se non chè, al termine della conferenza, avvicinandosi ai giornalisti ha chiesto una sigaretta, sospirando: "Era un bel po' di tempo che non ne accendevo una...". Nervoso?

Il marchio Ventura

Energetica e frizzante come sempre, Simona Ventura ha parlato con entusiasmo delle novità di "Quelli che il calcio e..." definendo questo l'anno zero del calcio italiano e, perchè no, l'anno zero della trasmissione 'rivisitata'.

Sul suo 'nuovo' rapporto con Aegis Media, che da luglio cura l'immagine e la comunicazione della conduttrice, la Ventura ha detto di essere "molto soddisfatta del lavoro svolto fin'ora. C'è uno staff che si occupa di studiare le migliori strade da percorrere in campo professionale. Sono un marchio, e desidero che il mio nome e la mia immagine vengano sviluppate in questo senso. Tra le novità in arrivo, ad ogni modo, ci sarà probabilmente un programma radiofonico".

Matteo Vitali