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Telecom Italia: nei primi nove mesi utile netto di 2.376 mln di euro
Il Cda di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza di Guido Rossi, ha esaminato ed approvato la relazione del Gruppo al 30 settembre 2006. I primi nove mesi del 2006 registrano un calo di 249 mln rispetto allo stesso periodo del 2005. I ricavi crescono del 5,2% . + 5,8%i ricavi del comparto Internet, pari a 1.123 mln di euro. Confermato l'obiettivo strategico di puntare sulla convergenza.
Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia, riunitosi oggi sotto la presidenza
del Prof. Guido Rossi (nella foto), ha esaminato ed
approvato la relazione del Gruppo al 30 settembre 2006.
Telecom Italia ha chiuso i primi nove mesi del 2006 con un utile netto consolidato di 2.376 milioni di euro, in calo di 249 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2005 (2.625 mln). Al netto delle attività dimesse nel corso del 2005 e del 2006 - spiega una nota del gruppo - l'utile netto al 30 settembre 2006 crescerebbe del 12% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (+247 mln).
I ricavi dei primi nove mesi del 2006 ammontano a 23.104 milioni di euro con un incremento del 5,2% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (21.958 milioni di euro). Escludendo l'effetto della variazione dei cambi e della variazione del perimetro di consolidamento, la crescita organica risulta pari al 3,0% (+677 milioni di euro). Escludendo invece l'effetto negativo derivante dai tagli delle tariffe di terminazione in Italia, pari a 360 milioni di euro, la crescita dei ricavi sarebbe del 4,6%. Nel 3° trimestre 2006 i ricavi sono pari a 7.769 milioni di euro e registrano un incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2005 (7.430 milioni di euro). Escludendo l'effetto dei cambi, dovuto principalmente alle società brasiliane, e la variazione del perimetro di consolidamento, la crescita organica è del 3,8%.
Nel solo terzo trimestre il risultato netto consolidato è pari a 880 milioni (+3,5%). I ricavi dei primi nove mesi dell'anno ammontano a 23.104 milioni, in crescita del 5,2% . Escludendo l'effetto della variazione dei cambi e della variazione del perimetro di consolidamento, la crescita organica risulta pari al 3% (+677 mln). Escludendo invece - si legge nella nota - l'effetto negativo derivante dai tagli delle tariffe di terminazione in Italia, pari a 360 milioni, la crescita dei ricavi sarebbe del 4,6% .
Nel terzo trimestre i ricavi sono pari a 7.769 milioni (+4,6%). L'Ebitda è pari a 9.786 milioni e registra un incremento dello 0,8% rispetto ai primi nove mesi del 2005. La crescita organica risulta pari all'1,1% (+103 mln). Escludendo l'effetto negativo derivante dai tagli delle tariffe di terminazione in Italia (-171 mln) l'Ebitda crescerebbe del 2,8%.
Nel terzo trimestre l'Ebitda, pari a 3.268 milioni, registra una crescita dell'1,5%. L'Ebit ammonta a 5.621 milioni con una variazione pari a -4,5% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (-267 mln). Tale risultato è influenzato dall'incremento degli ammortamenti (+472 mln) dovuto anche agli investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture di rete e di supporto al business. La variazione organica è negativa per 292 milioni (-4,9%). Nel terzo trimestre l'Ebit, pari a 1.820 milioni, registra una variazione del -4,7%.
Gli investimenti industriali dei primi nove mesi del 2006, pari a 3.299 milioni, aumentano rispetto ai primi nove mesi del 2005 di 97 milioni, riconducibili ai maggiori investimenti effettuati da Wireline e dal MobileDomestico relativi in particolare allo sviluppo di soluzioni a supporto dei nuovi servizi e allo sviluppo del Progetto Broadband Europeo, cui si contrappone la flessione della business unit Mobile Brasile. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2006 è pari a 39.504 milioni , in calo di 1.811 milioni rispetto al 30 giugno 2006 (41.315 mln) grazie alla generazione di cassa del terzo trimestre.
Eventi successivi al 30 settembre 2006. Cessione di Neuf Telecom. Relativamente alla cessione, da parte di Telecom Italia International N.V., della partecipazione in Neuf Télécom, avvenuta il 9 maggio 2006, si segnala che, come previsto dal contratto di cessione, la quotazione della società Neuf Télécom, avvenuta in data 25 ottobre 2006, dà diritto a Telecom Italia International N.V. ad un'integrazione di prezzo pari alla differenza tra quello di cessione ed il prezzo individuato in IPO: tale meccanismo di earn-out comporterà per il Gruppo Telecom Italia un ulteriore incasso pari a circa euro 38,5 milioni.
Riorganizzazione del Gruppo. In data 25 ottobre 2006 il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha esaminato le linee strategiche di riorganizzazione a seguito delle delibere dell'11 settembre 2006.
Il Consiglio di Amministrazione ha ribadito che le decisioni assunte l'11 settembre rappresentano l'evoluzione dell'integrazione, avviata due anni fa, delle attività di telefonia fissa e mobile, che hanno portato risparmi dei costi pari ad oltre euro 1 miliardo nel 2005 e nel primo semestre 2006. Risulta confermato l'obiettivo strategico di puntare sulla convergenza fra telecomunicazioni fisse, mobili, Internet a banda larga e contenuti media garantendo, con la riorganizzazione, l'opportuna flessibilità operativa senza rinunciare ai benefici conseguiti con l'integrazione fisso-mobile e con l'intenzione di cogliere, in pieno accordo con l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, tutte le opportunità offerte dal mercato.
La Società ha intenzione di avviare un'importante trasformazione delle reti di accesso in network di nuova generazione, in grado tra l'altro di trasmettere programmi televisivi ad alta definizione, film, musica, video, e di fornire servizi ICT alle imprese e servizi di pubblica utilità (telemedicina, infomobilità, ecc.). Tale nuovo network sarà realizzato anche attraverso la separazione da Telecom Italia della rete d'accesso, secondo un modello che sarà concordato insieme all'Autorità.
I Risultati delle Business Unit. I dati relativi ai primi nove mesi del 2006 di Telecom Italia Media sono stati riportati nel comunicato stampa diramato in data odierna a valle del Consiglio di Amministrazione che li ha approvati.
Wireline. I ricavi, pari a 13.295 milioni di euro, registrano un incremento dello 0,7% rispetto ai primi nove mesi del 2005 (+95 milioni di euro); a livello organico, a parità di area di consolidamento ed escludendo l'effetto delle variazioni del cambio, i ricavi sono sostanzialmente allineati ai primi nove mesi del 2005 (+5 milioni di euro). Tale risultato, che risente dell'impatto derivante dal taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile avvenuto a partire dal secondo semestre del 2005 e del processo di migrazione del traffico voce da fisso a mobile, è sostenuto dal trend di crescita del mercato Broadband in Italia e negli altri Paesi europei. Escludendo l'effetto negativo derivante dal taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile, la crescita organica dei ricavi sarebbe stata dell'1,0%.
Il settore core della fonia registra ricavi per 7.052 milioni di euro (-7,4% rispetto allo stesso periodo del 2005). Il comparto è caratterizzato dalla diminuzione dei ricavi da traffico che risentono sia della riduzione dei prezzi di terminazione fisso-mobile (pari a circa 128 milioni di euro), sia della migrazione verso la telefonia mobile. Inoltre i ricavi dei servizi a valore aggiunto (VAS) del settore della fonia registrano un calo di 26 milioni di euro a seguito della nuova regolamentazione del mercato dei servizi 12xy (-63 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2005).
I ricavi del comparto Internet, pari a 1.123 milioni di euro, registrano un incremento del 5,8% rispetto ai primi nove mesi del 2005 grazie alla crescita dei ricavi del Broadband (+12,4% rispetto allo stesso periodo del 2005). Il portafoglio delle linee Broadband di Wireline in Italia è pari, a fine settembre 2006, a oltre 6,5 milioni di accessi (+750 mila rispetto a fine 2005), di cui 5,38 milioni retail (+565 mila rispetto a Dicembre 2005). Considerando inoltre 1,7 milioni di accessi Broadband in Francia, Germania (esclusi quelli di AOL Germany) e Olanda (in totale +405 mila rispetto a fine 2005) il portafoglio complessivo di Wireline in Europa raggiunge a fine settembre gli 8,2 milioni di accessi Broadband. Con i clienti acquisiti dall'operazione AOL Germany, il cui closing è previsto nel primo trimestre 2007, il Gruppo Telecom Italia raggiungerà i 9,3 milioni di accessi totali. Nel solo segmento retail, per effetto di questa acquisizione, Telecom Italia diventerà così, insieme a France Telecom, il primo operatore a banda larga in Europa con 8,2 milioni di clienti.