Premi
Interactive Media Awards: Vanity Fair.it vince il premio come migliore sito Entertainment
Tra i 92 siti candidati, in base a rigorosi criteri e ad una scala di valutazione che oscilla tra zero e cinquecento punti, la giuria d'eccellenza ha effettuato un’analisi accurata dei siti web, suddivisi per settore e valutati su cinque aspetti: design, content, feature functionality, usability, standards compliance & cross-browser compatibility.
VanityFair.it, che raggiunge oltre 6.4 milioni di utenti unici (dato censuario Webtrekk - Giugno 2014), si è aggiudicato, giovedì 24 luglio, l’Interactive Media Awards (IMA) per la categoria Entertainment.
Tra i 92 siti candidati, in base a rigorosi criteri e ad una scala di valutazione che oscilla tra zero e cinquecento punti, la giuria d'eccellenza ha effettuato un’analisi accurata dei siti web, suddivisi per settore e valutati su cinque aspetti: design, content, feature functionality, usability, standards compliance & cross-browser compatibility.
Con un punteggio complessivo di 461, VanityFair.it ha superato il complesso processo di analisi dei giudici. Un successo confermato dai dati censuari: nel mese di giugno sono stati oltre 6.4 milioni gli utenti unici che hanno visitato la piattaforma, con più di 115 milioni di pagine viste (dato censuario Webtrekk - Giugno 2014).
“Questo nuovo riconoscimento arriva nel momento di massima crescita del sito e testimonia la straordinaria collaborazione tra la redazione e digital team. Siamo convinti che il viaggio di Vanityfair.it sia appena iniziato", così Marco Formento, Senior Vice President Digital di Condé Nast.
L’IMA è tra le cinque competizioni più importanti a livello internazionale - insieme, per esempio, ai Lovie Awards vinti l’anno scorso con l’interactive replica di Wired Italia - che riconosce e premia l’eccellenza nel web design, nel marketing e nell’innovazione digitale. Il premio è il massimo riconoscimento conferito dall’Interactive Media Council - società non profit leader del settore - e viene assegnato ai migliori siti al mondo nelle rispettive categorie con l’obiettivo di promuovere l'adozione di standard di eccellenza.
La giuria è formata da leader e esperti in tutti i campi del web, come website design, application development, usability engineering, privacy protection, e-commerce security, accessibility, standards, advertising, publishing, e corporate communications.
MF
Tra i 92 siti candidati, in base a rigorosi criteri e ad una scala di valutazione che oscilla tra zero e cinquecento punti, la giuria d'eccellenza ha effettuato un’analisi accurata dei siti web, suddivisi per settore e valutati su cinque aspetti: design, content, feature functionality, usability, standards compliance & cross-browser compatibility.
Con un punteggio complessivo di 461, VanityFair.it ha superato il complesso processo di analisi dei giudici. Un successo confermato dai dati censuari: nel mese di giugno sono stati oltre 6.4 milioni gli utenti unici che hanno visitato la piattaforma, con più di 115 milioni di pagine viste (dato censuario Webtrekk - Giugno 2014).
“Questo nuovo riconoscimento arriva nel momento di massima crescita del sito e testimonia la straordinaria collaborazione tra la redazione e digital team. Siamo convinti che il viaggio di Vanityfair.it sia appena iniziato", così Marco Formento, Senior Vice President Digital di Condé Nast.
L’IMA è tra le cinque competizioni più importanti a livello internazionale - insieme, per esempio, ai Lovie Awards vinti l’anno scorso con l’interactive replica di Wired Italia - che riconosce e premia l’eccellenza nel web design, nel marketing e nell’innovazione digitale. Il premio è il massimo riconoscimento conferito dall’Interactive Media Council - società non profit leader del settore - e viene assegnato ai migliori siti al mondo nelle rispettive categorie con l’obiettivo di promuovere l'adozione di standard di eccellenza.
La giuria è formata da leader e esperti in tutti i campi del web, come website design, application development, usability engineering, privacy protection, e-commerce security, accessibility, standards, advertising, publishing, e corporate communications.
MF