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Proclamati i vincitori del premio 'Parola d'Impresa'. Sassoli (Upa) alle PMI: per comunicazioni strategiche servono professionisti e messaggi duraturi

La comunicazione è strumento di crescita e le PMI dovrebbero rivolgersi ai professionisti per ottenere valore aggiunto e costruire credibilità; e comunicare non solo il prodotto ma anche valori, attenzione a dipendenti e sostenibilità. Questo il consiglio del presidente dell'Upa Lorenzo Sassoli de Bianchi intervenuto alla premiazione del miglior progetto pubblicitario su carta stampata e/o web per le PMI organizzato da Piccola Industria Confindustria UPA - Utenti Pubblicità Associati, con il sostegno del Sole 24 Ore.  Il primo premio va alla campagna “Change to lightness” diLimar, azienda di Costa di Mezzate, in provincia di Bergamo, specializzata nella produzione di caschi per il ciclismo. 
Si è svolta questo pomeriggio presso la sede del Sole 24 Ore la premiazione della prima edizione di 'Parola d’impresa', il premio al miglior progetto pubblicitario su carta stampata e/o web per le PMI organizzato da Piccola Industria Confindustria e UPA - Utenti Pubblicità Associati, con il sostegno del Sole 24 Ore e in collaborazione con “L’imprenditore”, la rivista mensile di Piccola Industria Confindustria.

Vincitrice del Premio Parola d’Impresa è Limar con la campagna “Change to lightness”, azienda di Costa di Mezzate, in provincia di Bergamo, specializzata nella produzione di caschi per il ciclismo. Il Secondo Premio Assoluto è andato a Di Leo Pietro con la campagna “Storia di Leo”, azienda di Matera attiva nel settore alimentare dei prodotti da forno.

Il Terzo Premio Assoluto è stato assegnato a B&T con la campagna “Dorelan: l’amore l’esperienza e la qualità”, azienda di Forlì specializzata nella produzione e commercializzazione di materassi, reti, guanciali e letti di design.

Ad aggiudicarsi, infine, il Quarto Premio Assoluto è stata Piave Maitex con la campagna “Tessiamo per il mondo” azienda di Feltre, in provincia di Belluno, specializzata nella produzione di tessuti elastici per l’abbigliamento.

I vincitori sono stati scelti da una Giuria d’Onore che ha visionato una short list di 29 campagne pubblicitarie, precedentemente selezionate da una Giuria Tecnica nell’ambito delle 114 campagne in gara.
Alle imprese vincitrici un budget media complessivo di 
500.000 euro, che sarà suddiviso pro quota e che sarà utilizzato per pianificare la propria campagna pubblicitaria sulle testate del Gruppo Sole 24 Ore.  (Nella foto i vincitori del Premio Parola d'Impresa 2013 da sinistra: Silvia Bergamaschi, Giampaolo Sperotto , Fausto Aquino , Pietro di Leo , Lorenzo Sassoli de Bianchi , Natale Santoni e Vincenzo Boccia).

Positivo il riscontro dell’iniziativa, riservata alle PMI associate a Confindustria, alla quale hanno partecipato in questa prima edizione oltre 90 aziende, prevalentemente dislocate “Abbiamo lanciato il “Premio Parola d’impresa” - spiega Vincenzo Boccia, Presidente Piccola Industria Confindustria - perché crediamo che la comunicazione pubblicitaria rappresenti una funzione aziendale di fondamentale importanza. Se vogliamo che le nostre piccole e medie imprese diventino protagoniste sui mercati, dobbiamo favorire la loro crescita a 360 gradi. Questo processo passa necessariamente attraverso un’identità aziendale forte, autorevole e riconoscibile. Con “Parola d’impresa” abbiamo voluto stimolare le nostre PMI in questa direzione e auspichiamo che sia solo il primo passo di una relazione sempre più consapevole con la comunicazione pubblicitaria. Un ringraziamento particolare va al Gruppo Sole 24 Ore che ha creduto da subito al progetto rendendo possibile la sua realizzazione”.

“L’investimento in comunicazione è la grande risorsa che le aziende hanno per crescere sia nel mercato italiano che in quello internazionale.” - ha detto il Presidente di UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi - È la leva che può muovere i consumi e contribuire alla ripresa economica. La piccola e media impresa, specialmente quella innovativa, deve imparare ad usarla in maniera anche strategica. Solo così ci potrà essere sviluppo e crescita". "Da imprenditore -ha spiegato Sassoli - consiglio a chi fa impresa di scegliere un posizionamento e un messaggio e di portarli avanti per anni, sedimentandoli, acquisendo così credibilità". " Non basta realizzare un catalogo e diffonderlo online per essere buoni comunicatori - ha aggiunto Sassoli - ma è veicolando i propri valori di marca, l'impegno verso i dipendenti, la sostenibilità, che si conquista nel tempo credibilità. Mai fare da soli, perchè per una buona comunicazione servono professionisti in grado di fornire alle imprese un vero valore aggiunto, affinche la comunicazione sia veramente uno strumento di crescita".

Riguardo al fatto che,  come osservato da Sebastiano Barisoni di Radio 24, coordinatore della chiacchierata tra Boccia e Sassoli, sulle reti televisive venga riservato poco spazio alle storie di imprenditoria italianae a chi fa impresa, il presidente dell'Upa osserva: "Credo sia un questione di poca sensibilità politica del Paese. In Italia manca il riconoscimento alle PMI che compongono il tessuto economico del Paese. Basti pensare che non c'è nessun imprenditore tra i quattro senatori a vita nominati qualche mese fa dal Presidente Napolitano". "Allo stesso modo - ha aggiunto Sassoli - lo Stato trascura le grandi multinazionali del digitale, i quattro faraoni di internet che fatturano nel nostro Paese ma non pagano imposte".


EC