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e20 n.118. La sostenibilità negli eventi. Nagel: "Tutte e tre le dimensioni ESG sono fondamentali"
L’ uomo è responsabile per una parte significativa del processo di cambiamento climatico. Si parla a pieno titolo di impatti e di impronta climatica che ciascuno di noi a livello personale e in forma aggregata, determina. L’imperativo è essere responsabili dei propri impatti e seguire una strada di riduzione degli stessi, anche per quanto riguarda gli eventi.
Per le imprese poi, essere socialmente responsabili e sostenibili non è solo un’opzione, è vitale per rimanere competitive, resilienti e rilevanti nel contesto socioeconomico attuale e futuro. Ambientale, economica e sociale sono le tre facce della sostenibilità. Tutte egualmente importanti se si desidera realizzare un evento in maniera responsabile.
A Erica Nagel, sustainability advisor e manager e fondatrice della Nagel sustainability - advisory & services il compito di fare il punto sullo stato dell’arte della sostenibilità negli eventi.
Cosa intendiamo con Eventi Sostenibili?
Parto dalla definizione mutuata da United Nations Environment Programme - Unep 2009 e dico: un evento è sostenibile quando è stato ideato, pianificato e realizzato in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare una eredità positiva alla comunità che lo ospita. Non basta considerare l’aspetto ambientale: è essenziale verificare anche gli aspetti sociali ed economici che possono rendere l’evento sostenibile.
Perché organizzare eventi sostenibili? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi per chi decide di rendere il proprio evento sostenibile?
Le ragioni per organizzare eventi sostenibilisono molteplici:
- Riduzione dell’impatto ambientale: gli eventi possono avere un impatto significativo sull’ambiente a causa del consumo di risorse, della produzione di rifiuti e delle emissioni di gas serra. Gli eventi progettati in maniera sostenibile consentono di ridurre questo impatto, adottando pratiche come il riciclo dei materiali, l’uso di energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni di carbonio.
- Risparmio economico: realizzare eventi sostenibili può portare a un risparmio economico attraverso l’ottimizzazione delle risorse, una riduzione dei costi di approvvigionamento e di trasporto e una riduzione dei costi energetici e dei rifiuti.
- Coinvolgimento delle comunità locali e valorizzazione del territorio: gli eventi che aiutano a coinvolgere e sensibilizzare la comunità locale sui temi della sostenibilità permettono anche di valorizzare il territorio spingendo l’utilizzo di prodotti locali e a ‘km zero’.
- Differenziazione e reputazione: gli eventi sostenibili possono distinguersi dalla concorrenza e migliorare la reputazione dell’organizzatore agli occhi dei partecipanti, dei partner e della comunità. Essi dimostrano un impegno verso la responsabilità sociale e ambientale, che può essere un fattore determinante nella scelta dei consumatori e degli sponsor.
Ambientale, economica e sociale sono le tre facce della sostenibilità. Può parlarcene? Quali risvolti per gli eventi?
L’attenzione che dobbiamo riservare a un evento, se lo vogliamo realizzare in maniera responsabile, è verso tutte e tre le dimensioni Esg. Oltre al già citato impatto sull’ambiente, è essenziale anche fare attenzione all’aspetto sociale che si riferisce all’impatto che l’evento ha sulle persone e sulle comunità coinvolte, nonché alle pratiche che promuovono il benessere e l’inclusione sociale.
È necessario assicurarsi che l’evento rispetti i diritti umani fondamentali, evitando pratiche discriminatorie o lesive dei diritti delle persone. Così come è importante che vengano rispettate le buone pratiche che governano i rapporti e le tutele lavorative di tutti gli attori in campo. E poi essenziale assicurarsi che l’evento fornisca un ambiente sicuro e inclusivo per tutti i partecipanti, verificandone l’accessibilità. Per quanto riguarda l’aspetto della Governance, farei attenzione, trai vari temi, alla gestione dei rischi e alla conformità normativa.
Quali sono gli step che mettete in atto per rendere gli eventi sostenibili?
Di seguito la ‘to do list’ di massima che uso come riferimento, facendomi supportare anche da partner certificati:
- Definire gli obiettivi sostenibili dell’evento (che devono integrarsi con agli obiettivi aziendali legati all’evento, ndr). Per es: la riduzione di emissioni di carbonio, l’uso di energie rinnovabili, la gestione dei rifiuti, il coinvolgimento delle comunità locali etc.
- Coinvolgere gli stakeholder: ingaggiare tutte le parti interessate all’evento, inclusi fornitori, sponsor e membri della comunità locale dove insisterà l’evento. Ascoltare preventivamente le loro opinioni e considerare le loro esigenze e preoccupazioni così da creare un evento sostenibile che risponda, il più possibile, alle aspettative di tutti.
- Coinvolgere partner certificati: attraverso l’organizzazione di eventi, le aziende presentano sé stesse, i propri valori e la loro competenza contribuendo a definire la propria immagine nei confronti degli stakeholder. Individuare e privilegiare i partner certificati Iso 20121 è una garanzia di maggior allineamento agli obiettivi di sostenibilità.
- Pianificare la logistica sostenibile: tenendo come riferimento il Global Destination Index-Gds Index 2023, possiamo individuare destinazioni di città considerate più sostenibili (ovviamente dovremo valutare anche l’accessibilità a queste mete, privilegiando la minimizzazione del trasporto aereo). Dovremo valutare l’uso efficiente dello spazio e l’ottimizzazione degli allestimenti, dei materiali delle attrezzature, e dei gadget. Importante poi la valutazione dell’uso energetico e delle fonti di approvvigionamento per ottimizzare l’illuminazione e il controllo della temperatura con lo scopo di ridurre le emissioni di carbonio, valutando di compensare le eventuali emissioni residue. Consideriamo e ottimizziamo il consumo idrico. Capitolo importante sono gli aspetti legati al sociale e alle tutele lavorative (comprendendo tutta la filiera) e le pratiche che tutelino la salute e sicurezza sul lavoro.
- Promuovere la riduzione dei rifiuti: dove possibile utilizzare materiali riciclati o riciclabili per la promozione dell’evento e per gli allestimenti, eliminare o ridurre l’uso della plastica monouso, fornire opzioni di riciclaggio e/o compostaggio per i rifiuti generati.
- Promuovere la sostenibilità alimentare: scegliere fornitori locali e privilegiare menù stagionali. Privilegiare opzioni che prevedono la riduzione del consumo di carne (la Fao stima che l’industria del cibo sia responsabile di un terzo delle emissioni globali di gas serra, mentre la maggior parte di queste emissioni, l’80% circa, può essere ricondotto alla produzione della carne e dei derivati animali, ndr).
- Misurare e monitorare l’impatto: utilizzare indicatori chiave di performance (Kpi) per misurare l’impatto ambientale e sociale dell’evento e monitorare costantemente i progressi verso gli obiettivi sostenibili e apportare eventuali aggiustamenti necessari.
- Comunicare i risultati: informare gli stakeholder dei risultati ottenuti nell’implementazione delle pratiche sostenibilidurante l’evento. Condividere storie di successo e best practices.
- Valutare l’efficacia in una ottica di miglioramento continuo: dopo l’evento è essenziale valutare criticamente l’efficacia o meno delle iniziative approntate e valutarne la centratura o lo scostamento rispetto agli obiettivi iniziali, così da individuare aree di miglioramento. Utilizzare i feedback degli stakeholder e dei partecipanti per pianificare eventi futuri ancora più sfidanti dal punto di vista della sostenibilità.
Quali sono le ultime tendenze relative alla sostenibilità?
Più che di tendenze, parlerei di tematiche che si stanno consolidando quali ad esempio, quelle legate alla protezione della biodiversità e all’adozione di pratiche che preservino gli ecosistemi naturali.
Anche le innovazioni tecnologiche stanno giocando un ruolo sempre più importante nel promuovere la sostenibilità. L’intelligenza artificiale, l’Internet of Things (IoT), la blockchain e la biotecnologia, possono essere utilizzate per migliorare l’efficienza, tracciare e monitorare l’impatto ambientale e sociale e sviluppare soluzioni sostenibili.
Last but not least, l’equità sociale e l’inclusione che vede le organizzazioni più rilevanti e resilienti, lavorare per promuovere attivamente politiche e pratiche che favoriscano la diversità, l’uguaglianza e l’equità.
Marina Bellantoni