Editoriale

Il Drago della comunicazione

La potenza degli interventi del nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi ieri al Senato si concentra in un'affermazione: “Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta”. Per farlo serve una mobilitazione generale, che offre agli stessi operatori della comunicazione e della event industry una grande opportunità di collaborazione per realizzare ad esempio, la complessa logistica, in termini di mobilitazione di materiali e persone, che la campagna di vaccinazione, necessita. Bisogna muoversi subito per trovare una interlocuzione immediata attraverso le personalità e le associazioni più rappresentative del settore.

Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta”. In questa affermazione si concentra la potenza degli interventi di Mario Draghi ieri al Senato. Parole che hanno spiazzato i molti che lo ritenevano interessato soltanto alle tematiche economico/finanziarie.

Oltre che un grande statista il nuovo presidente del Consiglio dimostra di essere anche un grande comunicatore. Dichiara di avere una visione a lungo termine non pensando soltanto all’oggi ma al futuro del paese come lo immaginiamo tra 30 anni. Il nuovo pianeta di cui parla si fonda sulla necessità di conciliare la salvaguardia ambientale con il progresso e il benessere sociale: “digitalizzazione, agricoltura, salute, energia, aerospazio, cloud computing, scuole ed educazione, protezione dei territori, biodiversità, riscaldamento globale ed effetto serra, sono diverse facce di una sfida poliedrica che vede al centro l’ecosistema in cui si svilupperanno tutte le azioni umane”.

Nel nuovo pianeta e nella nuova visione dell’Italia diventano centrali l’innovazione, la crescita sostenibile, la ricerca, la cultura, intesa come formazione e come nutrimento dello spirito, la parità di genere, la tutela dei lavoratori e delle nostre risorse più preziose come, ad esempio, il turismo.

Forma e contenuto, temi alti e attenzione ai problemi più concreti della realtà, aspirazioni a lungo termine e soluzioni per governare un presente dilaniata dalla pandemia.

E allora, archiviamo le Primule e usiamo le strutture esistenti, sostegni adeguati ai settori più penalizzati, riforme fiscali e della pubblica amministrazione. Contenuti e programmi che fanno appello a un valore ancora più importante, la consapevolezza di quanto oggi sia necessario uno sforzo eccezionale, che può essere compiuto soltanto grazie a un valore che abbiamo dimenticato da tempo, l’unità, che “non è un’opzione, l’unità è un dovere…guidato da ciò che sono certo ci unisce tutti: l’amore per l’Italia”.

Una chiamata alla mobilitazione generale per salvare il nostro paese, un appello che non può lasciare indifferenti, se non i cinici per partito preso. Si è trattato, quindi, di una grande lezione di comunicazione – rafforzata anche dal piccolo inciampo ‘tecnico’ davanti ai microfoni sancendo in maniera ancora più efficace la distanza del nuovo approccio Dragoniano rispetto alla politica di ieri – che offre agli stessi operatori della comunicazione e della event industry una grande opportunità di collaborazione per mantenere vivo il rapporto con le persone e per realizzare, ad esempio, la complessa logistica, in termini di mobilitazione di materiali e persone, che la campagna di vaccinazione, necessita. L’occasione non va sprecata ed è necessario muoversi subito per trovare una interlocuzione immediata attraverso le personalità e le associazioni più rappresentative del settore, ‘whatever it takes’

Salvatore Sagone