Editoriale
Stefano Gabbrielli (Enic): organizzare eventi in location culturali
Se una sede congressuale moderna è attrezzata al meglio per ospitare migliaia di partecipanti, molto spesso una sede ‘culturale’ non lo è, anzi, spesso fa sorgere problemi aggiuntivi. Ce ne parla Stefano Gabbrielli, Amministratore Unico Enic Meeting & Events.
Un nuovo intervento per la sezione di e20express 'La parola ai professionisti', che ospita articoli scritti dagli 'addetti al settore' del mondo degli eventi.
L'intenzione è quella di stabilire un dialogo sempre più diretto con le realtà che popolano questo mercato, mettendone in luce criticità e punti di forza, analizzando trend e proponendo spunti e soluzioni creative.
Oggi ospitiamo l'intervento di Stefano Gabbrielli, Amministratore Unico Enic Meeting & Events, sugli eventi realizzati in luoghi di cultura, e per questo difficilmente accessibli.
"Organizzare eventi in location culturali, specialmente all’estero, è un’esperienza intensa, che costituisce un nuovo livello di sfida per il PCO: è lì, lontano dal proprio territorio, che vengono fuori l’esperienza e la professionalità di un’agenzia.
Dall’arabeggiante Casa De Pilatos a Siviglia all’austera eleganza della National Gallery of Scotland di Edimburgo passando per la solennità della München Residenz di Monaco, per secoli il fulcro politico e culturale della Baviera; l’Obecni Dùm di Praga, capolavoro Art Nouveau; il Círculo de Bellas Artes di Madrid, cuore pulsante della ricca scena culturale madrileña: negli anni, questi e molti altri luoghi di immenso valore storico-culturale hanno accolto i nostri convegni.
Nata 46 anni fa, Enic è un PCO internazionale per vocazione e predilezione, e nazionale per un’inevitabile identità territoriale che ci lega all’Italia e a Firenze.
Ancor più che all’estero, organizzare eventi e congressi in patria spesso equivale a lavorare in luoghi di straordinario valore artistico, ma che, se utilizzati per ospitare un evento, possono causare non pochi problemi.
Se una sede congressuale moderna è attrezzata al meglio per ospitare migliaia di partecipanti, molto spesso una sede ‘culturale’ non lo è, anzi, spesso fa sorgere problemi aggiuntivi. I lumen emessi dalle luci; i decibel prodotti; il vapore emesso dal catering; un pavimento antico e non calpestabile: questi sono solo alcuni dei fattori da tenere in considerazione quando si organizza un evento in queste sedi.
Nonostante tutti questi ‘paletti’, la nostra esperienza e la nostra reputazione ci hanno permesso di organizzare eventi in luoghi decisamente esclusivi e difficilmente dati in concessione.
Alcuni tra gli esempi: un concerto del Maggio Musicale Fiorentino, diretto da Zubin Mehta per pochi fortunati membri di una grande compagnia assicurativa, che si è tenuto nella Sala Botticelli della Galleria degli Uffizi.
O ancora, per una delegazione di senatori stranieri riuniti a Firenze abbiamo organizzato la Cena di Gala nella splendida Sala Bianca di Palazzo Pitti, location che non veniva concessa per serate conviviali da 50 anni.
Un ulteriore esempio è fornito dalla cena conclusiva dell’EAGE 2008, (European Association of Geoscientists and Engineers), che Enic ha organizzato nella lussureggiante Villa Adriana, a Tivoli. In questo caso l’organizzazione, forse considerando che tra i 4.000 commensali fosse statisticamente impossibile a fine cena non trovarne qualcuno ‘barcollante’, ha allestito una specie di percorso guidato a prova di danno, limitato da piantane d’ottone e cordoni di velluto".
Stefano Gabbrielli, Amministratore Unico Enic Meeting & Events