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A STS Communication l'installazione e l'allestimento scenoluminoso degli schermi Led e la gestione grafica della scenografia del palco del Teatro Ariston per il 75esimo Festival di Sanremo

“È la prima volta per noi a Sanremo - commenta Alberto Azzola, Managing Director di STS - Dopo tanti progetti ambiziosi come spot in rotazione televisiva, tour internazionali, eventi politici e grandi convention, il Festival di Sanremo è una di quelle esperienze con cui, per chi fa il nostro mestiere, è fondamentale misurarsi almeno una volta nella vita”.

I led scenografici all’interno del “Glass Studio”, posizionato a pochi metri dal Teatro Ariston e al Casinò di Sanremo, da cui andranno in onda i programmi tv relativi alle dirette del festival. Ma, soprattutto, sul palco del Teatro, in totale integrazione con il lavoro dello scenografo Riccardo Bocchini e in perfetta sinergia con quello delle società che hanno realizzato l’impianto scenico.

Per questa 75^ edizione del Festival di Sanremo, a occuparsi dell’installazione, dell’allestimento scenoluminoso di tutti gli schermi LED e della gestione grafica della scenografia del palco del Teatro Ariston è STS COMMUNICATION, full production company nata negli 80 come società che forniva apparecchiature congressuali, della progettazione di eventi e di contenuti multimediali nel settore corporate, moda, fieristico, musicale, broadcast tv, speciale e sportivo.

È la prima volta per noi a Sanremo - commenta Alberto Azzola, Managing Director di STS - Dopo tanti progetti ambiziosi come spot in rotazione televisiva, tour internazionali, eventi politici e grandi convention, il Festival di Sanremo è una di quelle esperienze con cui, per chi fa il nostro mestiere, è fondamentale misurarsi almeno una volta nella vita”.

Ma quando e come comincia il lavoro di una realtà come STS Communication per il Festival di Sanremo?

Il lavoro della nostra Direzione Tecnica è iniziato più o meno a settembre dello scorso anno, a gara vinta: non appena ricevute le caratteristiche della scena da RAI si è potuto iniziare a lavorare sullo sviluppo nel dettaglio dei progetti per ogni singola area delle installazioni”.

È così, quindi, che nasce l’idea degli allestimenti, che coinvolgono il palcoscenico del Teatro Ariston e le altre location coinvolte e che comprendono circa 500 mq di schermi led di diverse tipologie (NETled, Crystal, LedMesh, Flexled), con caratteristiche tecniche differenti a seconda della funzione che svolgono, oltre a 265 monitor di diverse misure, dai più piccoli fino ai 100 pollici installati in più aree.

L’intero palco è un’unica rete video led di notevole impatto - prosegue Azzola - Al centro della scenografia abbiamo installato schermi appesi su sistemi motorizzati, in grado di muoversi indipendentemente durante le varie fasi dello spettacolo secondo gli input del regista. Anche per il tanto atteso momento in cui vengono svelate le classifiche si è optato per l’installazione di uno schermo mobile, con sistema a sipario motorizzato, composto da led di alto standard cinematografico, per consentire una visione delle immagini con maggiore profondità”.

Con il MeshLed, quindi la rete di puntini luminosi, e il led tipologia Crystal, la cui caratteristica principale è la trasparenza, sono stati realizzati i riempimenti delle sagome a sbalzo della scenografia, consentendo un’ulteriore importante valorizzazione di un impianto già notevole per forme e imponenza. Fa parte dell’impianto scenico centrale anche un altro tipo di schermo detto “scatola magica”, oltre che i grandi lampadari interamente ricoperti di led realizzati ad hoc per l’Ariston e gli schermi a pavimento, gestiti dalla regia luci per poter garantire ottimi risultati anche a livello di fotografia e illuminotecnica.

E anche componenti “nascosti”, di cui non si parla mai abbastanza ma che, in situazioni come queste, sono fondamentali: si tratta dei mediaserver, degli hardware e dei software, la cui installazione rende possibile la messa in onda e la coordinazione delle
immagini, delle grafiche e degli effetti luminosi.

L’esperienza ci ha insegnato ad affrontare ogni evento come serve, soprattutto quando si tratta di eventi su cui lavoriamo per la prima volta come Sanremo - conclude Azzola - Una delle cose più emozionanti del nostro lavoro? Vedere “all’opera” il risultato del lavoro del team tecnico: anche se l’approccio iniziale ai concept creativi è sempre più o meno simile, lo sviluppo di ogni progetto è unico. Per questo partire da un’idea, realizzarla e vedere come diventa, proprio come sta accadendo in questi giorni, dà sempre grande soddisfazione”.