Marketing
Il Camparino torna in Galleria. Firmato un accordo di sponsorizzazione di 5 anni
La storica insegna del bar Camparino torna in Galleria Vittorio Emanuele II, una Galleria che vuole diventare il 'biglietto da visita' di Milano in vista di Expo 2015. La location sarà utilizzata anche per eventi e per accogliere i clienti Campari a livello internazionale. Si partirà con l'inaugurazione a cura dell'agenzia MCM Comunicazione. Per il 2012, previsti i festeggiamenti per gli 80 anni di Campari Soda e il lancio di due nuovi prodotti.
Il Camparino, storico bar di Campari, torna in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. La reinterpretazione in chiave moderna della celebre insegna è firmata dal maestro Ugo Nespolo.

Oggi, alla conferenza stampa di presentazione del progetto, Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, e Franco D'Alfonso, Assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale hanno sottolineato l'importanza di questo luogo, situato in quella che vuole diventare il 'biglietto da visita' di Milano. "Desideriamo che la Galleria Vittorio Emanuele II diventi l'orgoglio di tutti i milanesi e una vetrina per Expo 2015, un luogo di ritrovo internazionale. Abbiamo già fatto la pavimentazione a tempi record, e anche il ritorno del Camparino è un passo importante nella storia della nostra città. Bisogna preservare le insegne storiche, di certo non vogliamo che la Galleria si trasformi in un mero Mall della moda".

Il Camparino, infatti, insieme alla moda e al design, è uno dei simboli della città di Milano e ha segnato l’inizio della tradizione dell’aperitivo.
“Siamo molto orgogliosi di poter ricominciare a chiamare Camparino il bar storico di Campari, meta per eccellenza dell’aperitivo a Milano e nel mondo - commenta Jean
Jacques Dubau, Managing Director Campari Italia -. Con questo progetto Campari ritorna nel luogo simbolo delle sue origini: un bar che ha visto nascere il mito dell’aperitivo come momento unico di convivialità e relazione sociale. Abbiamo firmato un accordo di sponsorizzazione di 5 anni, che prevede, oltre al nome del locale, parte dell'arredamento brandizzato, i bicchieri, e vario materiale di fornitura. Abbiamo lavorato al progetto per circa 6/7 mesi. L'aspetto più complicato è stato quello di studiare una presenza di Campari che fosse significativa ma allo stesso tempo non invadente e rispettosa della storicità del locale”.
Il Camparino vuole essere il luogo privilegiato per chi desidera immergersi in una vera e propria esperienza Campari, con uno sguardo al futuro, ma nel rispetto delle origini che hanno costruito la notorietà del marchio: un punto di incontro e di scambio in vista dell’Expo 2015.

La location, ci spiega Dubau, sarà utilizzata per eventi e per accogliere i clienti Campari a livello internazionale. L'obiettivo è poi quello di creare sinergie con gli eventi e le iniziative in programma in Galleria. Si partirà stasera con l'inaugurazione a cura dell'agenzia MCM Comunicazione.
Davide Campari apre il Camparino nel 1915 come fratello minore del Caffè Campari, inaugurato dal padre Gaspare nel 1867, dove non solo poter gustare un aperitivo: era diventato anche ristorante. Da subito il Camparino diviene il fulcro della vita milanese e delle tendenze che l’hanno attraversata. In Europa, nei primi anni del ‘900 furoreggia l’art nouveau e il Camparino sfoggia negli arredi gli intarsi e le geometrie in pieno stile Liberty, grazie all’ebanista Eugenio Quarti, al pittore Angelo D’Andrea e ad Alessandro Mazzuccotelli, artigiano del ferro.

Così come allora il Camparino è oggi uno spazio aperto a nuovi stili, a nuove ritualità dal carattere fortemente cosmopolita. Un percorso che Campari condivide perfettamente con la sua città di origine.
Il Camparino continuerà ad essere gestito da Orlando Chiari e Teresa Miani, rispettivamente genero e figlia di Guglielmo Miani, sarto pugliese approdato a Milano nel ’22 che rilevò la licenza del Caffè Zucca a cui l’avevano ceduta i Campari.
E’ del maestro Ugo Nespolo il design innovativo della nuova insegna del Camparino, un condensato di tradizione e innovazione per un artista cha da anni collabora con Campari per progetti italiani e internazionali. Alcune delle opere di Nespolo sono esposte alla Galleria Campari, che si trova presso l’Headquarters del Gruppo a Sesto San Giovanni.
Un'ultima battuta con Dubau per ricordare che quest'anno cade anche l'80° dalla nascita di Campari Soda, quindi, si festeggia doppiamente. "Abbiamo già comunicato alla forza vendita che nel 2012 l'obiettivo principale è spingere Campari Soda, a cui daremo maggior visibilità nei bar e locali e con cui daremo vita a iniziative legate al mondo dell'arte. La prima pubblicità istituzionale del Campari Soda apparve sul Corriere della Sera nel luglio del 1932...Sarebbe bello riuscire a fare una cosa simile per il luglio di quest'anno".
Per quanto riguarda le altre iniziative del brand, Dubau ci anticipa che verranno lanciati a breve una nuova vodka aromatizzata e il Bourbon Wild Turkey. Infine, anche quest'anno Campari sarà sponsor del Camparitivo in Triennale durante il Salone del Mobile in collaborazione con l'artista Matteo Ragni.
Serena Roberti
Oggi, alla conferenza stampa di presentazione del progetto, Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, e Franco D'Alfonso, Assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale hanno sottolineato l'importanza di questo luogo, situato in quella che vuole diventare il 'biglietto da visita' di Milano. "Desideriamo che la Galleria Vittorio Emanuele II diventi l'orgoglio di tutti i milanesi e una vetrina per Expo 2015, un luogo di ritrovo internazionale. Abbiamo già fatto la pavimentazione a tempi record, e anche il ritorno del Camparino è un passo importante nella storia della nostra città. Bisogna preservare le insegne storiche, di certo non vogliamo che la Galleria si trasformi in un mero Mall della moda".
Il Camparino, infatti, insieme alla moda e al design, è uno dei simboli della città di Milano e ha segnato l’inizio della tradizione dell’aperitivo.
“Siamo molto orgogliosi di poter ricominciare a chiamare Camparino il bar storico di Campari, meta per eccellenza dell’aperitivo a Milano e nel mondo - commenta Jean
Il Camparino vuole essere il luogo privilegiato per chi desidera immergersi in una vera e propria esperienza Campari, con uno sguardo al futuro, ma nel rispetto delle origini che hanno costruito la notorietà del marchio: un punto di incontro e di scambio in vista dell’Expo 2015.
La location, ci spiega Dubau, sarà utilizzata per eventi e per accogliere i clienti Campari a livello internazionale. L'obiettivo è poi quello di creare sinergie con gli eventi e le iniziative in programma in Galleria. Si partirà stasera con l'inaugurazione a cura dell'agenzia MCM Comunicazione.
Davide Campari apre il Camparino nel 1915 come fratello minore del Caffè Campari, inaugurato dal padre Gaspare nel 1867, dove non solo poter gustare un aperitivo: era diventato anche ristorante. Da subito il Camparino diviene il fulcro della vita milanese e delle tendenze che l’hanno attraversata. In Europa, nei primi anni del ‘900 furoreggia l’art nouveau e il Camparino sfoggia negli arredi gli intarsi e le geometrie in pieno stile Liberty, grazie all’ebanista Eugenio Quarti, al pittore Angelo D’Andrea e ad Alessandro Mazzuccotelli, artigiano del ferro.
Così come allora il Camparino è oggi uno spazio aperto a nuovi stili, a nuove ritualità dal carattere fortemente cosmopolita. Un percorso che Campari condivide perfettamente con la sua città di origine.
Il Camparino continuerà ad essere gestito da Orlando Chiari e Teresa Miani, rispettivamente genero e figlia di Guglielmo Miani, sarto pugliese approdato a Milano nel ’22 che rilevò la licenza del Caffè Zucca a cui l’avevano ceduta i Campari.
E’ del maestro Ugo Nespolo il design innovativo della nuova insegna del Camparino, un condensato di tradizione e innovazione per un artista cha da anni collabora con Campari per progetti italiani e internazionali. Alcune delle opere di Nespolo sono esposte alla Galleria Campari, che si trova presso l’Headquarters del Gruppo a Sesto San Giovanni.
Un'ultima battuta con Dubau per ricordare che quest'anno cade anche l'80° dalla nascita di Campari Soda, quindi, si festeggia doppiamente. "Abbiamo già comunicato alla forza vendita che nel 2012 l'obiettivo principale è spingere Campari Soda, a cui daremo maggior visibilità nei bar e locali e con cui daremo vita a iniziative legate al mondo dell'arte. La prima pubblicità istituzionale del Campari Soda apparve sul Corriere della Sera nel luglio del 1932...Sarebbe bello riuscire a fare una cosa simile per il luglio di quest'anno".
Per quanto riguarda le altre iniziative del brand, Dubau ci anticipa che verranno lanciati a breve una nuova vodka aromatizzata e il Bourbon Wild Turkey. Infine, anche quest'anno Campari sarà sponsor del Camparitivo in Triennale durante il Salone del Mobile in collaborazione con l'artista Matteo Ragni.
Serena Roberti