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Cantiani cura la mostra del British Council
Cantiani Marketing & Comunicazione si è occupata della grafica dei pannelli, allestimento dell’area, formalità burocratiche inerenti permessi. L’agenzia ha curato anche i pannelli per il ricevimento tenuto presso il Consolato Generale Britannico di Milano e l’Ambasciata Britannica di Roma.
È già open air la mostra 'Uk-Italia nelle pagine del Corriere della Sera', inaugurata lo scorso 7 giugno e visibile al grande pubblico fino al 21 giugno, in via Dante a Milano. Sono 28 pannelli che ripercorrono per immagini e stralci tratti dal quotidiano milanese gli eventi storici e culturali più importanti che hanno unito l’Italia e il Regno Unito.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione tra British Council, l’ente culturale britannico, e Fondazione Corriere della Sera, in partnership con Ambasciata Britannica in Italia, Consolato Generale Britannico di Milano, UKTI, BBC Knowledge - London Calling, con il sostegno di Shell Italia e con il Patrocinio del Comune di Milano.
Cantiani Marketing & Comunicazione si è occupata della grafica dei pannelli, allestimento dell’area, formalità burocratiche inerenti permessi. L’agenzia ha curato anche i pannelli per il ricevimento tenuto presso il Consolato Generale Britannico di Milano e l’Ambasciata Britannica di Roma.
La mostra è un nuovo progetto che rafforza la collaborazione tra Cantiani e British Council, uniti per la promozione della cultura inglese. Il servizio completo offerto dall’agenzia conferma la propria versatilità ed efficienza nell’organizzazione di eventi sul territorio, capaci di distinguersi e di attrarre un ampio pubblico.
“È stato compiuto un grande sforzo creativo e storico nell’ideazione dei pannelli – afferma Roberto Cantiani, amministratore delegato dell’agenzia -. Coniugare elementi storici legati ad avvenimenti dei più svariati campi, dalla musica alla Regina, dall’ambiente al costume, dal multiculturalismo allo sport, e così via ha richiesto una elevata sensibilità grafica e una particolare attenzione nei contenuti. Posso affermare che la gratificazione maggiore è vedere le persone che passano da via Dante fermarsi a guardare le foto, leggere i testi: anche questo è un modo per fare cultura.”

