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La Mela Reintegrata arriva in Stazione Centrale: in cantiere, CSC

L'opera di Pistoletto, precedentemente collocata al Parco Sempione, è stata spostata e allestita in Piazza Duca d'Aosta, dove è stato realizzato da CSC un vero e proprio cantiere, protetto da una tendostruttura a noleggio poligonale.
La Mela Reintegrata di Pistoletto, regalata dall'artista alla città di Milano, ha trovato la sua collocazione definitiva in Piazza Duca D'Aosta (vedi notizia correlata a fondo pagina), con il contributo di CSC che ha curato il cantiere per la realizzazione dell'opera, sotto una tendostruttura poligonale.

L’opera d’arte è composta da due elementi: il primo è la vera e propria mela, con una struttura portante metallica di diametro di 7 metri e un’altezza di 6 metri. Il secondo, denominato 'terzo paradiso', ha funzioni di basamento ed è una struttura composta da intelaiatura di metallo.

Il peso complessivo dell’opera è di circa 11 tonnellate. Queste particolari caratteristiche costruttive hanno reso necessario lo smontaggio e il rimontaggio dell’opera, che era precedentemente collocata in Parco Sempione, sempre a Milano.

La mela era stata inizialmente posata in Piazza del Duomo in occasione dell'apertura di Expo e da giugno 2015 aspettava in Parco Sempione una collocazione definitiva che è stata trovata davanti alla Stazione Centrale.

La Mela Reintegrata di Pistoletto è stata quindi allestita direttamente in Piazza Duca d'Aosta, dove è stato realizzato da CSC un vero e proprio cantiere, protetto da una tendostruttura a noleggio poligonale.

Questo tipo di tendostruttura CSC è stata scelta per l’altezza maggiore che può raggiungere rispetto alla classica copertura modulare a due falde. All’interno della copertura, la realizzazione dell’opera è avvenuta anche grazie ai mezzi di montaggio, sempre forniti da CSC, alla pavimentazione rinforzata e  all’illuminazione ad hoc. 

Esternamente la tendostruttura è stata personalizzata con alcune grafiche per  raccontare l’opera che custodiva.
Infine, lunedì 21 marzo si è tenuta l’inaugurazione ufficiale della Mela Reintegrata di Pistoletto alla  presenza del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, degli assessori Filippo del Corno (Cultura) e Carmela Rozza  (Lavori pubblici), del presidente del FAI Marco Magnifico e dell’artista stesso.

«Il simbolo della mela - ha dichiarato l'artista Pistoletto - attraversa tutta la storia che  abbiamo alle spalle, partendo dal morso, che rappresenta il distacco del genere umano dalla natura e l'origine del mondo artificiale. La Mela Reintegrata rappresenta l'entrata in una nuova era, nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono generando nella società un equilibrio esteso a dimensione planetaria».

Pittore e scultore, Michelangelo Pistoletto (nato a Biella nel 1933) è considerato uno dei più importanti artisti italiani viventi. È uno dei maggiori interpreti dell’arte povera, movimento artistico che nasce in Italia  nella seconda metà degli anni Sessanta, grazie allo storico dell’arte Germano Celant che, con un suo articolo su 'Flash Art' lancia tredici promettenti artisti accomunati da un linguaggio comune: l’uso di materiali 'poveri' come terra, legno, ferro, stracci, plastica e scarti industriali per la realizzazione delle loro opere. 

L’obiettivo è quello di spogliare il linguaggio della società contemporanea dai suoi decori, per carpirne la  sostanza originaria, povera appunto.