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Nuovo nome e nuovo logo per "Il Viaggio"
Il Viaggio Cultural Adventure cambia nome e diventa Il Viaggio Journeys & Voyages. Cambia anche il logo, completamente modificato nei suoi tratti e rinnovato nei colori.
Grandi novità per il tour operator Il Viaggio che dopo 30 anni si rinnova totalmente.
Questo importante progetto di cambiamento inizia con il nome, Il Viaggio Cultural Adventure diventa infatti Il Viaggio Journeys & Voyages. Cambia il nome, ma non la proposta di viaggi di lusso, personalizzati e originali, in luoghi da sogno come l’Africa Australe, l’Africa Orientale e i Paesi che si affacciano sul Golfo Persico.
Riguardo alla mission dell’operatore, Ico Inanc, (nella foto, il primo da destra in alto, insieme allo staff de Il Viaggio), divisional manager Africa e Golfo, ha dichiarato: “Siamo un piccolo t.o. la cui forza è quella di proporre prodotti di alta qualità, riservando un’attenzione particolare al cliente. Noi ci rivolgiamo a coloro che desiderano vivere delle esperienze e che sono alla ricerca di emozioni indelebili. A chi vuole vivere viaggi avventurosi, senza però dover per forza rinunciare alla comodità”.
L’altra novità riguarda il logo dell’azienda che è stato completamente modificato nei suoi tratti e rinnovato nei colori. Nel nuovo marchio viene rappresentato il “viaggiatore” che allarga le braccia e prende le stelle per “mano”. Il rapporto tra il reale e il trascendente si palesa in una immagine allegorica e carica di impatto. Sintetizza e fissa nel gesto magico e sospeso questo momento di comunione con la natura, di spiritualità, di intima fiducia, nella via, nel futuro come nel passato, negli altri e in noi stessi. Anche il nuovo lettering contribuisce a rendere il marchio più prestigioso, armonico e versatile, un segno immediatamente riconoscibile e adatto ad ogni forma di comunicazione.
Ico Inanc ha così commentato la scelta di questo nuovo logo: “Migliaia di anni or sono, gli uomini in ogni parte della terra hanno adoperato il cielo e gli astri per determinare il cammino e segnare la rotta in mare. È particolare il fatto che, paradossalmente, l’uomo per secoli per orientarsi abbia dovuto distogliere lo sguardo dall’orizzonte e volgerlo al cielo, e che abbia potuto raggiungere la meta senza nemmeno guardare mai a terra”.
“Questo ha determinato il crearsi di uno stretto rapporto tra l’uomo e le stelle, costruito sul rispetto della forza degli elementi, sulla fiducia, sull’umiltà e sulla disponibilità dell’animo. Doti essenziali per viaggiare alla scoperta di ciò che è diverso, lontano, ignoto. È per tutte queste ragioni che abbiamo deciso di associare al nostro t.o. la suggestiva immagine del ‘viaggiatore’ che allarga le braccia e prende le stelle per ‘mano’” ha concluso Ico Inanc, Divisional manager Africa e Golfo.